Teatro e opera Teatro Stabile, Lions Club e SCAM rinnovano il tributo, giunto alla XIII edizione, al grande critico catanese. Il 1°dicembre alle 20.30 la cerimonia di premiazione al Teatro Verga. Il riconoscimento andrà all’attrice Lucia Poli (alla carriera), al basso Carlo Colombara, all’attrice Guia Jelo, all’attore Luca Lazzareschi e al violoncellista Vadim Pavlov
Il prestigioso premio intitolato a Domenico Danzuso – grande giornalista, storico e critico teatrale catanese, scomparso nel 2000 – giunge quest’anno alla sua tredicesima edizione. Si rinnova il tributo che la città di Catania offre a una delle personalità più importanti che hanno segnato il panorama culturale etneo nella seconda metà del Novecento. L’iniziativa, fortemente sostenuta nel corso degli anni da Lina Polizzi Danzuso, moglie dell’illustre critico e madrina dell’evento, è dedicata a figure di spicco nel panorama del teatro musicale e di prosa, rendendo omaggio ad entrambe le passioni di “zio Micio”.
A ricevere il riconoscimento per l’odierna edizione saranno Lucia Poli (alla carriera), Luca Lazzareschi e Guia Jelo per la sezione della prosa, Carlo Colombara e Vadim Pavlov per la sezione della musica. La cerimonia di consegna è prevista lunedì 1 dicembre al Teatro Verga, alle ore 20.30; ingresso libero fino ad esaurimento posti. La manifestazione è promossa da Lions Club Catania Host, Società Catanese Amici della Musica e Teatro Stabile, con il patrocinio del Comune di Catania.
L’ambito premio alla carriera sarà consegnato all’attrice Lucia Poli, sulle scene dei più importanti teatri nazionali da oltre quarant’anni. Dopo l’esordio nei primi anni Settanta, spesso in coppia con il fratello Paolo, altro grande nome del teatro italiano, inizia a scrivere i propri testi inaugurando un personalissimo stile teatrale, contraddistinto da una sottile ironia e una raffinata vena satirica. Personalità eclettica e interprete di straordinaria bravura, ha lavorato anche per il cinema e la televisione, oltre che come doppiatrice. Gli spettatori etnei potranno rivederla al Verga, dal 3 al 15 febbraio, nell’esilarante ruolo di Lady Bracknell nella commedia di Oscar Wilde “L’importanza di chiamarsi Ernesto”.
Ancora per la sezione della prosa, sarà premiato Luca Lazzareschi, definito recentemente dal Sole 24 Ore “il più alto interprete shakespeariano degli ultimi decenni”, grazie alla sua magistrale interpretazione in “Antonio e Cleopatra”. Lazzareschi concilia l’impegno attoriale con la direzione artistica del Festival della Versiliana. L’artista sarà in scena allo Stabile con lo spettacolo “Clôture de l’amour”, dal 2 al 7 dicembre alla sala Musco.
Un premio specifico per la dedizione alla tradizione della propria terra andrà a Guia Jelo, a suo agio sulla scena come sul grande e piccolo schermo. Catanese doc, la Jelo ha saputo ergersi ad interprete emblematica del teatro siciliano, in un percorso che l’ha vista incarnare non solo i ritratti sbalzati da drammaturghi come Pirandello, Verga, Martoglio, Camilleri, ma dare altresì vita alle protagoniste degli adattamenti tratti dalla migliore narrativa isolana.
Per la sezione della musica, si aggiudicherà il premio il basso Carlo Colombara, che in oltre vent’anni di carriera ha lavorato con i direttori più importanti nel panorama operistico – tra i quali Riccardo Muti, Georges Prêtre, Riccardo Chailly, Colin Davis – esibendosi nei più prestigiosi teatri del mondo (Scala di Milano, Covent Garden di Londra, Bolshoi di Mosca, Metropolitan di New York, Arena di Verona, Colón di Buenos Aires, San Carlo di Napoli, Real di Madrid, Liceu di Barcellona).
Sempre nell’ambito musicale sarà premiato Vadim Pavlov, formatosi nella natìa Leningrado, dove è stato primo violoncello del Teatro Musicale da Camera. Forte di una brillante carriera internazionale, Pavlov ricopre dal 1999 il ruolo di primo violoncello al Teatro Massimo Bellini di Catania. Nella città del Vulcano è anche direttore artistico del Festival Internazionale di musica da camera “Le Belliniadi”.
Gli artisti premiati sono stati selezionati da una giuria di alto livello, composta da Pio Maria Furneri, presidente del Lions Club Catania Host di cui Danzuso fu a lungo socio e presidente; Giuseppe Montemagno, presidente della Scam; Giuseppe Dipasquale, direttore del Teatro Stabile di Catania; il regista Maurizio Scaparro e il critico teatrale Andrea Bisicchia. La serata, coordinata sul piano organizzativo da Vittoria Napoli, sarà affidata alla conduzione di Marina Cosentino.
Come di consueto, il premio alla carriera sarà consegnato da Mario Ciancio, direttore del quotidiano “La Sicilia”, per sottolineare il profondo rapporto che in mezzo secolo ha legato Danzuso alla testata. Lucia Poli riceverà una scultura di Dino Cunsolo, che a sua volta destinerà l’importo versato dai Lions alla borsa di studio che sarà assegnata ad un allievo dell’Accademia di Belle Arti di Catania.
A consegnare le targhe agli altri premiati saranno il presidente dello Stabile Nino Milazzo, l’assessore comunale ai Saperi e alla Bellezza condivisa Orazio Licandro, i presidenti Lions e Scam, e naturalmente la Signora Lina, determinata a perpetuare l’opera del marito, il cui amore per il teatro non si esaurì nelle recensioni pubblicate proprio su “La Sicilia” – fin dalla storica “Norma” interpretata da Maria Callas nel 1951 – e su altre importanti riviste del settore, come “Sipario”, “Prima Fila” e “Hystrio”. A Danzuso si devono infatti anche numerosi scritti sulla storia teatrale etnea, come “Musica, musicisti e teatri a Catania”, “Memorie storiche del Teatro Massimo Bellini”, “Cento giorni di teatro”. Per la sua alta competenza, Danzuso ricevette prestigiosi riconoscimenti, tra cui il premio Flaiano, la Lente d’oro per la critica drammatica e il Randone, a conferma del suo contributo alla cultura teatrale, a cui aveva dedicato l’intera esistenza.