Eventi Il 19 agosto al Giardino Corallo di Messina la proiezione del film-documentario di Francesco Cannavà
Mercoledì 19 agosto, verrà proiettato alle ore 21 al Giardino Corallo di Messina “Il carnevale eoliano. L’Isola delle maschere“, documentario cinematografico, produzione B&B Cinematografica in collaborazione con Sicilia Film Commission diretto da Francesco Cannavà, scritto da Alberto Bernava, Francesco Cannavà, Fabio Sajeva, durata 52’. Il film è sull’immenso patrimonio artistico-culturale delle isole Eolie: le antiche maschere del teatro greco. L’arcipelago eoliano – conosciuto sul grande schermo per capolavori come “Vulcano” (1950) di William Dieterle, “Stromboli – Terra di Dio” (1950) di Roberto Rossellini, “L’avventura” (1960) di Michelangelo Antonioni, “Kaos” (1984) di Vittorio Taviani, “Caro diario” (1993) di Nanni Moretti ed “Il postino” (1994) di Massimo Troisi – fa da splendida cornice alla storia di questo documentario, incentrata sul mistero inesplorato delle 2500 maschere della tragedia e commedia greca ritrovate sepolte nella necropoli di Lipari negli Anni ’70 dall’archeologo Bernabò-Brea.
Attorno a tale sensazionale scoperta, il film mostrerà l’esistenza di tradizioni millenarie tipiche dell’isola e che permettono di comprendere pienamente il legame così forte e duraturo tra gli isolani e la Maschera: il culto di Dioniso e le baccanti, giovani donne devote al dio del vino e del teatro, le leggende e le credenze religiose riguardo il rapporto tra le Eolie ed il mondo dei morti, le streghe e l’emancipazione femminile ed, infine, il moderno carnevale Eoliano, la tradizionale parata in cui le varie isole competono per il carro allegorico più bello.
Durante la serata, presentata da Alberto Bernava autore e produttore del film, interverranno il regista Francesco Cannavà ed alcuni membri del cast, oltre che antropologi e storici che permetteranno di ricostruire una storia di duemila anni che appartiene a questo territorio.
La serata sarà ad ingresso libero e sarà possibile degustare piparelli e malvasia delle Lipari e dare un occhiata alle foto di scena del film.