Eventi Giovedì 23 giugno a Catania lo spettacolo della Compagnia Sipario Blu a sostegno dell'Istituto Sant'Orsola
All’interno del cartellone “Estate in Città” giovedì 23 giugno alle ore 21 la Compagnia Sipario Blu porterà in scena al Cortile Platamone “Il Medico dei Pazzi”. E’ tutto pronto per aprire il sipario e regalare sorrisi e spensieratezza a quanti sceglieranno di venire a vedere lo spettacolo perché ogni presenza aggiungerà un tassello in più al prossimo obiettivo che la Compagnia Sipario Blu si è prefissa: allestire un’aula multimediale e interattiva che verrà dedicata e utilizzata dagli alunni della scuola primaria e media inferiore dell’Istituto Sant’Orsola. Non è la prima volta che la Compagnia Sipario Blu – composta un gruppo di genitori che hanno scoperto la passione per il teatro, coadiuvati dall’Associazione di genitori Semedimela- si prefissano un obiettivo da raggiungere con i ricavi ottenuti dall’attività teatrale. Nel 2014 sono stati acquistati dei giochi per esterni, mentre nel 2015 è stata allestita la biblioteca “BiblioTu”. Destinata a piccoli e piccolissimi, la biblioteca realizzata con criteri innovativi, contiene testi in italiano, in inglese e francese ed ospita numerose iniziative di lettura creativa e laboratori.
Sono due i collanti fondamentali che hanno aggregato i componenti della Compagnia: il primo è la voglia di stare insieme ai loro figli e contribuire all’arricchimento dei servizi offerti dall’Istituto Sant’Orsola. Il secondo è un uomo, Piero La Russa, che del gruppo non è solo il regista ma il vero trascinatore. La Compagnia non è composta solo da genitori: per entrare a farne parte non ci sono audizioni o provini, ma solo la voglia di partecipare. Poi è il regista che sceglie la parte o il compito. Piero La Russa ascolta una voce e immagina già il personaggio, e il suo fiuto non sbaglia. Se poi la voglia di partecipare non è dettata dalla spinta di sentire gli applausi dal palco, un incarico da svolgere dietro le quinte non si nega a nessuno. Si scelgono così costumisti, falegnami, addetti alle luci, suggeritori, addetti al marketing, problem solving per la burocrazia. Insomma un compito per ciascuno e ciascuno per un compito per un risultato da applauso che non prevede – né ha previsto in passato – fondi dall’alto. La loro attività, infatti, è autofinanziata e autoprodotta e si schiera a supporto della Fondazione Sant’Orsola.
«In questi anni la Fondazione – ha dichiarato il presidente Michele Scacciante – ha promosso numerose iniziative rivolte alla città, ponendo sempre al centro il dialogo culturale ed educativo. La ricchezza delle esperienze e delle proposte ha raccolto consensi sempre crescenti. Anche l’Istituto scolastico Sant’Orsola, di cui la Fondazione è ente gestore, che aggrega ed educa centinaia di giovani, è uno spazio di confronto e dialogo. Lo spettacolo proposto all’interno dell’Estate Catanese, al Cortile Platamone il prossimo 23 giugno, è nato proprio da alcuni genitori di studenti della scuola»
“Il Medico dei pazzi” è una commedia comica napoletana scritta nel 1908 da Eduardo Scarpetta, resa famosa – e ripetutamente proposta alle nuove generazioni – grazie al film realizzato nel 1954 da Mario Mattoli insieme a uno straordinario Totò. A tutt’oggi rappresenta la testimonianza di una divertita e intelligente deformazione di casi reali o probabili. La storia narra le vicende di Mario che a causa della sua dipendenza per il vizio del gioco, si indebita con chiunque avendo chi lo finanzia. I soldi sono dello Zio Felice convinto, tra l’altro, che quei soldi servano al nipote per realizzare la casa di cura psichiatrica che permetterà al nipote di realizzarsi. Tutto fila liscio fin quando lo zio decide di andare a trovare il nipote per vedere la clinica completata… ed è da qui che iniziano gli equivoci e le risate.
«I tre atti che compongono lo spettacolo sono un gioco di ironia e sottintesi – scrive Piero La Russa nelle note di regia – un lavoro corale realizzato da tutta la Compagnia Sipario Blu, in cui ogni personaggio è determinante e ogni attore crea la psicologia del ruolo che riveste in una follia collettiva che spiazzerà lo Zio Felice e gli spettatori. E alla fine, la “pazzia” dei personaggi si fonderà con quella degli interpreti. L’evolversi della storia obbligherà tutti a guardare le situazioni, e la vita, da posizioni diverse. Solo così si conquista la consapevolezza che un equilibrio perfetto e il frutto di una sapiente mediazione tra pazzia e normalità. E se la risata ne è l’amalgama, l’ironia consente di prendere in giro noi stessi anche come portatori “sani” di stranezze quotidiane.Il Medico dei pazzi è insomma un elogio alla follia quale valido antidoto alla vita di tutti i giorni, spesso suggestionata dall’annoso dubbio amletico “Ma il pazzo, chi è?”».
«Lo spettacolo – ha commentato la vicepresidente della Fondazione, Angela Pontorno – nasce dalla rete di rapporti e di condivisione della proposta educativa. Sono genitori, amici, e amici degli amici che decidono di dedicare il proprio tempo e le proprie energie per promuovere iniziative di autofinanziamento, che consentono di realizzare progetti altrimenti pressoché impossibili da realizzare. Tutto questo non resta chiuso all’interno della nostra comunità, ma sfida e aggrega tanti, in modo contagioso»