Due le date siracusane per Claudio Baglioni nell’estate 2022
In considerazione delle vigenti disposizioni ministeriali, sono rinviati all’estate 2022 i concerti per voce, solisti, orchestra e coro “Dodici note” di Claudio Baglioni, previsti alle Terme di Caracalla di Roma, al Teatro Greco di Siracusa, e all’Arena di Verona.
Queste le nuove date al Teatro Greco di Siracusa: 15 luglio 2022 (recupero del 17 luglio 2020 e del 16 luglio 2021); 16 luglio 2022 (recupero del 17 luglio 2021). I biglietti già acquistati in prevendita rimangono validi per le nuove date corrispondenti. Ulteriori informazioni su: www.friendsandpartners.it e www.ticketone.it. L’evento è organizzato dalla Friends and Partners in collaborazione con Puntoeacapo per le date di Siracusa.
Claudio Baglioni tornerà sulle scene live nel 2022 con lo spettacolo “Dodici note”, in cui la musica e le parole del cantante e compositore italiano si fondono in una dimensione live di pop-rock sinfonico che unisce grande orchestra classica, coro lirico, big band e voci moderne. 50 anni vissuti in musica, 60 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Sono i numeri essenziali di una carriera unica e irripetibile: quella di Claudio Baglioni, musicista, autore, interprete, che, dalla fine degli anni Sessanta a oggi, è riuscito a conquistare una generazione dopo l’altra, grazie a un repertorio pop, melodico e raffinato, nel quale ha saputo fondere canzone d’autore e rock, sonorità internazionali, world music e jazz, rivoluzionando il concetto stesso di performance live – il primo a inaugurare la stagione dei grandi raduni negli stadi e ancora il primo, nel 1991, a “far scomparire il palco” e portare la scena al centro delle Arene più importanti e prestigiose d’Italia – in ambito musicale, sociale e televisivo.
Il tour sarà la prima occasione per ascoltare dal vivo i brani del nuovo disco di inediti “In questa storia che è la mia”, uscito il 4 dicembre 2020 sette anni dopo l’ultimo album in studio “ConVoi”. «Un album ideato e composto come una volta. Vero, sincero, fatto a mano e interamente suonato». Sono le parole che Baglioni sceglie per parlare, per la prima volta, del suo nuovo attesissimo album di inediti, il primo, dopo sette anni di riflessione e scrittura. Baglioni non rivela ancora il titolo del suo nuovo lavoro discografico (sedicesimo album in studio della sua cinquantennale straordinaria carriera). «Solo alla fine – spiega – ascoltandolo parlare e guardandolo negli occhi, saprò che nome dargli».
«È un progetto – racconta – al quale ho dedicato tutto me stesso, a partire dalla scrittura, strutturata come non accadeva da tempo, su linee melodiche e processi armonici che la musica popolare, sembra offrire sempre meno. Le sonorità sono tutte vere – nel senso di “acustiche” – basso, batteria, pianoforte, chitarre, archi, fiati, voce e cori – e il ricorso all’elettronica è stato dedicato, esclusivamente, alla cura degli effetti suono e delle atmosfere. Ne sono venuti fuori dodici pezzi suonati dalla prima all’ultima nota, da un gruppo di musicisti straordinari, che fanno quello che ci si aspetta da loro: suonare con tutta la creatività, l’invenzione, l’energia e la passione – in una parola: la musicalità – che hanno dentro».
Per quanto riguarda i testi, spiega: «ho affidato a semplicità e immediatezza il compito di raccontare l’avventura dell’esistenza e delle relazioni umane, e alla leggerezza e alla freschezza di certe immagini quello di provare a sgombrare l’orizzonte dalle nubi che a volte sorvolano la vita».
«Un album – conclude Baglioni – che, in un certo senso, si potrebbe definire “classico”. Non per il genere di musica, naturalmente, ma per il fatto che rappresenta una sorta di ritorno alle origini di quella grande tradizione pop – fiorita tra metà anni Sessanta e metà anni Settanta – nella quale ogni vinile che si pubblicava era come il miracolo di una nascita».
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