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Baliani, Binasco e Barberio Corsetti: l’Inda annuncia i registi del 53° Ciclo

Teatro e opera Durante la conferenza stampa romana il commissario straordinario Pier Francesco Pinelli ha svelato i nomi dei registi impegnati per il 53° Ciclo di rappresentazioni classiche a Siracusa: Marco Baliani dirigerà "Settecontro Tebe", Valerio Binasco "Fenicie" e Giorgio Barberio Corsetti "Rane"

Il ritorno della commedia, una stagione più lunga e la riscoperta di una tragedia da tempo dimenticata. Sono alcune delle novità che segneranno il cinquantatreesimo ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa. La Fondazione Inda si appresta ad allestire la nuova stagione forte del record di presenze fatto registrare lo scorso anno con 119 mila spettatori in 42 giorni di rassegna, un incremento nel numero delle presenze del 4 per cento rispetto al 2015 e una crescita del 34 per cento negli ultimi dieci anni.

Marco Baliani, Pierfrancesco Pinelli, Roberto Andò e Giorgio Barberio Corsetti

Marco Baliani, Pierfrancesco Pinelli, Roberto Andò e Giorgio Barberio Corsetti

Il cartellone del cinquantatreesimo ciclo di spettacoli classici sarà dedicato al legame tra la città e il teatro nell’anno in cui si celebrerà il 2.750° anniversario della Fondazione di Siracusa. Il programma delle rappresentazioni, pensato dal commissario straordinario dell’Inda Pier Francesco Pinelli supportato dalla commissione di esperti formata da Massimo Bray, Roberto Andò, Luciano Canfora e Giovannella Scaminaci, prevede la produzione e messa in scena delle tragedie “Sette contro Tebe” di Eschilo e “Fenicie” di Euripide e della commedia “Rane” di Aristofane. Il debutto è previsto il 6 maggio con l’opera di Eschilo e la stagione si protrarrà fino all’8 luglio. Le due tragedie si alterneranno dal 6 maggio al 25 giugno poi, dopo tre giorni di riposo, è previsto l’esordio della commedia “Rane” che sarà in scena dal 29 giugno all’8 luglio per un totale di 54 rappresentazioni, ben 12 in più rispetto all’anno precedente. Il 19 giugno verrà poi riproposta la Giornata mondiale del Rifugiato, tributo d’impegno civile in cui il territorio di Siracusa è costantemente in prima linea.

Teatro greco di Siracusa in allestimento - ph Inda 2016

Teatro greco di Siracusa in allestimento – ph Inda 2016

«Il Festival di Siracusa è la più importante rassegna di teatro di prosa in Italia – ha ribadito il commissario straordinario Pier Francesco Pinelli –. Lo scorso anno 119 mila persone hanno scelto di assistere a un evento culturale che solo l’Inda e Siracusa possono offrire. Ripartiamo da questo consenso per allestire una stagione di grande qualità».
Le tre nuove produzioni saranno condotte da registi che oggi costituiscono riferimenti importanti nel teatro italiano. Marco Baliani dirigerà “Sette contro Tebe”, tragedia che sarà rappresentata per la quarta volta a Siracusa dopo gli allestimenti del 1924, 1966 e 2005; Valerio Binasco metterà in scena “Fenicie”, l’intensa opera di Euripide che torna al Teatro Greco di Siracusa a distanza di 49 anni dall’unica rappresentazione, nel 1968. A Giorgio Barberio Corsetti è stata affidata “Rane”, inserita nel cartellone delle rappresentazioni classiche per la terza volta dopo il 1976 e il 2002, anno in cui la regia fu affidata a Luca Ronconi. I traduttori sono invece Giorgio Ieranò per “Sette contro Tebe”, Enrico Medda per “Fenicie” e Olimpia Impero per “Rane”.
«Stiamo allestendo una stagione ricca di novità e spunti interessanti, talora sofisticati – ha aggiunto il commissario Pinelli -. Il teatro fa parte dell’identità stessa di Siracusa ed è per questo che in un anno così importante per la città la Fondazione Inda offre un programma più ampio che propone una riflessione sul legame tra il teatro e la città. La stagione dell’Inda ha come fulcro il 53° ciclo di rappresentazioni classiche ma prevede anche tournée nei teatri di pietra italiani e l’appuntamento con il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani a Palazzolo Acreide. A questi eventi si affiancheranno anche le tante iniziative che la Fondazione Inda cura a Siracusa insieme a istituzioni e scuole».

