Blog Noir, thriller, hard boiled, capelli, Pippi Calzelunghe, la Svezia, la cucina per i bimbi, gli abusi e soprusi: sono questi i temi da leggere nella settimana post festività pasquali da giovedì 8 a mercoledì 14 aprile. Il debutto assoluto per la catanese Agnese Messina in casa Augh! Edizioni e l'approdo alla grande editoria, con Marsilio, per Luciano Modica, sono rispettivamente libro 'copertina' e 'contro copertina'
Apriamo la seconda settimana apriL(IBR)esca con ‘bombe’ uscite oggi giovedì 8 aprile. Ricordate Pippi Calzelunghe? Elisabeth Åsbrink racconta la Svezia coi suoi miti e personaggi che segnano la storia mondiale: dalla già annunciata birichina dai capelli arancioni, agli Abba, a dio Zlatan, e molti altri, per Iperborea. A proposito di capelli: Elena Accorsi Buttini ci narra in chiave biologica “La scienza dei capelli” per Gribaudo. A firma di Sergi Pàmies, Aldo Forbice e Luciano Modica narrazioni thriller, noir, realistiche e hard boiled: tre storie comuni che ci toccano da vicino. Pubblicati rispettivamente da Sem, Marietti 1820 e Marsilio. La catanese Agnese Messina, al suo esordio, sbaraglia l’interesse pubblicata per i tipi di Augh! Edizioni… non c’è tempo da perdere: ve li presentiamo assieme ad altre novità!
Elisabeth Åsbrink, Made in Sweden. Le parole che hanno fatto la Svezia, Iperborea
Un libro per capire la Svezia: dal sacro rapporto con la natura al successo dei suoi riformatori sociali, dall’infaticabile biologo Linneo alla poesia di Tomas Tranströmer. Senza dimenticare Pippicalzelunghe, gli Abba, Zlatan Ibrahimović, Ingmar Bergman, Ellen Kay e molto altro. Negli ultimi anni siamo arrivati a privilegiare tutto ciò che è scandinavo: il cibo, gli arredi, la narrativa, la moda e il modo di vivere in generale. Sembra che consideriamo gli svedesi e i loro vicini scandinavi come complessivamente più sofisticati ed evoluti di noi. Tutti aspiriamo a essere svedesi, a vivere nella loro società perfettamente progettata dal futuro. Ma se avessimo investito tutta la nostra fede in una fantasia? E se la Svezia non fosse mai stata così moderata, egualitaria o tollerante come vorrebbero (farci) pensare? Non c’è Paese infatti che sia stato più idealizzato come welfare state per antonomasia, patria del politicamente corretto, meta prediletta di rifugiati politici ed economici, superpotenza gentile, progressista e liberale. Ma la recente ascesa alla ribalta politica di un partito apertamente neonazista ha iniziato a rompere quest’illusione, ed ecco che ora la scrittrice svedese Elisabeth Åsbrink, che ama il suo Paese «ma non ciecamente», ci presenta – con spirito ironico, a volte provocatorio ma sempre ben informato – quaranta parole chiave per comprendere l’identità svedese.
Marco Bianchi, Cucinare insieme è un gioco buonissimo, HarperCollins
Un nuovo libro di cucina che diventa anche un’occasione di gioco e condivisione per i bambini. C’è qualcosa di più buono al mondo del profumo di una torta che sta cuocendo nel forno o più gustoso delle polpette preparate con ingredienti sani, ma anche tanto amore e divertimento? Per Marco Bianchi, che da anni ci insegna a mangiare nel modo corretto, la risposta è no. Perché la cucina di casa è un luogo magico dove i bambini possono imparare tantissime cose nuove ogni giorno, scoprire la bontà degli ingredienti e assaporare la soddisfazione di portare in tavola qualcosa cucinato con le proprie mani. In questo suo primo libro interamente dedicato a piccoli cuochi e illustrato, i bambini impareranno a conoscere gli alimenti che fanno bene al corpo e a cucinarli con l’aiuto di un adulto. Con ricette salate e dolci spiegate in maniera chiara e semplice e con gli ingredienti misurati con bicchieri e cucchiai, ogni giorno scoprirete un mondo di bontà salutari e colorate. Età di lettura: da 6 anni.
