Teatro e opera Si tratta dei magazzini e del laboratorio di scenografia e sartoria che erano andati perduti dopo la crisi finanziaria del 2016
A pochi giorni dall’inaugurazione della seconda sala, la Sala Futura in via Macallè, il Teatro Stabile di Catania inaugura anche i nuovi spazi che ospiteranno il magazzino e il laboratorio, nella zona industriale della città.
«È particolarmente simbolico che contestualmente al ripristino della capienza al 100% nei luoghi dello spettacolo dal vivo, il nostro Teatro faccia due inaugurazioni che sanano le ferite del passato e ci predispongono ad un vero rilancio per il futuro», commenta la direttrice Laura Sicignano: «Dimostriamo infatti che il progetto della governance che ha gestito il Teatro in questi anni e che si era data come obiettivo innanzitutto il suo ritorno alla stabilità finanziaria e di conseguenza il recupero di una piena credibilità nei confronti sia del pubblico locale che del panorama teatrale nazionale, è in fase di realizzazione nonostante il brusco rallentamento imposto dalla pandemia».
I nuovi spazi ospiteranno i magazzini del Teatro ma soprattutto il laboratorio di scenografia e sartoria, che – esattamente come la seconda Sala – era andato perduto dopo la crisi finanziaria del 2016 e il commissariamento, in questo caso anche con il peso di una vertenza legale.
«Solo dal 2019 – ricorda Sicignano – siamo riusciti in parte a riprendere le attività di realizzazione delle scene, grazie ad una convenzione con la Scuola Edile di Catania, che ci ha ospitati temporaneamente e che ringraziamo. Tornare a guadagnare spazi pienamente adeguati alle nostre esigenze ci consentirà di valorizzare la preziosa realtà del laboratorio, facendo tesoro dell’esperienza trentennale dello Stabile nella costruzione scenografica e nella costumeria teatrale, da sempre al servizio di grandi produzioni nazionali. Allo stesso tempo supporteremo anche così il nostro percorso di risanamento finanziario, lavorando su commissione per molti Teatri in Italia».
Oltre alla seconda sala e al laboratorio, Sicignano ricorda l’investimento di questi anni nella riqualificazione di tutti gli spazi: «Un percorso iniziato dalla Sala Verga, dove abbiamo già ristrutturato il botteghino e il ridotto e avviato interventi di ammodernamento della platea, oltre a provvedere al restyling della facciata principale e alla realizzazione, su quella laterale, di un’opera murale delle Maletinte, o-Maggio a Mariella Lo Giudice, guidati dalla cura per la ricerca della bellezza di nuovi linguaggi tenendo sempre sempre conto dell’importanza della storia e della memoria».
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