I registi

MARCO BALIANI – SETTE CONTRO TEBE

Marco Baliani

Attore autore e regista italiano. Nel 1989 mette in scena lo spettacolo “Kohlhaas”, con il quale dà vita al proprio teatro di narrazione, Nel corso della carriera porta in scena monologhi di grande spessore come Corpo di stato (1998), sull’omicidio Moro, e Lo straniero (2003), tratto dal romanzo di Albert Camus, sperimentando anche drammaturgie corali e spettacoli evento: con “Come gocce di una fiumana” vince il premio Idi per la regia (riconoscimento che ottiene anche con Prima che il gallo canti), ma ottiene grandi consensi anche con Antigone della città, messo in scena a Bologna nel 1991. Ha diretto I porti del Mediterraneo, nell’ambito di un progetto che ha coinvolto attori provenienti da diversi paesi del Mediterraneo e, nel 1992, Pinocchio Nero, realizzato in collaborazione con l’Organizzazione non governativa African Medical and Research foundation. Nel 1999 per il Festival del Novecento ha diretto lo spettacolo La crociata dei bambini – Ballata per canto e corpi con le musiche di Goran Bregović mentre nel 2002 per il Teatro Massimo di Palermo dirige l’opera Ellis Island con le musiche di Giovanni Sollima e la cantante Elisa protagonista. Al cinema è stato diretto da registi come Francesca Archibugi, Roberto Andò, Mario Martone, Cristina Comencini e Saverio Costanzo. E’ anche scrittore e tra le sue pubblicazioni si ricordano Corpo di Stato, Pinocchio Nero e L’Amore Buono.
Tra i lavori più recenti, la regia e la scrittura del testo per lo spettacolo Decamerone. Vizi virtù passioni e Giocando con Orlando con Stefano Accorsi.
Negli ultimi due anni ha firmato come regista e autore librettista le opere liriche contemporanee Il sogno di una cosa e Corpi eretici su musiche di Mauro Montalbetti. Nel 2015, in occasione del centenario della prima guerra mondiale è stato protagonista dello spettacolo Trincea.
Tra i riconoscimenti ottenuti, per il suo lavoro con i bambini, il premio Stregagatto nel 1993 con Piccoli angeli.

VALERIO BINASCO – FENICIE

Valerio Binasco

Attore e regista italiano, è il fondatore della Popular Shakespeare Kompany. Insegna Recitazione alla scuola del Teatro Stabile di Genova, dove ha debuttato come attore in “La Putta onorata” e “La buona moglie” di Goldoni per la regia di Marco Sciaccaluga.
Ha lavorato con Carlo Cecchi e Carlo Gozzi per poi avviare una collaborazione con Franco Branciaroli. E’ in questo periodo che è protagonista di spettacoli come Antigone di Sofocle, Re Lear di Shakespeare, I due gemelli veneziani di Goldoni e L’ispettore generale di Gogol. Nel 1995 è nel cast di Finale di partita di Samuel Beckett, per la regia di Carlo Cecchi. L’opera vince il premio Ubu come miglior spettacolo italiano. Nel 1998 con l’interpretazione di Amleto vince il premio Ubu e il premio “Linea d’ombra. Nello stesso periodo inizia l’attività come regista con Bar di Spiro Scimone. Per il Teatro Stabile di Parma è impegnato come attore e regista in spettacoli di Camus e Pinter mentre per il Teatro Stabile di Roma ha interpretato Polinice in Edipo a Colono di Sofocle, con la regia di Mario Martone. A Genova porta in scena La chiusa di Conor Mc Pherson, vincitore del premio Ubu nel 2006 come nuovo testo straniero e premio della critica come miglior spettacolo, sempre nel 2006. Grandi consensi raccoglie anche al Teatro Eliseo di Roma e al teatro della Tosse di Genova dove con la regia di Sonno di Jon Fosse vince il premio della critica nel 2010. Con la Popular Shakespare Kompany a Verona mette in scena tra il 2012 e il 2014 La Tempesta e Il Mercante di Venezia di Shakespeare e Il Bugiardo di Goldoni. Nel 2015 ha firmato la regia dello spettacolo Sarto per signora di Feydeau, prodotto dal Teatro stabile di Firenze, di Slurp con Marco Travaglio e di Porcile di Pasolini, prodotto dal teatro Metastasio di Prato. Al cinema è protagonista di film come La bestia nel cuore di Cristina Comencini, Il giovane favoloso di Mario Martone, Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek e, nel 2015, di Alaska di Claudio Cupellini.

GIORGIO BARBERIO CORSETTI – RANE

Giorgio Barberio Corsetti

E’ tra i più importanti esponenti del teatro di ricerca in Italia e da sempre interessato alle nuove tecnologie, al video e alle varie forme di espressione corporea. Nel 1975 fondò il gruppo La gaia scienza realizzando spettacoli che ruotavano attorno alla scomposizione del linguaggio teatrale. Tra i percorsi più significativi nel corso della sua carriera quelli legati a Franz Kafka con la messa in scena di America (1992), Il Castello (1995) e Il Processo (1998), e il progetto sul Faust di Goethe insieme al regista francese Stephane Braunschweig. E’ stato direttore artistico della Biennale di Venezia dal 1999 al 2002, un periodo durante il quale apre la programmazione del prestigioso appuntamento alle arti del circo. Proprio in questo periodo avvia una collaborazione con la compagnia circense francese Les Colporteur creando due spettacoli tratti da Le metamorfosi di Ovidio e messi in scena alla Biennale di Venezia e a Siracusa, all’orecchio di Dioniso. Sempre a Siracusa, nel 2006, presenta Dioniso nato tre volte. Nel 2006, per i Giochi olimpici invernali di Torino, cura la regia dello spettacolo Il Colore bianco tratto dai racconti sui miti nordici. Dal 2007 fa parte dell’International Committee of Theatre Olimpics e sono tante le esperienze all’estero come nel 2009 al Teatro Odèon di Parigi con Gertrude di Howard Barker e a Singapore con il progetto Le città visibili scritto dal drammaturgo cinese Chay Yew.
Nel 1999 avvia la propria attività come regista di opera lirica con Maria di Rohan di Donizetti al Teatro La Fenice di Venezia. Ha diretto spettacoli per il Thèatre National di Strasburgo, l’Holland Festival di Amsterdam, il Maggio Musicale Fiorentino, l’Opéra de Lille e il Teatro alla Scala di Milano. Nel 2015 e nel 2016, come docente di Regia dell’Accademia nazionale d’arta drammatica supervisiona spettacoli basati su testi di Pasolini e Heinrich von Kleist.

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