Blog La copertina è per Grazia La Paglia, siciliana che vive a Milano e che nel suo nuovo romanzo affronta dipendenze dai disturbi alimentari, sfruttamento e depressione: "Non toglietemi subito il sole" è il titolo e l'autrice lo regala a tutti! Da segnalare il ritorno al racconto dell'etneo Cateno Tempio e la storia del jazz pubblicata dalla catanese Villaggio Maori Edizioni. Week-end con la III edizione del Catania Book Festival
Stupiamoci per questa settimana iniziando con il libro copertina, “Non toglietemi subito il sole” della giornalista siciliana Grazia La Paglia (che ha rilasciato delle dichiarazioni esclusive per Sicilymag.it) che rientra in un progetto personalissimo: cliccando sulla cover che trovate nel servizio, lo avrete in formato Wattpad interamente gratuito! Controcopertina all’etnea Villaggio Maori Edizioni con il libro in preordine da ieri di Luca Billi, “Anything Goes“. Ancora Sicilia in “Milano Coast to Coast” di Cateno Tempio (Scatole Parlanti) e in “Senza sbarre. Storia di un carcere aperto“ di Cosima Buccoliero e Serena Uccello, (Einaudi). La nave di Teseo propone due libri importanti su questioni sociali firmati da Bill Gates e da Carlo Calenda. Ancora: Alida Airagh per Animamundi edizioni; il senso di colpa delle madri, affrontato da diverse penne al femminile per Prospero Editore; Franz Rosenzweig e i suoi appunti sulla storia barocco, sancisce il ritorno nel nostro blog di Marietti 1820 Edizioni. Immancabili il Saggiatore, con due uscite e la bella realtà pugliese Les Flaneurs Edizioni. Il tutto tra il 3 e il 5 maggio… E il week-end? Non siamo soli: a Catania, dal 6 all’8 maggio, si svolgerà la III edizione della fiera del libro Catania Book Festival. Dunque c’è tanto da leggere, ascoltare, incontrare autori e godere di libri e di storie. Buone scelte!
Le uscite di martedì 3 maggio
Libro copertina: “Non toglietemi subito il sole” di Grazia La Paglia
Un viaggio onirico di cinque anime intorno al sole. Cinque vite di ultimi, dimenticati, che incontrano animali che li guideranno verso le strade a cui sono destinati.
È questo, in sintesi, “Non toglietemi subito il sole”, il nuovo romanzo di Grazia La Paglia, giornalista siciliana che per diversi anni ha lavorato a Palermo per poi trasferirsi a Milano. Il libro narra le vicende di cinque anime di esseri dimenticati e tocca diverse problematiche: dalle dipendenze ai disturbi alimentari, dallo sfruttamento alla depressione. Le cinque anime che – nel romanzo – vanno alla ricerca del sole, incontreranno sulla loro strada angeli, gabbiani, leoni e cani. Ciascuno sarà portatore di una via di uscita immaginaria o forse vera, a metà tra le visioni oniriche in cui si richiudono i personaggi e la cruda realtà con cui sono costretti a scontrarsi.
«Non toglietemi subito il sole è la frase-chiave di queste cinque narrazioni – spiega La Paglia –. La ricerca della sua luce e del suo calore è il motivo per cui queste anime cercano di riscattarsi da una vita da ultimi. Una vita da dimenticati a cui sono stati condannati da una società in cui gli unici esseri comprensivi sembrano essere solo gli animali – seppur anche loro vittime dell’indifferenza e delle barbarie umane».
“Non toglietemi subito il sole” è quindi la storia di cinque vite che cercano di “restare in superficie”: che sia quella del mare o quella della terra, poco cambia: «Sono cinque vite che cercano di non sprofondare e di resistere». Il romanzo è disponibile gratuitamente su Wattpadd, sito e applicazione (clicca sulla cover per ottenerlo gratuitamente) e in versione cartacea ed e-book su Amazon al prezzo base di 4 euro.
