Teatro e opera Giovedì 24 gennaio a Caltanissetta lo spettacolo di Alessandro Serra ispirato all'universo pittorico di Edward Hopper
Le arti visive si fondono insieme per dar vita a racconto delicato, poetico, emozionante, in cui la parola viene eliminata per dar vita ad immagini intense, intime.
E’ Frame, il progetto teatrale di Alessandro Serra (direttore artistico della Compagnia Teatro Persona che firma anche la regia, le scene, i costumi e le luci) prodotto da Cantieri Teatrali Koreja, che arriva al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta giovedì 24 gennaio alle ore 21.15.
Uno spettacolo elegante, suggestivo e di respiro internazionale che si ispira all’universo pittorico di Edward Hopper, il maggior esponente del Realismo americano famoso per i suoi ritratti della solitudine nella vita contemporanea, proposto per frammenti. “Frame”, appunto, piccoli frammenti delle opere di Hopper danno vita a un racconto dal quale distillare figure, situazioni, parole. In scena gli artisti di Cantieri Teatrali Koreja: Francesco Cortese, Riccardo Lanzarone, Maria Rosaria Ponzetta, Emanuela Pisicchio e Giuseppe Semeraro.
«Una novella visiva, senza trama e senza finale, direbbe Cechov, una porta semiaperta per un istante su una casa sconosciuta e subito richiusa – scrive Alessandro Serra nelle note di regia – Di Hopper non mi interessano le indubbie qualità pittoriche quanto piuttosto la capacità di imprimere sulla tela l’esperienza interiore. Ricrearla in scena. Farla vedere, anche solo per un istante. Nei suoi quadri non vi è alcuna intenzione morale o psicologica, egli semplicemente coglie il quotidiano dei giorni. Opere straordinarie compiute attraverso l’ordinario. Quanto più consuete sono le ambientazioni, abitate da figure semplici, tanto più si rivela la magia del reale. Non c’è tempo per descrivere, tutto accade in un soffio. In un soffio si rappresenta la verità interiore. C’è un dentro e c’è un fuori che osserva ma non vi è alcun intento voyeuristico, nessuna perversione. Una castità e un pudore che si sprigionano quando si è riconciliati, calmi, scaldati dal sole. Quando la frattura interiore è già avvenuta in noi e tutto scorre senza rimpianti, lasciando che la vita che ci resta abbia il suo giusto decorso. Nessun evento sensazionale. Semplicemente un attimo in cui tutto cambia, senza clamore. Figure sempre ai margini di una soglia: una finestra, una vetrina di un bar, l’uscita di sicurezza di un teatro, un sipario socchiuso, una porta, il finestrino di un treno. In cerca di luce. Mentre fuori la vita, ferma, incombe. Deserte le strade, quieti gli oceani. E gli alberi, accesi dal sole, fanno schiera e creano sentieri bui».
FRAME / Maestrale & Libeccio
Di Cantieri Teatrali Koreja
progetto e ideazione Alessandro Serra
con Francesco Cortese, Riccardo Lanzarone, Maria Rosaria Ponzetta, Emanuela Pisicchio, Giuseppe Semeraro
Regia, scene, costumi e luci Alessandro Serra
Realizzazione scene Mario Daniele
Collaborazione ai movimenti di scena Chiara Michelini
Coproduzione Teatro Persona