Eventi Dal 23 al 27 novembre a Catania lo spettacolo con Giuseppe Fiorello ispirato dalle canzoni di Domenico Modugno
Torna in Sicilia “Penso che un sogno così…” one man show scritto da Giuseppe Fiorello dedicato a Domenico Modugno che dal 23 al 27 novembre sarà in scena al Teatro Abc di Catania per la stagione “Turi Ferro”. Scritto dallo stesso Fiorello con Vittorio Moroni, lo spettacolo è firmato alla regia da Giampiero Solari, e si avvale delle musiche eseguite dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma.
Uno spettacolo di grandissimo successo che piega il pubblico al suo desiderio, ridere piangere ed emozionarsi.
“Il rapporto con Modugno – spiega Giuseppe Fiorello – risale alla mia infanzia perché mio padre, che peraltro gli somigliava fisicamente in modo impressionante, con le sue canzoni mi ha cresciuto. Ricordo soprattutto che d’estate ci portava tutti al mare in macchina e siccome non c’era la radio lui cantava. E cantava Modugno. Così quando mi scelsero per interpretarlo in Tv sono rimasto colpito ed all’inizio ho avuto paura di affrontare quell’opportunità immensa. Poi ho accettato non solo per l’onore di raccontare un grande artista, ma anche perché quella sceneggiatura rievocava pezzi della mia vita e immagini precise di mio padre. In teatro – continua Fiorello – è come se i ruoli si fossero ribaltati e fosse Modugno a raccontare la mia storia. La sua musica è diventata la colonna sonora di un pezzo molto ampio della mia vita”.
“Penso che un sogno così…” fa quindi rivivere in scena tutta una parte della vita del protagonista; quella della sua infanzia siciliana.“Salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno – aggiunge Giuseppe Fiorello – e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili. Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi”.