In esclusiva per Sicilymag.it ecco cosa ha dichiarato l’autrice:
«Ho scelto, innanzitutto, di rendere gratuita la lettura di questo mio ultimo lavoro perché penso che potrebbe essere un modo per invogliare la gente alla lettura. In un periodo storico in cui l’aumento delle utenze come del resto delle spese si fa sentire sempre di più sui bilanci delle famiglie – come delle singole persone, quello che rischia di essere messo da parte è il mondo della lettura. Penso che permettere a chi è interessato di poter accedere gratuitamente, tramite web, a un testo possa essere un modo per continuare ad appassionare – e quindi ad appassionarsi – alla lettura. In secondo luogo c’è anche la voglia – come l’urgenza – di parlare di alcune problematiche che mi stanno a cuore e che spero possano trovare sempre maggiore attenzione, come la depressione e i disturbi alimentari (che riguardano anche il mondo maschile). Se ne parla ancora troppo poco. E ne parla poco soprattutto chi è vittima di queste situazioni. Un po’ per vergogna, un po’ per i limiti che ancora oggi ha la nostra società. Occorre parlarne invece, senza vergogna. E cercare di “restare in superficie” anche con la forza della condivisione del proprio problema con chi ci è accanto.»
Grazia La Paglia è una giornalista originaria di Vallelunga Pratameno, nell’entroterra siciliano in provincia di Caltanissetta, ha vissuto a Palermo dove ha collaborato per lunghi anni con le testate “La Repubblica” Palermo, “Balarm” e “La Sicilia”. Trasferitasi a Milano, ha lì pubblicato “Non sarà mai una dea – diario di una migrazione come tante” e la raccolta di poesie “Amore è fame”.
Cateno Tempio, Milano Coast to Coast, Scatole Parlanti
Milano coast to coast è una raccolta di racconti in stili e argomenti diversi, tutti accomunati da una medesima indagine filosofica di fondo: l’ansia della verità e la ricerca della libertà, col filtro dell’arte o dell’alcol. La narrazione è come sospesa tra la Sicilia mitizzata, sognante e crudele della giovinezza irrisolta e la vita iperrealistica – e perciò tanto più surreale – di Milano e dei paesi dell’hinterland. I meccanismi sociali di questi due modi di vivere, che entrano in contatto inevitabilmente, costituiscono il filo conduttore dei racconti. Il libro è una lunga traversata notturna, in cui si incontrano personaggi mefistofelici, impiegati che si ribellano al sistema, adolescenti di periferia, maschere borgesiane. Perché se è di giorno che si vede il mondo, è solo di notte che si impara a conoscerlo.
L’autore
Cateno Tempio è nato a Catania nel 1983 e attualmente insegna filosofia e storia al liceo. Nel 2012 è stato coautore di “Quel che viene a mancare. Il saggio critico e Carmelo Bene” per Villaggio Maori Edizioni. Con la stessa casa editrice – per la quale nel 2016 ha curato il volume “Critica dei morti viventi. Zombi e cinema, videogiochi, fumetti, filosofia” (2016) –, ha inoltre pubblicato: “Apocalissi e conversione. Sulla catastrofe dell’occidente” (2014) e il romanzo “L’eroe della montagna. Ascesa e cadute di Marco Pantani” (2016). Con la Rossomalpelo Edizioni è uscito il romanzo “Vita in frantumi” (2018), vincitore nel 2019 del premio “Vivo in Sicilia” all’Etnabook Festival Internazionale del Libro. Al suo attivo anche le raccolte di poesie “Ultimi versi” (TerreSommerse Edizioni, 2015) e “Postumi” (Eretica Edizioni, 2019). Nel 2020 è uscito “Il filosofo è un cadavere” per Ortica Editrice.
Cosima Buccoliero, Serena Uccello, Senza Sbarre. Storia di un carcere aperto, Einaudi
Cosima Buccoliero è stata a lungo vicedirettrice e poi direttrice del carcere di Milano Bollate. Il suo può sembrare un lavoro duro, in cui freddezza e rigore sono i presupposti per avere tutto sotto controllo. Eppure il suo approccio è un altro. Quando ha dichiarato che gli ergastolani nel suo carcere hanno diritto a una camera singola, Buccoliero ha suscitato stupore in chi crede che oltre le sbarre non ci debba essere più speranza. Ma questa è la chiave del suo lavoro: accoglienza e umanità. Per lei il carcere è un microcosmo brulicante di vitalità. Ci sono i carcerati, il personale di sorveglianza e medico, i tanti volontari. E le loro famiglie. L’Ambrogino d’oro che ha ricevuto nel 2020 l’ha ottenuto grazie a questo modello virtuoso di prigione: per lei la pena detentiva deve mirare a un reinserimento e non ridursi alla sola punizione. La detenzione non deve perdere la sua funzione rieducativa, altrimenti diventa solo afflizione. Questo libro ci spiega perché.
