Teatro e opera Il migliore teatro sarà di scena al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta per la Stagione organizzata dall'Amministrazione comunale: un cartellone dal profilo alto e trasversale che prenderà il via il 30 novembre con alcuni dei migliori attori e registi del panorama nazionale: da Serena Dandini a Lunetta Savino, ai quali si aggiungono i 13 concerti gratuiti organizzati dall'Istituto superiore di studi musicali Vincenzo Bellini di Caltanissetta
Il migliore teatro è pronto ad andare in scena al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta per la Stagione 2019/2020 organizzata dall’Amministrazione comunale che ha voluto mantenere per gli spettacoli in cartellone un profilo alto e trasversale, proponendo al pubblico una stagione ricca e variegata che include dal 30 novembre al 14 maggio commedie, spettacoli musicali e nuovi linguaggi dell’arte, portati in scena da alcuni dei migliori attori e registi del panorama nazionale e da alcune compagnie siciliane stimate e apprezzate da pubblico e critica.
Quest’anno l’immagine ufficiale della Stagione comunale del Teatro Regina Margherita è stata affidata all’estro dell’artista e designer nisseno Michelangelo Lacagnina, tra i collaboratori della maison Dolce & Gabbana, che nel 145° anniversario dall’inaugurazione del Teatro ha realizzato un bozzetto – presentato in conferenza stampa – che ritrae la Regina Margherita, consorte di Re Umberto I e alla quale è stato intitolato il teatro, già a partire dalla sua inaugurazione (1875), e ne mette in evidenza i gioielli, le perle in particolare.
«Nell’ottica di una linea programmatica di rilancio culturale di questa città – dice il sindaco Roberto Gambino – la Stagione del Teatro Regina Margherita e la Stagione concertistica dell’Istituto Superiore di studi Musicali Vincenzo Bellini, che ci pregiamo di ospitare in un’ottica di condivisione del teatro – inteso non come luogo fisico ma come centro propulsivo e polmone culturale -, sono le prime di una serie di iniziative ed eventi che l’Amministrazione comunale di Caltanissetta ha intenzione di intensificare e valorizzare nel corso del nostro mandato, ampliando l’offerta a luoghi “altri” come il Parco archeologico Palmintelli, il Centro polifunzionale Michele Abbate e Santa Maria degli Angeli. E’ infatti nostra intenzione, in sinergia con le altre Istituzioni, creare una rete di luoghi deputati alla cultura, restituire alla fruizione della città spazi per troppo tempo chiusi o poco utilizzati. La cultura è uno dei capisaldi della nostra linea programmatica, noi siamo convinti che i suoi valori si collochino, come diritto e come bene comune, al centro degli obiettivi di crescita civile, sociale ed economica della nostra città. E’ per questo motivo che l’ampia stagione del Teatro Regina Margherita, oltre ad annoverare spettacoli importanti, alcuni tra i migliori in circuitazione nel panorama nazionale, non ha dimenticato di coinvolgere, a vario titolo, alcune delle eccellenze del nostro territorio, ma anche gli studenti in cui risiede il futuro della nostra comunità, con l’augurio che le nuove generazioni si possano avvicinare ed appassionare al teatro, da sempre strumento e opportunità di crescita umana, ancor prima che culturale».
Novità della Stagione 2019/2020 è che l’Amministrazione comunale ha deciso di non avvalersi né di un direttore artistico, né di un consulente, pur avendo dialogato per la stesura della nuova stagione con diversi soggetti e istituzioni culturali, tra cui spicca il Teatro Biondo di Palermo diretto da Pamela Villoresi, presente in conferenza stampa.
