Eventi Numerose le manifestazioni previste per ricordare il sacrificio delle vittime della mafia, nel 25° anniversario della Strage di Capaci, quando alle 17,58 del 23 maggio 1992 un attentato mafioso pose fine alle vicende terrene del giudice Giovanni Falcone, del magistrato Francesca Morvillo, consorte di Falcone, e degli agenti della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo
FalconeeBorsellino su Rai Uno
Il 23 maggio e il 19 luglio del 1992 sono due date indissolubilmente legate. Così come lo sono state le vite, le sorti e i nomi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A 25 anni di distanza dagli attentati di Capaci e di via D’Amelio, Rai 1 alle ore 20,30 trasmetterà in diretta da Palermo, FalconeeBorsellino, un’orazione civile che vuole onorare il ricordo dei due grandi magistrati e delle loro scorte che insieme a loro persero la vita. A metà fra la narrazione, la scrittura teatrale e il racconto di cronaca in una forma quasi documentaristica, la trasmissione sarà condotta da Fabio Fazio, Pif e Roberto Saviano proprio da via D’Amelio. Ci saranno collegamenti dal Palazzo di Giustizia, dall’Aula Bunker, dalla biblioteca di Casa Professa, dagli scogli dell’Addaura, dalla Questura, dall’ufficio di Falcone, quello di Borsellino, via Notarbartolo e l’albero di Falcone per terminare poi proprio a Capaci, sul luogo esatto dell’attentato dove saranno i familiari delle vittime all’interno del nuovo giardino Giardino Quarto Savona Quindici. Nel racconto, certamente emotivo ma anche il più oggettivo possibile, non si segue un ordine cronologico: le due storie si intrecciano come i sentimenti di chi pensa ai due magistrati e alle scorte: i loro nomi sono inscindibili come sono inscindibili i sentimenti di chi li ricorda.
E’ atteso un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presenza del Presidente del Senato Piero Grasso. Fra gli altri saranno presenti oltre a Pif e a Roberto Saviano, Don Luigi Ciotti, Carmen Consoli, Pierfrancesco Favino, Beppe Fiorello, Fiorella Mannoia, Ottavia Piccolo, Nicola Piovani, Michele Placido, Vittoria Puccini, Isabella Ragonese, Giuliano Sangiorgi, gli Avion Travel, Luca Zingaretti.
A Palermo per ricordare Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, e con loro tutte le vittime della mafia.
L’Orchestra giovanile siciliana a Capaci
A Capaci, dal Giardino Quarto Savona Quindici, sul luogo dove finirono i resti della prima blindata, saranno i giovanissimi musicisti dell’Orchestra giovanile siciliana a ricordare le vittime della strage eseguendo, alle 20.30, “La vita è bella”, diretti da Nicola Piovani, premio Oscar per le musiche del film. E dalle 9 oltre 300 studenti di scolaresche del Palermitano saranno presenti al giardino della memoria Quarto Savona Quindici, posto lungo l’A29 sotto la stele commemorativa. Nel giardino da oggi si trova, custodita in una teca, la Quarto Savona Quindici, l’auto della scorta del giudice Giovanni Falcone. Dalle 16.30 nel giardino si svolgerà la commemorazione di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, di Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Saranno presenti Tina, Gaetano e Giovanni Montinaro, moglie e figli del caposcorta del giudice.
L’omaggio a Francesca Morvillo
In occasione del 25° anniversario della strage di Capaci, verrà ricordato il sacrificio del giudice Francesca Morvillo, uccisa nell’agguato del 1992 insieme al marito Giovanni Falcone. La cerimonia si svolgerà al Castello a Mare, luogo simbolo di una città sottratta al degrado e all’illegalità, dove lo scorso anno, a conclusione di un progetto di valorizzazione del sito realizzato dal Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana insieme ai giovani detenuti dell’Istituto Penitenziario per i Minori di Palermo, è stata apposta una targa in ricordo di Francesca Morvillo. Alla cerimonia prenderanno parte il Procuratore Alfredo Morvillo, l’Assessore dei Beni Culturali Carlo Vermiglio, il Dirigente Generale del Dipartimento Gaetano Pennino, il Direttore del Polo Regionale di Palermo per i Parchi e i Musei archeologici Francesca Spatafora. Ala professoress Paola Maggio dell’Università di Palermo è affidato il compito di delineare il profilo di Francesca Morvillo come donna e come magistrato.
