Da dieci anni è tra i “grandi donatori” che sostengono l’arte, la cultura e il paesaggio del nostro Paese, perché nonostante il suo core business in a
Da dieci anni è tra i “grandi donatori” che sostengono l’arte, la cultura e il paesaggio del nostro Paese, perché nonostante il suo core business in ambito scientifico e medicale, l’azienda siciliana Archigen opera da tempo con grande spirito di mecenatismo. È tra le cinque imprese italiane che a Villa Necchi Campiglio, a Milano, il FAI – Fondo Ambiente Italiano ha ringraziato per essere tra i “Corporate Golden Donor” iscritti nel 2008. Un impegno che vede l’azienda coinvolgere dipendenti e stakeholder in iniziative e occasioni speciali all’interno dei Beni FAI, con l’obiettivo di conoscere, scoprire e vivere in prima persona le bellezze dell’Italia.
«Da imprenditore e sostenitore della cultura in tutte le sue declinazioni sono fermamente convinto che un’azienda, a prescindere dal settore in cui opera, debba dedicare risorse all’arte e al sociale. Investire sulla cultura vuol dire creare occupazione, alimentare l’economia e incentivare le giovani menti», ha affermato il presidente di Archigen Salvatore Costanzo – accompagnato dall’amministratore Caterina Maugeri – a conclusione dell’incontro con il presidente FAI Andrea Carandini e con gli altri rappresentanti della Fondazione che educa e sensibilizza i cittadini alla salvaguardia del patrimonio artistico e naturale.
Parole trasformate in fatti non solo con la condivisione e il sostegno economico dei progetti FAI in tutt’Italia, ma anche con l’ideazione del “Premio Mediterraneo per la Cultura”. Un’iniziativa volta a promuovere a livello internazionale, la cultura e l’arte che hanno fatto dell’area mediterranea una delle “biblioteche” più prestigiose della Terra, con un occhio di riguardo all’amata Sicilia.
«La cultura – ha concluso Costanzo – è un pezzo importante del sistema di welfare, necessario per rafforzare la coesione sociale. Questa sua funzione ha bisogno di essere promossa, rafforzata e sostenuta. Per questo condividere con il Fondo Ambiente Italiano e con altre imprese il progetto di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio nazionale è anche una scelta di responsabilità che ogni imprenditore dovrebbe intraprendere».