«La scelta di non avvalerci di una direzione artistica è presto detta – dice l’assessore alla cultura Marcella Natale, che si è occupata in prima persona della stesura della stagione -. Ho assunto l’incarico di assessore appena un mese e mezzo fa, con l’urgenza di imbastire la nuova stagione teatrale, ma consapevole del fatto che nominare un nuovo direttore artistico avrebbe significato conferire un incarico fiduciario o avere una conoscenza curricolare approfondita, per la quale non ci sarebbero stati i tempi. In virtù della trasparenza che ci contraddistingue, insieme al sindaco Roberto Gambino e a tutta la giunta, che ringrazio per la fiducia accordatami, abbiamo deciso di procedere da battitori liberi, ovvero dialogando direttamente con più soggetti, valutando più proposte e spulciando ad una ad una, insieme a tutti gli impiegati dell’Ufficio cultura, ogni proposta arrivata in via ufficiale al Comune. Dopo tanto lavoro, pensiamo di aver creato una stagione teatrale interessante e trasversale per il pubblico a cui si rivolge, che prosegue sulla strada del rilancio dell’immagine della città come centro propulsivo di cultura. Nella rosa dei 12 spettacoli proposti abbiamo inserito testi della nostra tradizione in allestimenti pluripremiati, nuove drammaturgie, tragedie comiche e opere buffe, un po’ di musica e anche uno spettacolo di respiro europeo che fonde l’arte delle maschere teatrali con la poetica dei clown. Insomma spettacoli per ridere, per sognare e per riflettere, molti dei quali pensati anche per un pubblico più giovane ai quali quest’anno è stato dedicato un apposito abbonamento, oltre ad uno sconto del 50% sul prezzo d’ingresso di ogni spettacolo. Quanto al futuro, siamo consapevoli del fatto che un teatro abbia necessità di avvalersi di una figura professionale che operi specificatamente nel campo dello spettacolo, ed è quindi intenzione di questa Amministrazione pubblicare entro il 2020 un avviso ad hoc».
Anche quest’anno la stagione del Teatro Regina Margherita di Caltanissetta viene ampliata e completata dalla stagione concertistica “Concerti del Bellini 2019-2020” organizzata dall’Istituto superiore di studi musicali Vincenzo Bellini di Caltanissetta – dal 1973 punto di riferimento del centro Sicilia per la formazione musicale, in attesa di statalizzazione – impaginata dal direttore Angelo Licalsi: 13 concerti di musica classica, come sempre ad ingresso gratuito, che dal 12 gennaio al 18 giugno porteranno sul palco del Teatro Regina Margherita orchestre, solisti, cantanti ed ensemble di caratura internazionale.
«L’entusiasmo e l’interesse riscontrato tra il pubblico per la precedente stagione concertistica, che ha totalizzato oltre 3000 presenze in 14 concerti – dice il direttore Licalsi – ha fatto da volano per la stagione concertistica 2019/20 che, in linea di continuità con quanto già fatto negli anni precedenti, prosegue nel segno della grande musica e dei grandi interpreti. In un momento in cui gli enti di produzione in Italia sono in grande difficoltà, esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, auspicando che gli organi istituzionali possano quanto prima risolvere le criticità, dando stabilità a tutti i lavoratori perché il teatro possa continuare a vivere, e possa continuare ad essere lo sbocco occupazionale dei nostri studenti, in quanto il nostro ruolo formativo è strettamente collegato a quello degli Enti di produzione. La nostra stagione, che nasce come ampliamento dell’offerta formativa con uno scopo anzitutto didattico, convinti che il bagaglio culturale dei nostri studenti possa essere ulteriormente arricchito anche dalla fruizione diretta del repertorio musicale proposto dai grandi interpreti della scena europea e internazionale, e che quest’anno annovera molti talenti nostrani che raramente riusciamo ad ascoltare in Italia perché hanno trovato occupazione solo all’estero, vuole essere anche un contributo per la crescita della cultura musicale della città, con la quale l’Istituto superiore di studi musicali Vincenzo Bellini dialoga e si confronta costantemente».
LA STAGIONE TEATRALE
La Stagione 2019/2020 del Teatro Regina Margherita di Caltanissetta prende il via sabato 30 novembre con Flavio Bucci, uno dei grandi mattatori della scena nazionale, uno dei volti più amati di teatro, cinema e tv che ha lavorato con i più grandi registi italiani (da Nanni Loy a Dario Argento, da Mario Monicelli a Gabriele Salvatores, da Paolo Virzì a Paolo Sorrentino, solo per citarne alcuni) lungo tutta una carriera dedicata alla recitazione, e che ha preso le mosse dalla Scuola del Teatro Stabile di Torino. Bucci e la sua lunga carriera artistica – ma non solo – è al centro dello spettacolo “E pensare che ero partito così bene…”, un racconto fuori dai denti diretto da Marco Mattolini in cui l’attore torinese passa in rassegna la sua vita, la sua carriera, i successi e le defaillances, attraverso aneddoti e riflessioni filosofiche, citazioni dei suoi lavori e di quelli degli altri, consuetudini, vizi privati e pubbliche virtù dello spettacolo, per disegnare un percorso e un periodo storico e artistico poco lontano nel tempo, ma molto distante da noi, tutto con la proverbiale spregiudicatezza del grande attore. Prima dello spettacolo, durante un incontro ancora da definire, sarà proprio Flavio Bucci a consegnare un particolare riconoscimento, voluto dall’Amministrazione comunale, all’attore e regista nisseno Giorgio Villa, memoria storica del teatro nisseno e tra i fondatori della Compagnia “Quindici” insieme a Peppe Nasca, per i suoi meriti artistici e per la sua costante dedizione alla diffusione della tradizione teatrale nissena, che ha così commentato: «Ringrazio la sensibilità dell’Amministrazione comunale di Roberto Gambino perché è la prima volta che mi si riconosce di avere dedicato tutta un’intera vita al teatro, posso dire di esserci nato tra le tavole di un palcoscenico, e di averci sempre vissuto. E possa essere d’augurio per future collaborazioni».