Bill Gates, Come prevenire la prossima pandemia, La nave di Teseo
La pandemia di Covid-19 non è ancora finita. I governi di tutto il mondo, nonostante si sforzino di lasciarla alle spalle, iniziano anche a parlare di cosa accadrà dopo. In che modo possiamo impedire che una nuova pandemia uccida milioni di persone e distrugga l’economia globale? Possiamo anche solo sperare di riuscirci? Bill Gates crede di sì, e in questo libro espone in modo chiaro e convincente ciò che il mondo avrebbe dovuto imparare da COVID-19 e cosa tutti noi possiamo fare per scongiurare un altro disastro come questo. Basandosi sulle competenze condivise dai massimi esperti mondiali e sulla propria esperienza nella lotta contro le malattie mortali attraverso la Fondazione Gates, ci spiega innanzitutto le malattie da coronavirus dal punto di vista scientifico. Poi, ci aiuta a capire come le nazioni di tutto il mondo, lavorando in sinergia tra loro e assieme al settore privato, siano in grado non solo di scongiurare un’altra catastrofe simile al COVID ma anche di andare oltre e sconfiggere definitivamente tutte le malattie respiratorie, compresa l’influenza.
Le uscite di giovedì 5 maggio
Libro contro copertina: “Anything Goes” di Luca Billi, Villaggio Maori Edizioni
L’età del jazz raccontata come parte integrante e determinante della storia del Novecento, con le guerre, le ingiustizie, le rivolte e le rivendicazioni che lo caratterizzarono. Sembra di assistere a una jam session: mentre è in scena un personaggio con il proprio strumento se ne aggiunge un altro e poi un altro e via via un altro, ma a eseguire il concerto arrivano anche, in rapida successione e contemporaneamente, il teatro, il cinema, il circo, l’architettura, le vignette, il ballo, i corpi che prendono coscienza di sé e iniziano a liberarsi. È un affresco del secolo del jazz, la musica degli oppressi che riescono a vincere, con tutti gli elementi di una rivoluzione politica in note e fotogrammi: le idee, la rivendicazione dei diritti dei neri, le battaglie per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, gli scioperi, il socialismo e l’anarchia. E la massima delle ingiustizie di quel periodo: l’arresto, il processo farsa e la condanna a morte di Sacco e Vanzetti, che l’autore ci racconta con brevi notizie, simili a flash d’agenzia, svegliandoci dal sogno di una vita in musica attraverso la brutale realtà di una persecuzione.
Alida Airagh, Consacrazione dell’istante, Animamundi edizioni
Alida Airaghi, in questa nuova raccolta di poesie, riflette con pacata trasparenza sull’intensità di ogni momento che ci troviamo a vivere, nella sua imprescindibile unicità e bellezza. Il tempo, quindi, con tutto ciò che include ed esclude, tra il già stato e il non ancora: i mesi che scorrono differenziandosi climaticamente e caratterialmente, gli squarci improvvisi e le coperture delle nuvole che accompagnano ombre e luci dell’esistere.
