Musica Dal 24 febbraio al 3 marzo a Palermo l'opera di Donizetti per la prima volta nella versione originale in francese
Da domenica 24 febbraio fino a domenica 3 marzo ritorna in un nuovo allestimento al Teatro Massimo di Palermo un grande titolo del belcanto, La favorite di Gaetano Donizetti, per la prima volta nella versione originale in francese; l’opera del compositore bergamasco era stata eseguita per l’ultima volta a Palermo nel 1970. Il Teatro Massimo prosegue quindi la strada iniziata l’anno scorso con I puritani, proponendo un altro titolo del grande repertorio belcantistico in un allestimento che onora la secolare tradizione italiana.
Sotto la bacchetta di Francesco Lanzillotta, uno dei più interessanti giovani direttori italiani, nelle sei recite sarà possibile ascoltare un doppio cast di altissimo rilievo con l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo. Protagonista nel ruolo di Léonor, la favorita del re, canterà alla prima il mezzosoprano Sonia Ganassi, ospite regolare dei principali teatri internazionali, che torna a Palermo dopo il doppio impegno dell’anno scorso per Cavalleria rusticana e Fra Diavolo. Fernand, che per amore di Léonor abbandona il monastero salvo poi tornare a rifuggiarvisi dopo aver scoperto che la donna è l’amante del re, sarà interpretato da John Osborn, tenore americano che dopo il debutto all’Accademia di Santa Cecilia come Arnold nel Guillaume Tell di Rossini in forma di concerto diretto da Antonio Pappano nel 2007 si è imposto definitivamente nel repertorio del belcanto italiano, e che a Palermo ha già interpretato Norma. Nel secondo cast invece i due protagonisti saranno affidati al giovane soprano americano Raehann Bryce-Davis, al debutto italiano e nel ruolo di Léonor, e al tenore palermitano Giorgio Misseri. Nel ruolo del re Alphonse si alterneranno i baritoni Mattia Olivieri, tra i cui impegni recenti ricordiamo Dandini ne La Cenerentola alla Scala e il debutto come Ford in Falstaff a Tokyo, e Simone Piazzola, che a febbraio ha preso parte anche alla tournée del Teatro Massimo in Oman con La traviata, interpretando la sua centosettantesima recita del ruolo sotto la direzione di Placido Domingo. Lo ieratico superiore del convento, Balthazar, sarà interpretato dal basso croato Marko Mimica, noto al pubblico del Teatro Massimo dove ha già cantato in Carmen, Macbeth e La bohème, e da Riccardo Fassi, mentre Blagoj Nacoski sarà il cortigiano Don Gaspar, Clara Polito sarà Inès, la confidente di Léonor, e Carlo Morgante uno dei nobili della corte. La coreografia di Carmen Marcuccio vedrà impegnato in scena il Corpo di ballo del Teatro Massimo.
La regia di Allex Aguilera, che ha collaborato frequentemente con La Fura dels Baus, e le scene e i costumi di Francesco Zito, con le luci di Caetano Vilela, rendono omaggio alla grande tradizione ottocentesca del melodramma italiano: sul medioevo della trama si poggia lo sguardo dell’epoca in cui l’opera fu composta, e la scelta di eseguire l’opera in versione quasi integrale si sposa ad una scelta di tipo filologico anche per quanto riguarda le scene, realizzate nei laboratori di Brancaccio del Teatro Massimo, e i costumi, per i quali Francesco Zito ha utilizzato ritagli di stoffe pregiate prodotte dalle migliori telerie italiane.