Musica Pubblicato il nuovo video del cantautore siciliano, prima traccia del suo ultimo album "Pietre su pietre", firmato dal regista Calogero Ricciardello (con la collaborazione di Domenica Scalisi) e girato nel bosco dell'Amola a Capo d’Orlando
Esce oggi su YouTube il video di “Terra di Meraviglie”, il brano di Marco Corrao, cantautore, chitarrista e produttore siciliano, che apre il suo ultimo album “Pietre su pietre” (Maremmano records/ird). Una ballad dedicata alla sua Sicilia, isola eterna ed estrema, legata ad una formalità elegante ma a volte vacua. “Terra di meraviglie uccisa mille volte” ed altrettante rinata sotto una dominazione nuova. Sempre sfruttata, come tutte le terre del sud, sempre bastonata ed arsa viva dai suoi stessi figli. Un brano di ampi respiri e intense suggestioni, reso ancor più prezioso dall’organetto di Riccardo Tesi.
Il video, per la regia di Calogero Ricciardello (con la collaborazione di Domenica Scalisi), è girato nel Bosco dell’Amola a Capo d’Orlando (Me) e «offre una singolare prospettiva delle cose e dei paesaggi – spiega lo stesso regista – , filtrati dal tremolio dell’atmosfera che si riflette in uno specchio d’acqua. Un trompe l’oeil che inganna l’occhio in un gioco ondoso, in cui sono proprio la musica e le parole di Marco Corrao a smuovere le acque e a far riflettere chi ascolta sulla bellezza effimera di questa Sicilia. L’immagine diventa una pura superficie pittorica, dove tutto è luce e movimento, una sorta di quadro impressionista che si scorpora e sembra quasi deflagrare frantumando ogni certezza, rivelando l’inganno e la contraddizione di questa Terra di meraviglie».
“Pietre su pietre” (Maremmano Records/Ird), è il terzo album da solista di Marco Corrao. Un titolo che vuole evocare l’immagine della costruzione del sentiero di una vita, una pietra dopo l’altra. Così, nel disco, si alternano racconti di uomini e percorsi di vita: storie di mafia, di follia visionaria, storie di libertà, spiritualità, solidarietà e anche di morte. Sullo sfondo una “Terra di meraviglie”, come recita il titolo del brano che apre il disco e che vede la prestigiosa partecipazione di Riccardo Tesi; una Sicilia mille volte uccisa e mille volte rinata; contraddittoria, ma viva più che mai. Terra amata ed odiata, madre severa con chi la abbandona e forse ancor più severa con chi rimane.
Nove brani in tutto, di cui otto inediti, i cui testi sono a volte ermetici, a volte semplici e diretti. La produzione artistica è dello stesso Corrao con Ottavio Leo. Insieme i due firmano anche le musiche dei brani, caratterizzate da atmosfere riverberate, elettronica e armonie semplici. Un concetto stilistico prettamente legato al mondo dell’altfolk americano e canadese con qualche incursione nel panorama British. Chitarre elettriche distorte, vibrati, riverberi, effetti anni 70 misti ad elettronica moderna. A volte basso, a volte contrabbasso; e poi batterie o percussioni, e ancora pianoforti, organi, sintetizzatori e banjo. L’album è disponibile su tutte le piattaforme di streaming e nei digital store.
Marco Corrao, cantautore siciliano, chitarrista, produttore e direttore artistico musicale, ha alle spalle tour in USA, Svezia, Danimarca, Inghilterra. Collaborazioni importanti con Eugenio Finardi, Francesco Cafiso, Giuseppe Milici, Moni Ovadia, Alex Valle, Riccardo Tesi e Oriana Civile. Produttore e autore di colonne sonore per Istituto Luce Cinecittà Titanus. E’ stato ospite insieme a Gabriele Giambertone della Festa del Cinema di Roma con il documentario “Diario di Tonnara” di Giovanni Zoppeddu ed al Torino Film Fest con “Bulli e pupe” di Steve della Casa e Chiara Ronchini. Prima di “Pietre su pietre” ha pubblicato due dischi da solista: “Twin Rivers” (2013), che segna l’uscita dall’ambito blues, e il più autorale “Storto” (2016). Altro lavoro discografico è “Liggenni”, del 2018, scritto e interpretato con Mimi’ Sterrantino. Insieme a Sara Romano e Massimo Donno ha prodotto l’evento nell’auditorium della Rai Sicilia “Un brano a Testa 2.0”, rassegna in omaggio a Gianmaria Testa.
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