L’autrice
Alida Airaghi è nata a Verona nel 1953 e risiede a Garda. Dopo la laurea in lettere classiche a Milano, è vissuta e ha insegnato a Zurigo per il Ministero degli Affari Esteri dal 1978 al 1992. Collabora a diverse riviste, quotidiani e blog italiani e svizzeri. Tra i suoi volumi di poesie: Il silenzio e le voci (Nomos 2011), Elegie del risveglio (Sigismundus 2016), Omaggi (Einaudi 2017), L’attesa (Marco Saya 2018). In prosa ha pubblicato tre libri di racconti e due romanzi brevi. Ha partecipato a due antologie einaudiane, Nuovi poeti italiani 3, a cura di Walter Siti (1984), e Nuovi poeti italiani 6, a cura di Giovanna Rosadini (2012)
AA.VV., Non sei il tuo senso di colpa. Riflessioni contro il mito della”supermamma”, Prospero editore
Una donna, quando si trasforma in madre, sembra dover soddisfare più le aspettative imposte dagli altri che i propri bisogni. La società giudica ogni decisione personale che parrebbe andare a sfavore del nucleo famigliare: lavorare sì o no, dedicarsi alla casa, ritagliare del tempo per sé. Il senso di colpa spesso non è solo esterno, ma viene anche da dentro. È facile sentirsi inadeguate davanti alla propria incapacità di avvicinarsi all’ideale di madre perfetta proposta dai social: sorridente, organizzata, ben vestita, in carriera, attenta all’ecologia e alla cucina sana.
Un libro per sfatare il mito della “supermamma” attraverso i contributi di diverse professioniste legate al mondo della maternità. Perché diventare madre non equivale in modo automatico a essere felice. Questo non perché ci sia qualcosa di sbagliato nella donna, ma perché la nascita di un bambino e la nascita come madre non portano solo emozioni di felicità, ma anche preoccupazione, tristezza, frustrazione, senso di colpa, paura e rabbia. Sara Baggetta, Alice Brioschi, Martina Borsato, Martina Celegato, Alessia Dulbecco, Sara Ghirelli, Marta Granata, le autrici che hanno contribuito al volume:«Una donna non nasce madre, ma può decidere di fare ed essere anche madre senza che questa scelta sia negativa per la sua immagine di donna nel mondo. Inoltre, diventare madre non equivale in modo automatico a essere felice. Questo non perché ci sia qualcosa di sbagliato nella donna, ma perché la nascita di un bambino e la nascita come madre non portano solo emozioni di felicità, ma anche preoccupazione, tristezza, frustrazione, senso di colpa, paura e rabbia». La postfazione è a cura di Giorgia Cozza.
Paola De Nisco, Note dal secolo breve, Les Flaneurs Edizioni
Note dal secolo breve è una raccolta originale di racconti, storie sconosciute o solo dimenticate, ambientate nel Novecento. Molte di queste narrano di omicidi irrisolti o particolarmente unici nel loro genere, ma anche episodi di vita comune. È, in sintesi, la visione di un secolo che si può dire irripetibile, testimone di cambiamenti radicali grazie alle scoperte scientifiche e all’introduzione della tecnologia nella vita quotidiana, di grandi ideali – forse ora un po’ perduti –, di speranze e di periodi bui, di grande solidarietà e coraggio ma anche di smisurata malvagità. Tutti i racconti sono impreziositi dalle illustrazioni del pittore Fausto De Nisco, solitamente impegnato alla realizzazione di grandi opere astratte, ma che per l’occasione è ritornato ai disegni dei tempi dell’Accademia di Belle Arti. L’ultima storia di questo libro, I due fratelli, è autobiografica e lo vede protagonista con l’autrice, e sorella, Paola. Narra dell’incontro tra i due, del rapporto complicato con il loro padre e di come si è evoluta, nel tempo, la loro relazione.
L’autrice
Paola De Nisco nasce a Genova nel 1961. Ha sempre avuto una passione per la scrittura ma solo nel 2018 decide di iniziare a scrivere non più solo per sé. Ha già pubblicato tre libri e ha numerosi progetti in cantiere. Nel 2020 va in pensione dal suo lavoro di impiegata e si trasferisce a Padova, città del cuore dove ha trascorso l’infanzia e parte dell’adolescenza. Tra le sue passioni c’è anche la musica; per un periodo ha cantato in gruppi pop amatoriali della sua città natale.
