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La prima Festa delle Donne del Vino, una sfida ai luoghi comuni

Calici & Boccali Nata da un'idea di Donatella Cinelli Colombini per mettere in evidenza il crescente numero di donne nell'ambiente vitivinicolo, sono oltre 70 le iniziative che il 4 marzo saranno rivolte alle wine lover di tutta Italia. In Sicilia la delegazione guidata da Lilly Fazio propone una giornata dedicata al wellness

Saranno sorsi al femminile quelli del 4 marzo, giornata nella quale si celebrerà in tutta Italia la prima edizione della Festa delle Donne del Vino. L’idea è stata lanciata da Donatella Cinelli Colombini, numero uno dell’Associazione Nazionale Donne del Vino che conta ben 718 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. L’appuntamento coniugherà “Donne, vino e motori”, leitmotiv della giornata, che vuole essere una sfida ai luoghi comuni e a chi ancora crede che le donne siano poco adatte ad attività legate alla meccanica oppure al vino. Insomma un modo elegante ma trasgressivo per mettere in evidenza tante professioniste riunite nell’associazione nazionale.
«Una provocazione- dice Colombini – perchè vogliamo dimostrare che noi donne siamo ben presenti proprie in quei settori, dal vino ai motori, da sempre appannaggio del mondo maschile». Esperta di marketing del vino, è stata proprio la Colombini a creare, in qualità di Presidente del Movimento del Turismo in Italia, i due eventi leader, Cantine aperte che quest’anno festeggia il primo quarto di secolo, e Calici di Stelle il consueto appuntamento che si tiene in agosto.

Donatella Cinelli Colombini

Donatella Cinelli Colombini

Le 12 delegazioni regionali dell’Associazione Donne del Vino sono pronte a scendere in pista interpretando in piena autonomia, con competenza e creatività, dando vita ad un mosaico articolato e diversificato con oltre 70 iniziative dal Nord al Sud dell’Italia, rivolto soprattutto alle wine lover. «Per la prima volta le consumatrici donne saranno ospiti d’onore, segno di un cambiamento di stile di vita, di consumo ma anche la presa di coscienza del peso femminile negli acquisti enologici – spiega la presidente -. E’ infatti il gentil sesso a comprare la maggior parte del nattare di Bacco. Un protagonismo femminile che riguarda anche la filiera produttiva: sono donne il 35% della forza lavoro agricola, il 28% dei titolari delle imprese rurali e circa il 10 % delle posizioni dirigenti». Ci sono sempre più donne al timone delle imprese vitivinicole e sono sempre le donne a scegliere e apprezzare le bottiglie migliori, come dimostrano i dati forniti dai numerosi corsi di sommelier dove il gentil sesso ha superato gli uomini.

Lilly Fazio

Lilly Fazio

Anche la delegazione Sicilia, guidata da Lilly Fazio, è pronta a “rodare” l’iniziativa. «Sono contenta del lavoro che stiamo facendo – dice Fazio – perchè soltanto lavorando in sinergia possiamo rappresentare la nostra variegata realtà siciliana che si distingue per dinamismo e compattezza». Nell’Isola siciliana il brindisi “rosa” sarà associato a una giornata dedicata al wellness: il binomio vino e salute sarà celebrato con un aperitivo a km zero organizzato a partire dalle ore 11 nei locali dell’Accademia dello Sport a Trapani. Le partecipanti troveranno in degustazione i vini delle 15 aziende femminili della delegazione siciliana che saranno abbinati ai prodotti dei presidi Slow Food dell’Isola. La Festa delle Donne del Vino della Sicilia diventa anche fashion con “Donne, vino e moda” nella boutique di Stefania Mode, nel cuore della città trapanese (dalle ore 18), per educare ad un’alimentazione sana ed equilibrata, con un pizzico di glamour.

Ad Oliveri, in provincia di Messina, il Mamertino è fimmina con l’architetto-vignaiola Flora Mondello, che sabato aprirà le porte della sua azienda Gaglio Vignaioli dal 1910, e offrirà ai partecipanti (dalle ore 9,30 alle 13e dalle 16 alle 20, ingresso libero) l’opportunità di visitare le cantine dell’azienda e le vigne, accompagnando l’evento con la degustazione del vino prediletto dall’imperatore Cesare Augusto.

Se la Festa delle Donne del Vino è ai nastri di partenza, l’Associazione diretta da Donatella Cinelli Colombini sta già scaldando i motori per i prossimi imperdibili appuntamenti. L’Associazione Nazionale Donne del Vino ad aprile parteciperà al Vinitaly con un focus sul lavoro delle donne in vigna impegnate nel recupero del prezioso patrimonio ampeleografico dei vitigni autoctoni in via d’estinzione, da una parte e, dall’altra, l’esaltazione dei vini con i piatti regionali del BelPaese, nel segno della continuità dei saperi e dei sapori. Il 12 maggio poi, ci sarà il primo appuntamento con “Sorrento roseè”: un omaggio alla pizza, ambasciatrice nel mondo della cultura gastronomica italiana, in abbinamento ad un vino trend, molto apprezzato dal gusto femminile.
«Mi piace ricordare una frase della vostra conterranea, Josè Rallo – dice la Donatella Cinelli Colombini- un’azienda diretta da un uomo è come un’orchestra sinfonica dove il direttore dà l’attaco. Quella guidata da una donna, invece, è come un’orchestra jazz che si distingue per la creatività».

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