Società Il vescovo Domenico Mogavero incontra a Trapani l'equipaggio della nave, capitanata da Luca Casarini, utilizzata per le missioni di soccorso ai migranti nel mare Mediterraneo: «Loro passione sopperisce a tanta ingiustizia»
Il Vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, ha fatto visita a bordo della “Mare Jonio”, la nave della Mediterranea Saving Human utilizzata per le missioni di soccorso ai migranti nel mare Mediterraneo. La nave – battente bandiera italiana – si trova attualmente in sosta tecnica al porto di Trapani, da dove, nei prossimi giorni, ripartirà per un nuovo servizio nelle acque internazionali del Mediterraneo. Monsignor Mogavero è stato accompagnato a bordo dal capo missione Luca Casarini e ha incontrato gli undici membri dell’equipaggio, tutti italiani più un giovane greco. «La visita mi ha dato l’opportunità di incontrare queste persone splendide, uomini e donne, che hanno accettato la sfida di salvare in mare naufraghi provenienti dalla sponda libica, ha detto il Vescovo. Sono persone spinte da una motivazione meravigliosa, e cioè quell’umanità che traspira dai loro volti, dal racconto delle loro esperienze».
Il Vescovo ha avuto la possibilità di visitare tutti gli ambienti della nave, dalla plancia di comando alla zona allestita per l’accoglienza dei migranti: «Sono luoghi che riconciliano con la nostra umanità, con la nostra civiltà, umana e cristiana, quelli che fuggono dai loro Paesi per ricercare un futuro di speranza», ha detto il Vescovo. «La visita di monsignor Mogavero testimonia il fatto che molti mondi si possono riunire dentro un’idea che è quella di salvare le vite», ha detto il capo missione Luca Casarini. «Il mare non è morte, è una storia di aiuto gli uni con gli altri», ha ribadito Casarini. «È bello che ci siano persone che hanno un’idealità grande e che lo fanno per una passione verso gli altri che sopperisce alle tante iniquità e alle tante ingiustizie della politica e di tanta gente che è indifferente e ostili verso coloro i quali chiedono il rispetto della loro dignità e dei loro diritti», ha concluso il Vescovo.
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