Eventi Per festeggiare la prima decade del progetto artistico della palermitana Amelia Bucalo Triglia, nato per rappresentare la forza della cultura italiana nel mondo attraverso l'arte del fuoco coniugato a tutte le arti espressive, martedì 1 agosto al Castello a Mare di Palermo sarà proposto lo show “10” in cui si esaltano tutti i significati positivi del fuoco: dalla vita alla purificazione
Celebrare il fuoco come fonte di luce, di ispirazione, come soffio vitale e purificatore. Trasformarlo, donarlo sotto forma di spettacolo, farne apprezzare l’essenza più intrinseca. E’ da questa visione che 10 anni fa è nato il Teatro del Fuoco – International Firedancing Festival, uno show (ma anche un festival) ideato da Amelia Bucalo Triglia, giornalista e organizzatrice palermitana di eventi, con un passato di esperto per la comunicazione e l’immagine, che è anzitutto una fantasiosa visionaria, una sognatrice che ama il bello, tanto da riuscire a crearlo, e a renderlo accessibile a tutti.
Il Teatro del Fuoco è il progetto al quale si è dedicata, anima e corpo, negli ultimi 10 anni. Un progetto ambizioso che in questi lunghi anni ha coinvolto oltre 100 artisti, 500 persone di 25 nazionalità diverse e oltre 80 aziende. Era il 2007 quando Amelia Bucalo Triglia insieme a un grafico italiano, un viaggiatore austriaco e uno studente neozelandese hanno iniziato a creare il Teatro del Fuoco: un prodotto che potesse rappresentare attraverso l’arte la forza della cultura italiana con l’innovazione internazionale. Scelgono le isole Eolie per lanciare l’iniziativa, perché è necessario fare sistema iniziando dai vulcani attivi e vitali, e dai luoghi selvaggi e incontaminati tutelati dall’Unesco.
Da quell’inizio è stato un crescendo. In questi dieci anni Il Teatro del Fuoco ha ricevuto una medaglia di riconoscimento dal Presidente della Repubblica Italiana quale prodotto di marketing turistico culturale innovativo, la rivista americana Forbes lo ha indicato tra i 12 festival più cool al mondo, per cui vale la pena fare un viaggio, ed è stato ingaggiato dal Ministero della Difesa per rappresentato l’Italia a Tokyo, in occasione del 150º anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone.
Ma che cosa è il Teatro del Fuoco? Più che qualificarsi come kermesse spettacolare di puro intrattenimento, il Teatro del Fuoco si propone come un progetto artistico a tutto tondo, volto a diffondere l’arte del fuoco attraverso sette canali espressivi che vanno dalla danza al canto, fino al mimo e al cabaret, passando per tutte le arti espressive. L’introduzione di queste discipline artistiche muove dalla volontà di far ritrovare la bellezza dell’espressione del corpo e del gesto, strumenti sublimi e troppo spesso dimenticati e mortificati dalla comunicazione virtuale, tanto in voga negli ultimi tempi.
Il progetto, che chiama a raccolta ogni volta gli artisti più bravi al mondo nelle discipline della danza, dell’acrobatica e del mimo con il fuoco, è anzitutto un’esperienza che emoziona e lascia il pubblico con il fiato sospeso. Uno show che è un indimenticabile viaggio evocativo tra suggestioni e rappresentazioni di altissimo livello, portate in scena da artisti che provengono da Germania, Polonia, Argentina, Israele, Spagna, Italia, Repubblica Slovacca e Ungheria: tutti amanti della bellezza, della cultura e della condivisione, coreografati dal ballerino palermitano Enzo Caruso. Artisti dalle diverse identità, costumi dai colori sgargianti, muscoli e forme sinuose si fondono a coreografie e scenografie infuocate per trasmettere messaggi che riportano all’unità, alla multiculturalità, alla condivisione e al rispetto.
Martedì 1 agosto al Castello a Mare di Palermo sarà proposto lo show “10” che celebra l’inizio del decimo anno del Teatro del Fuoco, International Firedancing Festival. Uno spettacolare evento in cui verrà celebrato il fuoco, e non poteva essere diversamente. Dal fuoco rubato da Prometeo agli Dei per donarlo agli uomini, dei viaggiatori nel tempo e nello spazio colgono attraverso miti e leggende della natura e del genere umano la forza che genera la vita, l’amore e la creatività. La storia si ripete per raccontare il fuoco benefico della vita che distrugge per rigenerarsi in nuove brillanti potenziali scintille. La fantasia viaggia con figure antropomorfe, angeli ed animali ancestrali, Icaro, Demetra, Prometeo, le ninfe delle stelle, in una terra in cui gli elementi determinano l’innamoramento e gli esseri umani brindano per la grande festa della vita. A differenza del Nevada “Burning Man”, considerato il festival più famoso al mondo e che riduce in cenere le sue sculture, le scenografie e sculture del Teatro del Fuoco (tutte realizzate in rame) esalteranno i significati positivi del fuoco, che è fonte di luce e di ispirazione, ma anche soffio vitale e purificazione. Perché il Teatro del Fuoco racconta la vita, in un rinnovarsi continuo.