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“Cinqu pammi”, Cesare Basile e l’antica arte del bastone siciliano

Video Nel secondo signolo tratto da "U fujutu su nesci chi fa?" in uscita il 24 febbraio, il cantautore catanese rende omaggio all'arte del bastone siciliano del maestro giarrese Alfio Di Bella

Ecco “Cincu pammi”, il secondo singolo tratto dall’album di Cesare Basile “U fujutu su nesci chi fa?” in uscita il 24 febbraio per Urtovox rec. La regia, il montaggio e la post-produzione sono di Giovanni Tomaselli. Una produzione Cinepìla e Urtovox Records. Cincu Pammi, cinque palmi. Tanto misura il bastone siciliano, scelto con cura fra le piante selvatiche dell’isola, in particolari periodi dell’anno, indurito e modellato con il fuoco. Il maestro Alfio Di Bella danza e fa volteggiare il bastone, disegna mulinelli nell’aria ed esplode in affondi diretti e potenti. I suoi movimenti sembrano racchiudere l’essenza di queste terre, un’elegante e armoniosa compostezza contrapposta al caos e all’imprevedibilità della sorte. Sono i movimenti della “paranza rutata”, antica tecnica di combattimento vernacolare, nata nel mondo agro-pastorale del 1300 e sopravvissuta a una lunga clandestinità. Sono anche i movimenti di una vita, il continuo tendere a una perfezione impossibile, passo dopo passo, nell’attesa del momento opportuno. «A scola è longa quantu è longu u vastuni, cu cogghi u fruttu prima do so tempu cogghi amarizza. Camina comu na tartaruga, sauta comu na buffa»
I crediti: DOP Premananda Das; produzione/aiuto regia di Rosario Samuel Adonia; operatori camera Premananda Das e Biagio Leonardi; assistente luci Luca Giannone.
Il testo

Cincu pammi

Mi fici ‘n lignu
di mennula amara
‘nta cincu pammi
c’è tutta la scola
‘nta cincu pammi
ci capi na vita
‘nta cincu pammi di sfida

Passu cu passu
lu fazzu furriari
puntu annavanti
e mi vaddu darreri
mi giru a cammara
rota lu lignu
poi cu tri passi
la tagghiu

‘Nsigniti comu
si movi a tartuca
tutta ‘ntuttuna
la buffa rivota
pari na rosa e su centu cantara
ah, cu la tagghia ssa cura?

Gira, furria,
vota, sauta e tramuta
cancia cuntinuu lu joucu da rota
sonnura sunnu
tu falli jucari
nta cincu pammi di spini

Cinque palmi

Mi sono fatto un bastone
di mandorlo selvaggio
in cinque palmi
c’è tutto l’insegnamento
in cinque palmi ci sta tutta una vita
in cinque palmi di sfida

passo dopo passo
lo faccio girare
punto davanti
e mi guardo dietro
mi giro la camera ruota il bastone
poi la taglio con tre passi

Impara come
si muove la tartaruga
improvvisamente
il rospo si ribalta
sembra una rosa e sono cento quintali
ah, chi la taglia questa coda?

Gira svolta
volta e tramuta
cambia continuamente
il gioco della ruota
sono sogni tu falli giocare
in cinque palmi di spine

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