Renzo Arbore e L’Orchestra Italiana gratis a Priolo Gargallo
Tutto pronto per il concerto di sabato 12 ottobre a Priolo di Renzo Arbore e L’Orchestra Italiana, tra gli eventi della 14° edizione di “Musica Libera”, la manifestazione organizzata dal Comune di Priolo Gargallo, guidato dal Sindaco Pippo Gianni che ha visto la collaborazione di Giuseppe Rapisarda Management.
Tutti gli appuntamenti, ad ingresso gratuito, sono stati ospitati al Largo dell’Autonomia Comunale. “Musica Libera 2019” fa parte del progetto del Quarantennale dell’Autonomia Comunale ed è inserita nella Festa dell’Angelo Custode.
Il ritorno in Sicilia di Renzo Arbore è atteso da numerosi fans che arriveranno a Priolo da tutta la Sicilia. Lo showman italiano più conosciuto al mondo gira ininterrottamente con la sua Orchestra, da un’estremità all’altra, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Messico al Canada con innumerevoli concerti acclamatissimi ovunque in un clima da record. In questi 28 anni di attività con l’Orchestra Italiana, Arbore ha ottenuto tantissimi premi e riconoscimenti, quantità di spettatori, cifre da “capogiro” che hanno premiato lo spirito assolutamente travolgente e contagioso dell’artista. Arbore ormai è riconosciuto come autentico “ambasciatore” della musica e della cultura “italiana” nel mondo. Renzo Arbore è circondato da 15 talentuosi musicisti: “…all stars” come ama definirli egli stesso, tra i quali spiccano l’appassionato canto di Gianni Conte, la seducente voce di Barbara Buonaiuto, quella ironica di Mariano Caiano e i virtuosismi vocali e ritmici di Giovanni Imparato. E poi ancora: la direzione orchestrale e il pianoforte di Massimo Volpe, fisarmonica e piano di Gianluca Pica, le chitarre di Michele Montefusco, Paolo Termini e Nicola Cantatore, le percussioni di Peppe Sannino, la batteria di Roberto Ciscognetti, il basso di Massimo Cecchetti e, dulcis in fundo, gli struggenti e festosi mandolini di Nunzio Reina, Salvatore Esposito, Salvatore della Vecchia.
«La scaletta del concerto – ha spiegato Arbore – coniuga il nuovo e l’antico suono della musica partenopea: voci e cori appassionati, girandole di assoli strumentali, un’altalena di emozioni sprigionate dalle melodie che evocano albe e tramonti, feste al sole e serenate notturne, gioie e pene d’amore»
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