Recensioni Fino al 15 dicembre un tuffo nella magia del varietà al Teatro Brancati di Catania con "Variazioni sul varietà", protagonisti sul palco Dodo Gagliarde e la Compagnia della luna di Nicola Piovani
Un continuo avvicendarsi di sketch, macchiette e canzoni allieterà ancora per altri 4 giorni il palcoscenico del Teatro Brancati di Catania da giovedì 12 a domenica 15 dicembre con uno spettacolo divertente e a tratti esilarante, Variazioni sul varietà, diretto da Massimo Riserbo e portato in scena dalla Compagnia della Luna, diretta da Nicola Piovani, con il poliedrico Dodo Gagliarde e la bella e brava Fabia Salvucci. Ci si immerge davvero in un’atmosfera retrò con questa performance che riesce con pochi, brevi tratti a ricostruire la storia di un genere fortunatissimo, che ebbe tra i suoi attori nientemeno che Totò, Macario, Nino Taranto e Vittorio Gassman. Sì perché tanti grandi attori iniziarono proprio da quello spettacolo d’arte varia, nato a cavallo tra Ottocento e Novecento, espressione di una società immersa nella Belle Epoque, e desiderosa di vita e divertimenti.
Dodo Gagliarde ha dominato la scena con garbo e leggerezza, sostenuto dalla bella voce della Salvucci, nella doppia veste di speaker e attrice col suo sensuale boa di piume rosse: una ragazza promettente che ha regalato pura emozione al pubblico con la bellissima Nun me scetà, un capolavoro di Ernesto Murolo su musica di Ernesto Tagliaferri, e la commovente Signorinella pallida, che tutti ricordiamo nella versione di Achille Togliani.
Non sono mancate anche le parti più eminentemente comiche col celeberrimo Il bel Ciccillo creato da Giovanni Mongelluzzo, che ha strappato risate e applausi, tanti e tutti meritati. I bravi attori sono stati coadiuvati da due altrettanto bravi musicisti come Sergio Colicchio e Mario Pappalardo, che hanno accompagnato con brio le loro gags.
Simpaticissimi anche i bis pilotati come nella migliore tradizione dell’avanspettacolo. Tra il pubblico, ospite d’eccezione, Tuccio Musumeci, un attore nostrano che, proprio lavorando nel varietà e nell’avanspettacolo iniziò la sua carriera, diventando maestro del teatro e del sorriso. E non a caso, a fine spettacolo, è salito sul palco, a regalare con la sua allegria l’ultimo allegro sorriso di un’allegra serata.
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