“Parole rubate” al Teatro Massimo
Due oggetti in scena, simbolo dei più grandi misteri delle stragi del 1992: il computer di Giovanni Falcone, forse violato per trafugare i file più scottanti; la borsa vuota di Paolo Borsellino, priva dell’agenda rossa su cui il magistrato custodiva gli appunti più riservati. Saranno questi due oggetti, concessi l’uno dal museo del Tribunale di Palermo e l’altra dalla procura di Caltanissetta, a segnare il percorso di “Parole rubate”, l’opera che andrà in scena al Teatro Massimo di Palermo martedì 23 maggio alle 20, in occasione dei venticinque anni delle stragi. Un’opera d’inchiesta, civile, scritta dai giornalisti Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo, interpretata da Ennio Fantastichini, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, le musiche di Marco Betta, l’Orchestra del Teatro Massimo diretta da Yoichi Sugiyama.
Sarà lui, Fantastichini, a interpretare il cercatore delle parole rubate, quelle parole di verità – sottratte da depistaggi, falsi testimoni, intrecci tra poteri – che avrebbero fatto luce sulle stragi e, con quelle, sulla storia d’Italia. «Crediamo profondamente – dice il
sovrintendente Francesco Giambrone – che un teatro abbia un ruolo civile e sociale, che un teatro debba essere il luogo di riferimento di una comunità. E le stragi del 1992 sono state il trauma collettivo più forte della nostra comunità, quelle che hanno segnato lo spartiacque tra un prima e un dopo. Da qui nasce l’idea di un’opera che, a modo nostro, con la musica, ripercorra quei giorni di un’estate che nessuno di noi potrà dimenticare. Raccontando quel che sappiamo, e anche con quello che non sappiamo ancora».
Già. I fatti sono noti. Sabato 23 maggio 1992, alle 22, quattro ore dopo la strage di Capaci, due magistrati e un ufficiale dei carabinieri entrano nell’ufficio di Giovanni Falcone al ministero della Giustizia, si guardano intorno: lasciano lì i computer, i documenti e gli appunti del magistrato appena assassinato. Entrano, guardano e se ne vanno. Cinquantasette giorni dopo, sabato 19 luglio, alle 16.57, Paolo Borsellino scende dalla sua auto blindata in via d’Amelio a Palermo. In una mano ha una sigaretta, nell’altra l’accendino con cui la accende. La borsa con la sua agenda rossa è in auto e lì rimarrà sin quando, due minuti dopo, Cosa Nostra farà esplodere una Fiat 126 imbottita con novanta chili di tritolo. Poi quell’agenda rossa sparirà, diventata simbolo di tutti i misteri italiani. Lo spettacolo parte dal primo episodio e arriva all’altro, uno schermo in scena a raccontare i momenti più salienti della storia, Fantastichini a interpretare il monologo di un uomo che incastra i tasselli di un puzzle rimasto incompiuto per un quarto di secolo.
«C’è uno stile, un metodo del delitto a Palermo – dice
Gery Palazzotto – c’è sempre una persona ben vestita che arriva, si presenta e cambia il corso delle cose. Non è qualcosa che nasce con Falcone e Borsellino, ma che con loro tocca l’apice”. Aggiunge Salvo Palazzolo: «Non furono i mafiosi a trafugare quelle parole, questo è ormai certo dopo anni di processi e sentenze. Gli stragisti erano già lontani, mentre qualcuno, con lucida determinazione, entrava in azione».