Giovedì 12 dicembre è attesa un’altra fuoriclasse del teatro nazionale, Lunetta Savino, protagonista di “Non farmi perdere tempo”, scritto e diretto da Massimo Andrei, che, come recita il sottotitolo, è una “Tragedia comica per donna destinata alle lacrime”. Lunetta Savino, in scena con Eduarda Iscaro, è la giovane Tina, invecchiata prematuramente per una rara patologia che, spinta dalla voglia di concretizzare i suoi progetti prima che sia troppo tardi, riesce a dimostrare ad una sua coetanea come gli eventi tristi spesso hanno un’altra chiave di lettura: quella buffa.
Sabato 14 dicembre il Teatro Regina Margherita registra un gradito ritorno, quello della regista palermitana Emma Dante che torna a Caltanissetta con “Extra Moenia”, spettacolo che vede in scena gli allievi della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” del Teatro Biondo di Palermo in una performance che racconta i momenti di una giornata qualunque, un frenetico mosaico che restituisce lo stile e l’originalità di un teatro gestuale e allegorico, che supera i generi e gli schemi convenzionali. Reduci dal successo ottenuto al XXIV Festival Internacional de Teatro Còmico de Maia (Portogallo), arriva a Caltanissetta giovedì 9 gennaio “Los 4 Cobre” di Theatre Degart, compagnia siciliana punto di riferimento della visual comedy e del clown, che porteranno in scena uno spettacolo innovativo e adatto a tutte le età che fonde l’arte delle maschere (realizzate dai maestri mascherai, ultimi discepoli del compianto artista padovano Donato Sartori) alla poetica dei clown, incontrandosi nella comicità: una comicità “muta” ma rumorosa, mai volgare, che in un susseguirsi di quadri familiari affronta il delicato tema della tempesta mediatica a cui siamo sottoposti e che risucchia tempo ed energie alle relazioni e agli affetti.
Sabato 23 gennaio al Teatro Regina Margherita arriva “Non è vero, ma ci credo” di Peppino De Filippo portato in scena dal regista Leo Muscato che ha ereditato la direzione artistica della compagnia di Luigi De Filippo, e che rispettando i canoni della tradizione di un classico del teatro novecentesco, è riuscito a dare a questa storia un sapore più contemporaneo. Il protagonista dello spettacolo, uno straordinario Enzo Decaro, in questa messa in scena somiglia tanto ad alcuni personaggi di Molier̀e che Luigi De Filippo amava molto: il protagonista della storia è infatti l’avaro, avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, che vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura.
La Stagione del Teatro Regina Margherita venerdì 31 gennaio prosegue con “L’ammazzatore”, esempio eccelso di nuova drammaturgia del drammaturgo e attore palermitano Rosario Palazzolo, al momento tra gli autori più apprezzati del panorama siciliano, in scena al fianco dell’attore nisseno Salvatore Nocera diretti dal regista Giuseppe Cutino. Giovedì 27 febbraio in scena un super classico di Luigi Pirandello: “L’uomo, la bestia e la virtù” nella rilettura registica del nisseno Giancarlo Nicoletti, di cui saranno protagonisti il David di Donatello Giorgio Colangeli e il pluripremiato Pietro De Silva (nel ruolo del Capitano Perella): due straordinari protagonisti per una rilettura contemporanea e fuori dagli schemi del classico pirandelliano, per uno spettacolo vivo, spietato, esilarante e maledetto.