Sergi Pàmies, L’arte di portare il soprabito, Sem – Società editrice milanese
Un cadavere ritrovato in piscina durante una festa. Una coppia in crisi che smaschera il proprio destino in una foto. Il delicato sistema di finzioni che costituisce il legame tra un figlio e l’anziana madre scrittrice. Poi ancora il romanziere che passa il suo tempo ad osservare la vita degli altri in aeroporto. E il riflesso dell’attacco alle Torri Gemelle sull’equilibrio precario di una famiglia davanti alla tv. Tredici racconti leggeri e raffinati, in cui sentimenti e dettagli sono i protagonisti.
Libro contro copertina
Luciano Modica, Aspetta mezzanotte, Marsilio
Mauro Rapisardi è un professionista che, su mandato della magistratura, amministra aziende confiscate alla criminalità organizzata. L’ultimo suo incarico riguarda la Oran Ice, azienda di lavorazione e commercio di prodotti agrumicoli, sequestrata al clan Finocchiaro dopo l’arresto del boss, che domina la zona Nord della provincia di Siracusa. Nello svolgimento delle sue mansioni deve destreggiarsi tra Santo Lo Faro, l’infido prestanome della società, Loredana, la contabile ninfomane, e Lucia, l’algida e bellissima moglie del boss che funge da direttore commerciale dell’azienda. Rashid è un immigrato clandestino di origini ghanesi che lavora nei campi cercando di mettere qualche soldo da parte per consentire il viaggio verso l’Italia alla moglie e ai due figli rimasti in Ghana. Ogni notte, a mezzanotte, Rashid e la donna volgono lo sguardo alla stella Vega, e attraverso il suo luccichio, come fosse un alfabeto morse, si raccontano le loro giornate e le loro speranze. I guai per Mauro iniziano nel momento in cui si accorge che l’azienda si avvale di manodopera in nero, in gran parte costituita da clandestini. La sua indisponibilità a consentirne l’impiego nei campi costituisce un grave problema per il clan, disposto a tutto pur di far tornare l’uomo sui suoi passi. Quando si ritroverà con l’acqua alla gola, costretto a nascondersi da tutti, braccato sia dalla cosca che dalle forze dell’ordine, sarà in Rashid che Mauro cercherà un improbabile alleato. Un alleato che però ha qualcosa da nascondere.
Luciano Modica (Siracusa, 1967) da anni svolge la professione di amministratore giudiziario di aziende sequestrate alla criminalità organizzata, nonché di consulente tecnico della procura della repubblica di Catania. Ha pubblicato due romanzi, Mara non giocaa dadie Piove cenere. È autore dei testi teatrali, #toomuchmoney, Chi e il reo?, più volte rappresentati in ambito nazionale, e Ave Maria, finalista al premio nazionale NdN Network Drammaturgia Nuova, e poi pubblicato nel 2017 da Editoria & Spettacolo edizioni.
Aldo Forbice, Comprare moglie. Cronache di schiavitù e violenza, Marietti 1820
In Congo c’è un uomo che da anni cura le donne vittime di stupri di guerra. O, meglio, come lui sostiene, le “ripara”. E’ un chirurgo, si chiama Denis Mukwege e ha fondato un ospedale. Ne servirebbero tanti, nel mondo, di luoghi come questo. In Bangladesh, un paese poverissimo ai confini con l’India è diventato una piccola capitale del sesso a pagamento, con bambine dai 13 ai 15 anni. In Afghanistan, Yemen, Nigeria e Ruanda sono numerosi i casi di giovanissime spose vendute dai genitori ad anziani mariti. Un business che rende molto è il commercio di donne vietnamite, nordcoreane, del Laos e del Pakistan, vittime di matrimoni forzati, prostituzione e cybersesso. Anche perché un vestito di cotone, che si compra a Roma, Parigi, Londra e Berlino a 80 euro, viene pagato appena un dollaro a una giovane operaia tessile della Cambogia.
Aldo Forbice, giornalista, ha diretto il Giornale Radio su Rai Radio3, è stato capo redattore del Tg1, autore e coordinatore di programmi a Rai2 e conduttore del programma Zapping a Radio1. Ha ricevuto la Targa di Amnesty International per la campagna sull’istituzione del Tribunale penale internazionale e il premio Guidarello per la sezione Radio del giornalismo d’autore.
