Libri e Fumetti L’assessore regionale Alberto Samonà: «Scaldati può essere considerato una sorta di 'Genius Loci' di Palermo, è stato un aedo contemporaneo che ha raccontato l’epopea urbana di questa città, tra surrealtà e verità, vittorie e sconfitte, luci e ombre, silenzi e voci»
La Regione pubblicherà un volume contenente numerosi testi inediti del drammaturgo palermitano Franco Scaldati. Ad annunciarlo è l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, intervenuto oggi al convegno organizzato dalla “Fondazione Giorgio Cini” per presentare “L’archivio Scaldati” a Venezia.
«La decisione di pubblicare un volume scientifico che contenga testi inediti del grande drammaturgo palermitano – sottolinea l’assessore Samonà – è scaturita dall’incontro con i figli Giuseppe e Gabriele Scaldati e dall’idea comune, che in questi mesi ha preso corpo, di valorizzare l’Opera di uno degli artisti che meglio ha saputo interpretare l’anima dell’uomo e il suo dramma interiore, facendo della lingua siciliana uno strumento formidabile per raccontare vicende e vite reali con uno stile inconfondibile. Franco Scaldati può essere considerato una sorta di ‘Genius Loci’ di Palermo, in quanto è stato il cantore dei “vinti”, direbbe Verga, di coloro che, pur vivendo nel mondo, essendone relegati ai margini, lo guardano amaramente solo dalla finestra. Un aedo contemporaneo che ha raccontato l’epopea urbana di questa città, tra surrealtà e verità, vittorie e sconfitte, luci e ombre, silenzi e voci. Palermo per anni ha voltato le spalle a Scaldati: lo ha fatto mentre era in vita e ha continuato a farlo anche da morto. È tempo che la Sicilia si interessi di questo grande figlio della nostra terra, con un’iniziativa che non guardi soltanto ai confini regionali ma, com’è doveroso, ne sottolinei l’importanza e il valore nel contesto della grande cultura teatrale europea. Da tutte queste ragioni – conclude l’assessore Samonà – nasce la decisione dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana di promuovere la valorizzazione del patrimonio immateriale espresso dal teatro di Scaldati, al fine di favorirne la conoscenza, lo studio, l’approfondimento e la divulgazione».
All’incontro hanno preso parte Maria Ida Biggi dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma, Università Ca’ Foscari di Venezia, Valentina Valentini dell’Università La Sapienza di Roma e Viviana V.F. Raciti dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, insieme ai figli di Franco, Gabriele e Giuseppe Scaldati e a Melino Imparato, direttore artistico della Compagnia Franco Scaldati.
Commenti