Giovedì 12 marzo la comicità sempre elegante e mai banale di Serena Dandini approda a teatro con “Serendipity – Memorie di una donna difettosa”, un’opera buffa che mescola il reading alla musica, “disturbata” dagli interventi comici di Germana Pasquero. Venerdì 20 marzo un altro gradito ritorno, quello dell’attrice Pamela Villoresi in “Viva la Vida”, spettacolo liberamente tratto dal monologo di Pino Cacucci, adattato e diretto da Gigi Di Luca, che porta in scena la voce della molteplice natura di Frida Kahlo, una donna capace di afferrare con determinazione la propria sofferenza, elevandola ad una dimensione poetica.
«Dopo tanti anni sono contenta di rientrare in punta di piedi a Caltanissetta – ha detto Pamela Villoresi durante la conferenza stampa –, città a cui mi lega il rapporto con Michele Abbate (il sindaco ucciso nel 1999, nda) con cui ho avuto l’onore e il piacere di riaprire il Teatro Regina Margherita nel 1998. Mi auguro che questo sia solo l’inizio di una nuova e proficua collaborazione, e che anche in Sicilia si riesca a creare una rete tra teatri, come già accade in altre regioni d’Italia, e come più volte sollecitatomi dal Ministero dei Beni culturali».
Giovedì 23 aprile spazio alla musica con la voce di una delle interpreti più eccezionali del nuovo canto siciliano di radice popolare, la catanese Rita Botto, accompagnata della Banda di Avola diretta dal maestro Sebastiano Bell’Arte, che a Caltanissetta proporranno un repertorio di canti della tradizione, arrangiati per banda, che attinge a piene mani dai brani resi immortali dalla voce di Rosa Balistreri.
La Stagione 2019/2020 si conclude a maggio con due spettacoli: giovedì 7 andrà in scena “Il Volo del Gabbiano Jonathan Livingston” di Francesco Vitale, spettacolo tratto dal celebre romanzo di Richard Bach, best seller in molti paesi del mondo negli Anni 70, diventato per molti un vero e proprio cult: una fiaba delicata dal forte contenuto morale e spirituale; mentre giovedì 14 maggio si conclude con “Petronia” della pluripremiata compagnia Maniaci d’Amore (nel 2018 hanno ricevuto il Premio della Critica ANCT, assegnato dall’Associazione Nazionale Critici Teatrali), che portano in scena un cortocircuito tra la realtà desolata di due sorelle e l’eccesso di azione della finzione televisiva. Dopo “Il desiderio segreto dei fossili” (premio Teatri del Sacro 2017) i Maniaci d’Amore tornano a “Petronia”, luogo nel quale hanno costruito il loro immaginario livido e sferzante, e realizzano una drammaturgia coraggiosa e urgente.
A fronte di una offerta così ricca e variegata l’Amministrazione comunale di Caltanissetta ha deciso di mantenere comunque contenuti i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti, e con l’intento di avvicinare i giovani a teatro ha deciso di estrarre dalla Stagione 2019/2020 quattro spettacoli, particolarmente adatti anche ad un pubblico di adolescenti e studenti universitari, per i quali potrà essere acquistato un abbonamento “più piccolo” ed economicamente più sostenibile. Nello specifico, fanno parte dell’abbonamento “ridotto” gli spettacoli “Extra Moenia” (14 dicembre), “Los 4 Cobres” (9 gennaio), “L’ammazzatore” (31 gennaio) e “Il Volo del Gabbiano Jonathan Livingston” (7 maggio).
VARIAZIONI SU MACBETH marzo 1875 – marzo 2020
In occasione del 145° anniversario dall’inaugurazione del Teatro Regina Margherita l’Amministrazione comunale vuole celebrare il Teatro nisseno (tra i più antichi della Sicilia) con un evento speciale, ad ingresso gratuito, che ne ripercorra i fasti inaugurali. Il Teatro Regina Margherita, completato nel 1873, venne inaugurato due anni più tardi, esattamente nel marzo 1875, con la messa in scena di “Macbeth” di Giuseppe Verdi. Per ricordare e celebrare quell’evento storico che ha donato a Caltanissetta uno dei teatri più belli della Sicilia, nonché per molti anni unico punto di riferimento culturale per l’intera provincia, sarà messo in scena uno spettacolo teatrale intitolato “Variazioni su Macbeth marzo 1875- marzo 2020”, frutto di un laboratorio, rivolto agli studenti di alcune classi delle scuole medie superiori e agli studenti universitari, condotto dall’attore nisseno Michele Celeste.