Valentina De Poli, Un’educazione paperopolese. Dizionario sentimentale della nostra infanzia, il Saggiatore
In ogni casa ce n’è almeno uno, basta solo guardare bene: sono nascosti sugli scaffali della sala, con le coste gialle che si intravedono dietro a tomi seriosi e capolavori della letteratura; spuntano fuori a sorpresa da un portariviste, tra un quotidiano e un settimanale politico. Da quelle pagine traboccano becchi e orecchie tonde, investigatori improvvisati e criminali da strapazzo, ghette e cappelli a cilindro, bretelle e giubbe alla marinara, risate e sganassoni; tutti i «quack» e gli «yuk» di cui è fatta la nostra vita.
Valentina De Poli, che della rivista è stata prima assidua lettrice, per poi diventare per un trentennio redattrice e infi- ne direttrice, ci racconta la sua lunga storia d’amore con il mondo dei Paperi e dei Topi. Dagli episodi memorabili, come «L’inferno di Topolino», i «Promessi Paperi» o la serie di Pk, ai riti degli appassionati – l’attesa del nuovo numero il mercoledì, le lettere dei lettori, i numeri del passato scovati sulle bancarelle –; dai grandi maestri, quali Romano Scarpa e Giovan Battista Carpi, Giorgio Cavazzano e Silvia Ziche, all’indimenticabile lessico topolinese fatto di onomatopee, italiano desueto e neologismi. Di avventura in avventura De Poli ci conduce attraverso i corridoi e le scrivanie degli autori che hanno scritto e disegnato i nostri personaggi del cuore, facendoci rivivere da tutti i punti di vista l’epopea del giornalino più amato d’Italia e della sua infinita galassia di personaggi. Un’educazione paperopolese è il diario personale e collettivo di un sogno a colori sognato da un paese intero. Un’opera sulla nostra infanzia e i suoi eroi, e su come ci hanno fatto diventare quelli che siamo oggi: un ritratto unico delle piume e delle codine che, sotto a giacche eleganti, tailleur e cravatte, portiamo ancora oggi tutti i giorni con noi.
Marco Granata, Bestiario invisibile. Guida agli animali delle nostre città, il Saggiatore
Non siamo soli nelle nostre città. Confuse tra i fiori dei balconi volteggiano farfalle variopinte; al limitare della strada, volpi furtive sgusciano e si nascondono fra gli arbusti dei parchi, scomparendo nel loro labirintico sottobosco in cerca di cibo; nel buio della notte metropolitana, una civetta va a caccia, padrona delle ombre. Per quanto impressionante ci possa sembrare, ognuno di loro – zanzare e topi compresi – contribuisce a mantenere in equilibrio un ecosistema unico e che perlopiù ci è ignoto, sebbene proliferi sotto i nostri occhi. Il biologo Marco Granata ci apre le pagine di questo sorprendente bestiario urbano. Il suo è un inedito manuale illustrato dell’ecosistema cittadino, che ci porta alla scoperta degli animali che abitano gli spazi a noi più prossimi, raccontandoci in che modo si siano adattati alla nostra presenza: dalle cornacchie, che hanno imparato a riconoscere le luci dei semafori per farsi aprire le noci dalle automobili, alle vespe, la cui femmina dopo la fecondazione inizia da sola la costruzione del proprio nido nei sottotetti o nelle cavità dei muri in cemento; dai grandi scarabei eremiti che profumano di pesca alle testuggini dalle orecchie rosse, alieni che hanno invaso i laghetti dei nostri parchi. Un racconto scientifico in prima persona dei misteriosi collegamenti che la biologia intesse tra la sala e il tetto, tra le grondaie e le fognature, tra i campi di periferia e le grandi piazze. Bestiario invisibile ci svela i segreti delle città selvatiche, dell’universo che vive silenziosamente accanto a noi. Un’o- pera che ci mostra come in ogni momento e in ogni contesto sia possibile trovare qualcosa di straordinario nascosto nelle pieghe dell’ordinario, perfino sotto la terra di un vaso o tra i fili d’erba al centro di una rotonda.