Settimana delle Culture
La sesta edizione della Settimana delle Culture di Palermo, ricorda le vittime delle stragi mafiose del ’92. Il 23 maggio, infatti, è in programma una serata interamente dedicata al ricordo del giudice Giovanni Falcone e delle vittime dell’eccidio di Capaci. Non è un caso che quest’anno la Settimana delle culture si concluda in questa data: un giorno-simbolo che lega la cultura con la legalità e con la memoria, nella consapevolezza che non vi può essere cultura se si dimentica il contributo dato da quanti si sono sacrificati nella lotta alla mafia, per rendere Palermo e la Sicilia libere dal giogo di Cosa nostra. Per tutta la giornata, a Palazzo Sant’Elia resterà esposto un grande pannello in ceramica raffigurante i magistrati Falcone e Borsellino, realizzato dall’artista Giuseppe Gerbino. Artista ceramista, Gerbino, opera a Santo Stefano di Camastra. Di recente suoi lavori si trovano in un ristorante londinese, una sua opera è stata esposta nel padiglione della Sicilia all’Expo di Milano. Alle 21 al Real Teatro Santa Cecilia, è in programma Il profumo dei limoni… 25 anni dopo, progetto musicale di Aida Satta Flores in memoria del giudice Giovanni Falcone. Con Aida Satta Flores in “Bellandare”, Sebastiano Burgaretta in “La voce della giustizia”, Angelo Di Liberto in “Il bambino Giovanni Falcone”, la Corale Polifonica “San Sebastiano” Polizia Municipale di Palermo, diretta dal Maestro Serafina Sandovalli, in “Ed al posto degli spari in città…il profumo dei limoni”, la Fanfara Colonnello Giacomo Alfano dell’associazione nazionale Bersaglieri. Con Alessandro Valenza (pianoforte), Lorenzo Profita (fisarmonica), Davide Rizzuto (violino), Giovanni Mattaliano (fiati), Davide Inguaggiato (contrabasso), Gaspare Costa (batteria). Contributo di 10 euro. Sempre alle 21, al Cineteatro Lux, andrà in scena Ribelle, spettacolo teatrale in occasione dell’anniversario della morte del giudice Giovanni Falcone. A cura della Compagnia Teatrale Meraviglioso. Testi e regia sono di Orazio Bottiglieri.
Bici contro la mafia Palermo/Capaci/Palermo
L’Associazione Voci Attive in collaborazione con l’associazione Vivi e lassa viviri il 23 maggio organizza Bici contro la mafia pedalata civica Palermo/Capaci/Palermo per un chiaro e netto No alla mafia. Raduno e partenza alle ore 15.30 da piazza Magione a Palermo (accanto al teatro Garibaldi in Via Castrogiovanni) luogo di nascita di Giovanni Falcone. Questo il percorso della pedalata: Tommaso Natale-Sferracavallo-Isola delle Femmine-Capaci. E’ prevista una breve sosta sul luogo della strage. Ritorno e arrivo all’albero Falcone (Via Notarbartolo) dove alle 17,58 si parteciperà al momento commemorativo. «La mafia si combatte e si può vincere anche attraverso una nuova coscienza civile e solidale, con la riappropriazione pacifica del territorio, per sottrarlo e tirarlo fuori dal clima di timore imposto dal potere criminale – commentano dalle due associazioni – una pedalata che, insieme alle altre manifestazioni, intende costruire quella risposta corale quotidiana e dal basso, più che mai oggi necessaria, unendo idealmente i luoghi della nascita, del lavoro e della morte in servizio di questi uomini e donne, le cui idee continuano a camminare sulle gambe di tutti noi». La partecipazione è libera e gratuita, è richiesto solo che si indossi un cappellino o una maglietta sul tema ed è gradita l’assenza di qualsivoglia simbolo di associazione o partiti o organizzazioni politiche. Per info e contatti associazioni: Voci Attive 3384119985, Vivi e lassa Viviri 3666612273.
Palermo ricorda Palermo
È questo il titolo dell’iniziativa, promossa dalla Presidenza del Consiglio comunale, che si terrà il 23 ed il 24 maggio a
Palazzo delle Aquile. «Due serate per fare memoria – dichiara il presidente del Consiglio Totò Orlando – e ricordare, proprio come sostenevano Falcone e Borsellino, che l’impegno per l’affermazione della legalità deve rappresentare un dovere civico di tutti». Il programma della manifestazione, realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Kleis, prevede per il 23 maggio alle ore 20.30 la proiezione del docufilm “Il Secondo Tempo”, di Pierfrancesco Li Donni, e alle 21.30 lo spettacolo “Carion, omaggio a Falcone”, di e con Salvo Piparo, musiche eseguite da Costanza Licata e Irene Maria Salerno. Il 24 maggio alle ore 20.30 lo spettacolo “La Ballata delle Balate”, di e con Vincenzo Pirrotta, musiche di Giovanni Parrinello eseguite da Dario Sulis.