LA STAGIONE CONCERTISTICA
La Stagione concertistica “Concerti del Bellini 2019-2020” organizzata dall’Istituto superiore di studi musicali Vincenzo Bellini di Caltanissetta e impaginata dal M° Angelo Licalsi, anche quest’anno amplia e completa l’offerta del Teatro Regina Margherita con 13 concerti, come sempre ad ingresso gratuito, dal 12 gennaio al 18 giugno (inizio concerti ore 19.30).
Il via domenica 12 gennaio con il recital dello “Spanish Brass Quintet” (Carlos Benetò e Juanjo Serna alle trombe, Manolo Pérez al corno, Indalecio Bonet al trombone e Sergio Finca alla tuba), uno dei quintetti più brillanti e consolidati della scena musicale spagnola ed internazionale. Cinque musicisti, complici nell’anima, che 30 anni fa hanno iniziato a soffiare con una passione inesauribile e diabolica nei loro tubi d’oro per estrarre, con la magia del talento, milioni di suoni con cui provano a coltivare amore per musica: dolce, tenera, violenta, pazza e anche ritmica.
Martedì 28 gennaio sarà la volta del recital “Fantasia brillante” della fisarmonicista ucraina Eugenia Cherkazova, concertista di fama internazionale, nonché docente e responsabile del Dipartimento di Fisarmonica al Conservatorio statale Tchaikovsky di Kiev, che accompagnerà gli ascoltatori in un viaggio nel tempo attraverso una “promenade”, dal periodo barocco ai nostri giorni, mettendo in luce tutte le potenzialità timbriche, tecniche ed espressive di questo strumento, ormai entrato a pieno titolo in ambiti musicali “colti”. Martedì 18 febbraio il Teatro Regina Margherita accoglierà l’oboista Paolo Pollastri, dal 1990 primo Oboe solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, protagonista del concerto “Giochi d’ance. Concerto di musica barocca” insieme al soprano Martina Coppola (studentessa del Biennio accademico di 2° livello all’Istituto superiore di studi musicali Vincenzo Bellini di Caltanissetta) e al clavicembalista Diego Cannizzaro, docente di Organo in forze all’Istituto superiore di studi musicali Vincenzo Bellini. Il concerto è un percorso descrittivo dell’evoluzione tecnico-costruttiva dell’oboe nel corso dei secoli, e attraverso il suono di strumenti storici (Oboe da caccia, Oboe d’amore, Musetta ed altri) trasporterà il pubblico in luoghi ed atmosfere lontane.
Ci sono alcuni interpreti che raggiungono un livello tale da identificarsi con il loro strumento, con il quale costituiscono un “unico corpo”, è il caso del flautista Mario Caroli, lo straordinario artista pugliese osannato dalla critica e dagli appassionati di tutto il mondo che lunedì 2 marzo sarà il protagonista del recital “Flauto senza frontiere” in cui spazierà da Giulio Caccini e Marin Marais da Kurtág, Debrières e von Koch, attraverso Debussy, Busoni, Fauré, Honegger e tanti altri.
Giovedì 2 aprile sarà la volta del concerto dell’organista Matteo Imbruno, titolare alla Oude kerk di Amsterdam, che sarà ospitato eccezionalmente nella Cattedrale di Caltanissetta. Concertista di fama interazionale che si è esibito nei più prestigiosi festival, a Caltanissetta proporrà un particolare viaggio musicale attraverso il repertorio organistico tedesco del periodo rinascimentale e barocco. Un repertorio di ampio respiro che consentirà agli ascoltatori di ripercorrere quel periodo musicale che culminerà nella grande tradizione organistica tedesca e in particolare modo nell’opera di J.S. Bach. Martedì 21 aprile è atteso un altro talento nostrano, il pianista Benedetto Lupo con il recital “Il Discepolo e il Maestro”, che si è imposto all’attenzione di pubblico e critica nel 1989 quando ha conquistato il primo posto al prestigioso Concorso Internazionale Van Cliburn che gli ha spalancato le porte delle maggiori e più prestigiose istituzioni del mondo. Il recital “Il Discepolo e il Maestro” prevede l’esecuzione di alcune composizioni pianistiche tra le più significative di due tra i più importanti compositori del Romanticismo tedesco: Schumann e Brahms.
