È durata quasi due ore la lectio magistralis che Vittorio Sgarbi ha tenuto lo scorso 30 agosto nel cortile del Convitto delle Arti di Noto davanti ad
È durata quasi due ore la lectio magistralis che Vittorio Sgarbi ha tenuto lo scorso 30 agosto nel cortile del Convitto delle Arti di Noto davanti ad un numerosissimo pubblico che dal primo pomeriggio ha atteso l’arrivo del critico d’arte. Davanti ad un maxi schermo in cui scorrevano immagini tratte da “Il Novecento”, il suo libro pubblicato da La Nave di Teseo, Vittorio Sgarbi ha deliziato il pubblico svelando retroscena inediti e curiosità nascoste.
Sgarbi si è avventurato nel genio inquieto del Novecento, per far capire come, in un secolo in cui l’Italia non è più il primo paese per l’arte, ci sono però artisti formidabili, che a volte hanno varcato i confini nazionali, ma spesso non hanno conosciuto risonanza mondiale. «Degli uni e degli altri – ha ricordato Sgarbi – cerco di rendere conto e di dare testimonianza. Modigliani, Boccioni, de Chirico, Morandi, Carrà, Casorati, il ventennio fascista, la scuola romana, Guttuso e molte altre sorprendenti scoperte»
Ad accoglierlo sul palco sono stati il sindaco di Noto Corrado Bonfanti ed il presidente di Sicilia Musei Gianni Filippini che hanno annunciato nuovi progetti legati alla cittadina barocca. Il Convitto delle Arti ospiterà “Artisti di Sicilia”, una nuova mostra curata da Vittorio Sgarbi che racconterà un secolo di storia dell’arte siciliana. L’esposizione, prevista per dicembre, inaugurerà una nuova stagione culturale.