Beni culturali In questi giorni sono stati ripuliti il Teatro greco di Tindari, il sito di Halaesa Arconidea (Tusa), il sito di Acquedolci e la Grotta di San Teodoro, dove è stato ripristinato il vialetto di accesso
Il Parco archeologico di Tindari torna a risplendere grazie all’impegno del personale di custodia che si sta prodigando nei lavori di ripristino dei vialetti e nel diserbo delle aree di scavo.
In questi giorni, infatti, sono stati ripuliti il Teatro greco di Tindari, il sito di Halaesa Arconidea (Tusa), il sito di Acquedolci e la Grotta di San Teodoro, dove è stato ripristinato il vialetto di accesso.
«È in corso una grande azione – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – che ha come protagonisti i lavoratori che vivono il Parco archeologico quotidianamente che, attraverso un impegno costante, stanno mostrando attenzione alla salvaguardia del bene comune. Sono grato per lo splendido esempio che stanno dando, testimoniando come, attraverso l’impegno di ciascuno di noi, si possa salvaguardare il patrimonio culturale siciliano»
Gli fa eco il direttore del Parco archeologico Domenico Targia che evidenzia come “solo grazie al lavoro e all’impegno profuso dal personale di custodia, è stato possibile, in breve tempo e senza risorse, restituire dignità e bellezza ai luoghi. Desidero formulare un encomio speciale a tutto il personale del Parco che, con impegno economico anche personale, si è prestato ad operare all’interno dei siti del Parco per renderli accoglienti e pronti ad ospitare, alla riapertura, i visitatori”.
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