Ancora un recital, venerdì 8 maggio, attende il pubblico del Teatro Regina Margherita: “Omaggi e preludi” del chitarrista Matteo Mela, considerato tra i chitarristi più attivi sulla scena internazionale. Il chitarrista eseguirà alcuni brani, composti in un arco temporale che va dal 1852 al 1959 da alcuni dei musicisti che hanno permesso di sviluppare l’interesse per la chitarra come strumento da concerto: Tárrega, Ponce, De Falla e Villa Lobos. A concludere la stagione concertistica, giovedì 18 giugno, sarà il recital di Omar Tomasoni, da cinque anni prima tromba solista della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, una delle migliori compagine sinfoniche del mondo. Omar Tomasoni è in grado di captare l’attenzione del pubblico in qualsiasi sua esibizione per la chiarezza del suono che consente di percepire qualsiasi passaggio tecnico complicato, come il più semplice: per questo è considerato uno dei più grandi trombettisti attivi in Europa. Facilità, spontaneità e pulizia del suono sono le cifre che contraddistinguono questo straordinario musicista.
Anche quest’anno la stagione dell’Istituto superiore di studi musicali Vincenzo Bellini dedica uno spazio alla musica da camera: mercoledì 25 marzo è in programma il concerto del Nuovo Trio d’Archi Italiano, composto da Alessandro Milani (violino), Luca Ranieri (viola) e Pierpaolo Toso (violoncello), formazione che è stata invitata dalle più prestigiose istituzioni concertistiche italiane e estere come l’Unione Musicale di Torino, gli Amici della Musica di Verona e IdeaValcerrina, e ha al suo attivo numerosi concerti con prime esecuzioni assolute e collaborazioni con artisti di fama internazionale.
Il “Gran Galà della Lirica”, domenica 29 marzo, vedrà sulla scena il mezzo soprano di origine serba Milijana Nikolic ed il tenore di origini siciliane (ma nato e cresciuto a Brisbane, in Australia) Rosario La Spina. I due cantanti, coppia sulla scena e nella vita, interpreteranno alcune arie e duetti tratti dalle opere che li hanno resi celebri a livello internazionale. Nel corso della loro carriera si sono esibiti nei teatri di mezzo mondo interpretando diversi ruoli nei teatri più prestigiosi come il Teatro alla Scala di Milano, il Metropolitan Opera di NewYork, il Teatro Reale di Madrid e il Fujiwara Opera (Giappone) con la Tokyo Philharmonic Orchestra.
Sabato 30 maggio sarà la volta di due straordinari musicisti: Giovanni Puddu, considerato uno dei massimi concertisti e didatti nel mondo della chitarra, e Ksenia Milas, considerata una delle più brillanti nuove stelle del firmamento violinistico internazionale. Il loro recital sarà un evento irrinunciabile, non solo per l’alto livello artistico degli interpreti, ma anche per il programma musicale incentrato sui virtuosi compositori dell’ottocento italiano e sulle pagine più celebri di due giganti del novecento: Astor Piazzolla ed Heitor Villa-Lobos. Mercoledì 20 maggio l’Orchestra dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” si esibirà con il Maestro Andrea Bocini (1° Contrabasso dell’Orchestra Nazionale dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e Docente alla HEM -Haute Ecole de Musique di Ginevra) e il Maestro Davide Galaverna (1°Contrabbasso del Teatro Massimo Bellini di Catania e docente di contrabbasso all’Istituto Vincenzo Bellini di Caltanissetta), diretti dalla bacchetta del M° Angelo Licalsi. Costituita nel 1989, l’Orchestra dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini è composta dagli studenti dei corsi accademici triennali e biennali e dai docenti dei corsi strumentali, ed ha raggiunto in breve tempo notevoli risultati, riscuotendo unanimi consensi di pubblico e critica nei numerosi concerti tenuti per conto di prestigiosi Enti ed Associazioni musicali, tanto in Italia quanto all’estero.
La Stagione concertistica “Concerti del Bellini 2019-2020” dedica anche quest’anno uno spazio alla musica contemporanea: venerdì 12 giugno, in occasione della “II Settimana internazionale del saxofono contemporaneo”, è in programma il concerto del saxofonista David Brutti, docente al Conservatorio Superior de las Islas Baleares (Palma de Mallorca), che eseguirà brani di autori contemporanei, anche in prima esecuzione assoluta. Musicista eclettico, David Brutti può passare con facilità dalla musica d’avanguardia alla classica, alla musica elettronica e d’improvvisazione. La ricerca di nuovi linguaggi musicali, infatti, è uno dei suoi obbiettivi: per questo i suoi concerti comprendono esecuzioni di nuove musiche, sia su strumenti acustici che in combinazione con l’elettronica.
Commenti