Elena Accorsi Buttini, La scienza dei capelli, Gribaudo
Cosa pensereste se vi dicessero che i capelli che avete in testa sono “morti”? Perché è proprio così: a differenza di ciò che risiede pochi millimetri sotto la nostra cute, le cellule del capello non hanno attività biologica, quindi non possono fare nessuna di quelle cose che il marketing spesso promette: rigenerarsi, dissetarsi, nutrirsi… Inizia così un viaggio dedicato alla storia, al ruolo sociale e alla simbologia dei capelli, ma anche ai falsi miti e all’hair styling, con informazioni e consigli pratici su come utilizzare al meglio piastre, conditioner e trattamenti specifici. E poi, è vero che lavare troppo i capelli li rovina? Funzionano realmente gli shampoo anticaduta? Come possiamo utilizzare il fon per ottenere una piega migliore? Un libro che grazie alla competenza dell’autrice risponde a questa e ad altre domande, ma soprattutto svela tutta la verità su cosa ci mettiamo in testa, con l’obiettivo di renderci più consapevoli, ma anche di ottenere una chioma più sana e bella.
Venerdì 9 aprile doppio debutto nel nostro blog: l’esordio della biologa catanese Agnese Messina e per la prima volta approda Augh! Edizioni.
Libro copertina
Agnese Messina, Mai stati al mondo, Augh!
A San Ferdinando, un paesino tra le montagne del Sud Italia, June McFlynn non è mai passata inosservata. Un po’ per le origini statunitensi, un po’ per la sua professione: appassionata di entomologia, sogna di mettere a frutto la specializzazione conseguita negli USA come scienziata forense. La piccola dimensione del commissariato in cui presta servizio, tuttavia, è avara di soddisfazioni. Il borioso e misogino ispettore Dario Greco non l’ha presa in simpatia e ostacola il suo inserimento nell’ambiente lavorativo. L’occasione di farsi valere, per June, arriva quando a San Ferdinando scompare il diciassettenne Giovanni Contardo, figlio di un pregiudicato. Molte ipotesi, poche prove: le cattive frequentazioni del ragazzo, vecchi rancori e il professor Aschemoni, con le sue inquietanti attenzioni. La giovane entomologa, grazie alle proprie conoscenze, nota però un dettaglio in apparenza insignificante, durante un sopralluogo.
Agnese Messina, nata a Catania nel 1989 e cresciuta nella città etnea, è una biologa con la passione per la letteratura classica. Specializzatasi in Entomologia forense durante il percorso universitario, ha dato vita alla protagonista del suo romanzo d’esordio coniugando l’amore per le scienze con quello per l’arte.
Martedì 13 aprile è il noir dalla penna che ha sbalordito i lettori a farla da padrona. Esce L’amica d’infanzia di Jessica Fellowes, Mondadori.
Un noir domestico a regola d’arte. Jessica Fellowes, amata autrice della celebre serie I delitti Mitford, mette abilmente in scena un gioco di specchi in cui le due protagoniste sono a tratti complici, a tratti rivali, vittime e carnefici al tempo stesso. Nonostante le profonde diversità, Bella e Kate sono amiche fin da bambine: Bella, introversa e insicura, vive all’ombra di Kate che invece ha imparato a utilizzare il suo fascino per manipolare le situazioni e si nutre dell’ammirazione dell’amica. Quando i genitori di Kate si trasferiscono in un’altra città, Kate tradisce la promessa di rimanere in contatto con Bella e sparisce. Molti anni dopo, si trovano a vivere nello stesso quartiere, entrambe adulte e sposate: Bella è un’artista affermata, Kate invece un’attrice di scarso successo, ma basta un attimo perché Bella ricaschi nella rete magnetica e pericolosa di Kate. Con il passare dei mesi la spirale di ambiguità della loro amicizia diventa sempre più feroce fino a degenerare durante una festa, dove Bella, complice l’amica, perde completamente il controllo. Una sera che segnerà per sempre il destino delle due donne con esiti drammatici. Jessica Fellowes, amata autrice della celebre serie I delitti Mitford, mette abilmente in scena un gioco di specchi in cui le due protagoniste sono a tratti complici, a tratti rivali, vittime e carnefici al tempo stesso. Il risultato è un noir domestico a regola d’arte.
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