Seminario di riflessione a Catania
La città di Catania, per ricordare Giovanni Falcone nel venticinquesimo anniversario della Strage di Capaci, ha organizzato per martedì prossimo nel Palazzo degli elefanti un “Seminario di riflessione” con numerose personalità di altissima levatura per discutere dell’attualità del pensiero del magistrato parlando sul tema “25 anni dopo. Quale legalità”. «Un quarto di secolo – ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco – dopo l’uccisione da parte della mafia del magistrato, della moglie Francesca Morvillo e della scorta, è il caso di fermarsi a riflettere e chiedersi se le nostre gambe sono state abbastanza forti da sorreggere quell’idea di legalità che ha spinto Giovanni Falcone fino all’estremo sacrificio». Al seminario, il cui inizio è fissato per le 9,30 nel Salone Bellini, prenderanno parte la prefetto Silvana Riccio, il presidente della Corte d’Appello Giuseppe Meliadò, il presidente del Tar Antonio Vinciguerra, il procuratore della Repubblica Carmelo Zuccaro, l’Avvocato generale Carlo Caponcello e il consigliere dell’Autorità Anticorruzione (Anac) Michele Corradino. A moderare i lavori sarà il caporedattore del quotidiano La Sicilia Antonello Piraneo.
Capaci x Cambiare
Sempre a Catania, dalle 20, in piazza Verga davanti il Tribunale, si chiude Capaci x Cambiare, manifestazione pubblica che terminerà col concerto degli Archinuè.
Incontro con l’Associazione nazionale antimafia Alfredo Agosta di Catania
L’Associazione nazionale antimafia Alfredo Agosta di Catania organizza un incontro con gli studenti che si terrà a partire dalle ore 10 sino alle 12 all’istituto Guglielmo Marconi di Catania. Interverranno al dibattito Nunzio Sarpietro, presidente dei Gip del Tribunale di Catania; Fausto Sanfilippo, presidente dell’Associazione nazionale antimafia Alfredo Agosta, l’avvocato Mariola Malgioglio e il dottor Giuseppe Agosta, figlio del maresciallo Alfredo Agosta. L’incontro, oltre che ricordare le vittime di mafia, vuole spiegare ai giovani studenti spesso poco informati sull’argomento in che modo interviene la magistratura nei casi di reati penali di stampo mafioso.
Incontro su Cose di cosa nostra alla Feltrinelli di Catania
Sempre a Catania gli amici dell’associazione Nuova Acropoli tornano alla Feltrinelli di via Etnea: In occasione del venticinquesimo anniversario della strage di Capaci, l’associazione di volontari catanesi presenta un incontro liberamente ispirato a “Cose di Cosa nostra” di Giovanni Falcone e Marcelle Padovani (Rizzoli) e incentrato sulla figura e sul pensiero di Falcone. L’appuntamento è dedicato allo stesso Giovanni Falcone, a Francesca Morvillo e agli agenti Rocco Dicillo, Antonio Montinari e Vito Schifani. Conduce Vincenzo Messina. Nuova Acropoli è nata per dare di nuovo un’opportunità di vita alla filosofia, alla eterna ricerca della conoscenza, della radice e del perché delle cose, a quelle domande che gli esseri umani si pongono costantemente e per le quali cercano una risposta.
Giornata della memoria e della legalità a Caltagirone
Il Comune di Caltagirone ha concesso il proprio patrocinio e parteciperà alla “Giornata della memoria e della legalità”. Si tratta della manifestazione “Per non dimenticare (saranno presenti il sindaco Gino Ioppolo e il presidente del Consiglio comunale, Massimo Alparone), che, organizzata dagli studenti dell’Is “Majorana – Arcoleo” in occasione del XXV anniversario della strage di Capaci e in memoria degli eroi antimafia Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di tutti coloro che hanno dato la propria vita per la giustizia, si terrà martedì 23 maggio, dalle 16, secondo il seguente programma: alle 16, da piazza Falcone e Borsellino, partenza del corteo che si snoderà attraverso le vie Mario Milazzo, Principe Umberto, Giorgio Arcoleo, Roma e piazza Municipio e, alle 19, conclusione, nella stessa piazza Municipio, con il “Concerto della legalità”.