Eventi Il Balletto del Teatro Nazionale di Györ, tra i più longevi d'Europa, a Messina dal 13 al 16 gennaio, con i capolavori di Ravel e Orff
Prestigioso appuntamento con la danza contemporanea al Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Protagonista sarà la Ballet Company of Györ (Ungheria) che porterà in scena mercoledì 13 gennaio alle 21, con repliche fino al 16 gennaio, il “Bolero” di Ravel e i “Carmina Burana” di Carl Orff. Si tratta della prima nazionale dello spettacolo proposto dalla compagnia di ballo ungherese che ha scelto Messina per dare il via alla tournée che toccherà diverse città italiane.
A firmare la coreografia del capolavoro di Ravel, è András Lukács, che ha creato Bolero per il Wiener Staatsballett nel 2012: «Ho cercato di essere molto prudente nell’approcciarmi alla meravigliosa musica di Ravel perché il Bolero è stato eseguito un’infinità di volte con molti clichés. Tra quanti hanno creato lavori su questa musica, vanno ricordati sicuramente Maurice Béjart e Ivan Marko, le cui versioni rimarranno a lungo nella memoria delle persone. Io non volevo essere un epigono e mi sono basato semplicemente sulla relazione tra uomo e donna così come sulle passioni ed emozioni che li uniscono. Il mio Bolero è un lavoro senza trama, creato per dieci ballerine e dieci ballerini che danzando in grandi costumi neri, e cercano di creare un monumentale atto di danza. Ho cercato di elaborare un mio personale linguaggio unendo il grottesco, elementi parodistici della danza ballroom e elementi di danza moderna. Ho tentato di portare il movimento da un livello monotono ad una progressiva crescita e grazie al potere della musica, ho cercato di complicare gradualmente ciò che è semplice, minimizzando i movimenti dei danzatori e aumentando il loro numero e, con un più frequente cambio di forme, ottenere così la completezza come risultato».
Brillante nella sua semplicità, insistente nel suo ritmo, eternamente giovane nel tema, porta le ali della nostra immaginazione molto al di là di quanto non portino altri classici del XX secolo: “Carmina Burana” è un classico della storia musicale recente.
“O Fortuna!”, questa invocazione alla divinità che guida il Destino rivela il desiderio di amore e felicità come forza primaria dell’esistenza. La ruota della fortuna è il simbolo degli alti e bassi della vita umana, con i suoi cerchi di tensione negli scambi tra uomo e donna, giovane e vecchio. Scambi che vengono ben rappresentati da questa coreografia di Youri Vamos che fornisce il suggestivo alla musica di Orff con una scenografia volutamente semplice.
Il Balletto del Teatro Nazionale di Györ è una compagnia di danza contemporanea tra le più longeve e stimate in Europa. Fondata nel 1979 al teatro di Györ in Ungheria, sotto la guida di Iván Markó, che lasciò, per questo nuovo incarico, il teatro di Maurice Bejart portando professionalità e nuove idee. In pochi anni la compagnia è diventata una vera e propria istituzione nel mondo della danza ungherese e non solo, e vanta un ricco repertorio che spazia dal balletto classico alla danza contemporanea e ai progetti sperimentali.