Tema ancora aperto di uno scempio ambientale, il fiume Oreto conserva, lungo il suo percorso, la presenza di rare specie sia floristiche sia faunistic
Tema ancora aperto di uno scempio ambientale, il fiume Oreto conserva, lungo il suo percorso, la presenza di rare specie sia floristiche sia faunistiche che hanno una limitata distribuzione in Europa, o addirittura in via di estinzione. La Cooperativa turistica Terradamare, in collaborazione con Palma Nana, organizzano per domenica 18 settembre un’escursione al fiume Oreto , dalla foce alla sorgente.
Una vera e propria esplorazione del fiume di Palermo, immerso in un paesaggio contraddittorio e unico nel suo genere, fatto di scarichi fognari ma anche di una natura di grande bellezza. Lungo il tratto dal Ponte a mare fino alla foce sul mare, si potrà osservare la parte degradata ma anche alcune specie faunistiche di rilievo. Essendo in piena epoca di migrazione, alla foce si incontraranno anche alcune specie stanziali e migratrici come l’Usignolo di fiume e il Martin pescatore. Successivamente ci si sposterà a Monreale presso l’affioramento di sorgente Fontana lupo, passeggiando in piena Conca d’Oro fino a raggiungere la Sorgente dell’Oreto. Qui, per chi sarà attrezzato (si consiglia attrezzatura da mare: scarpe da scogli e costume) si faranno 4 passi sul fiume: un posto inaspettato per la sua bellezza selvaggia, suggestiva, in una gola tra rocce, dove si osserveranno, tra le altre bellezze, la pianta Carex panormitana, una rarissima pianta acquatica.
L’appuntamento è all’Ecomuseo Mare Memoria Viva c/o ex deposito locomotive di Sant’Erasmo e arsenale della marina regia (via Messina Marine 20), alle ore 10 per una breve perlustrazione della foce dove si potranno osservare svariate specie di uccelli, nonostante il degrado ambientale.Successivamente ci si sposterà nei pressi della città per scoprire tratti di fiume incontaminati ricchi di una flora spontanea unica, raggiungendo la sorgente ancora non compromessa. L’obiettivo di questa escursione è evidenziare la grande differenza a distanza di pochi chilometri e capire cosa sta perdendo la città di Palermo, e come sia possibile un futuro per l’Oreto e inevitabilmente per la città. Ad accompagnarci lungo questo affascinante e controverso percorso: Davide Bonaviri (WWF).
Il fiume Oreto nasce circa 22 km a sud di Palermo e scorre all’interno del tessuto urbano del capoluogo siciliano per poi sfociare nel Tirreno. Anticamente ricco d’acqua e di pesci, alimentava numerosi mulini appena fuori dalle mura della città. Con la selvaggia espansione urbana degli anni ’70 (il “Sacco di Palermo”) più di 380 milioni di metri cubi di cemento ricoprirono la Conca d’Oro e l’Oreto fu inglobato dal tessuto urbano e ridotto a scarico fognario di interi quartieri. Oggi è uno degli esempi di degrado ambientale (e sociale) della Sicilia, che mostra come sia facile arrivare, in pochi decenni, all’abbandono totale di un fiume da parte della comunità. (fonte: The Raftmakers)
L’escursione fa parte di ECOTU, tour ecologico ed eco cittadina per il fiume simbolo della città di Palermo che da giugno di quest’anno, attraverso eventi locali, ha attivato l’incontro tra chi ha interesse e volontà rispetto a tematiche ecologiche in generale, sul fiume Oreto e Palermo nello specifico, interessi culturali, musicali, cinematografici e documentaristici, appassionati di sport, natura e avventura e ne racconta gli esiti attraverso video diffusi dalle pagine social di VEDIPalermo e i suoi partner. A sostenere l’iniziativa, anche il Comitato Salva l’Oreto che, per la sua rivalutazione e salvaguardia, ha candidato il fiume Oreto al concorso “I luoghi del cuore” promosso dal FAI.