Franz Rosenzweig, Scritti sul Barocco. Appunti per una storia della cultura, Marietti 1820
Tre testi giovanili di Franz Rosenzweig sul Barocco, editi postumi e qui pubblicati per la prima volta in volume autonomo e in traduzione italiana, propongono un’originale storia della cultura dal XVI secolo all’inizio del XX. Nel loro diverso carattere — pagine diaristiche, bozza di saggio e appunti per la relazione a un convegno — essi presentano un’unità tematica che spazia dalla musica alle arti figurative e alla poesia (con una particolare attenzione rivolta a Goethe e alla sua opera), dalla filosofia alle scienze, dallo Stato al soggetto culturale. I tre testi contengono in nuce alcuni temi che l’autore riprenderà nelle sue opere Hegel e lo Stato (1920) e La stella della redenzione (1921).
L’autore
Franz Rosenzweig (1886-1929), filosofo tedesco di famiglia ebraica, allievo di Meinecke e di Cohen, amico e collaboratore di Buber a una innovativa traduzione della Bibbia, fu tra i massimi studiosi di Hegel del suo tempo e scopritore del frammento Il più antico programma di sistema dell’idealismo tedesco. La sua opera La stella della redenzione, pubblicata per la prima volta in Italia da Marietti, rappresenta un classico del pensiero ebraico, non ultimo per l’influsso che esercitò a vario titolo su Benjamin e, in seguito, su Adorno e Lévinas.
Peter Handke, Di notte, davanti alla parete con l’ombra degli alberi, Settecolori Edizioni
Questi taccuini originali, scritti a mano con matita, pennarello o biro di diversi colori, ornati di disegni – e segnati dalle tracce del vento, delle intemperie e delle bestiole selvatiche, – sono per me i diari più belli e preziosi dell’ultimo secolo, anche per la bellezza indomita e selvaggia delle forme che prende la scrittura (Hans Höller, Der Standard).
Una confessione e un cantico, una collezione di tesori, di parole, di espressioni, esperienze e intuizioni che ha il profumo del bosco, dei funghi essiccati, dei fiori impaginati della quotidiana avventura che è la vita. Il nuovo canto di Peter Handke, pellegrino al muro del Tempo. Nel tempo prolungato e sospeso che si confà alla durata e alle ore della sera, Peter Handke raccoglie frammenti di pensieri che brillano come pagliuzze d’oro e generano la luce magica più adatta ad animare gli arabeschi delle ombre. Scrive d’amore, “in cui ci si può solo perdere”, scrive di quel sentimento che nasce dalla comunione di amore e di volontà, l’entusiasmo, “che si può solo condividere”. Scrive anche delle “nefandezze della fretta”, dell’impazienza e dell’altro tempo, il tempo della natura, quello che ha a che fare con il vorticare delle foglie, l’oscillare dell’erba, il tremolio della rugiada, soglie più precise dell’alternarsi delle stagioni… Scrive infine del ritmo dell’anima (“sta lì la durata”)…
Sono note che hanno il carattere della confessione, della rivelazione e i tratti, le vibrazioni della preghiera propria di un asceta laico. Note che Handke accompagna, intervalla, incastona con disegni (qui riprodotti e che fanno del volume un piccolo libro d’arte), diorama che sono danze di luce e pittura su vetro. Diario di uno scrittore autentico, preso di sorpresa, di notte, nell’ombra, taccuino di un cronista della durata, di un uomo che abita nella durata, che ha stretto amicizia con il tempo e si dice: “Smettila di immaginarti di essere giovane – Perché?”. Proprio la semplicità, la chiarezza, il nitore costituiscono la cifra stilistica di questi appunti che fanno sussultare il cuore ad ogni passo. Un libro che andrebbe imparato a memoria riga per riga.
L’autore
Nato nel 1942 a Griffen in Carinzia, sul confine tra Austria e Slovenia, Peter Handke è attualmente il più grande autore vivente di lingua tedesca. Ha compiuto nel 2016 il suo giubileo professionale: i suoi 50 anni da scrittore. Ha vinto il premio Nobel per la Letteratura nel 2019. Ha scritto drammi, romanzi, saggi, sceneggiature cinematografiche, poemi e poesie. Tra i suoi titoli più noti, quelli degli anni Settanta e Ottanta: Prima del calcio di rigore, La donna mancina, Storia con Bambina, Infelicità senza desideri, Canto alla durata. Tra i suoi libri più importanti, il suo diario di lettore I giorni e le opere e la recente epopea di La ladra di frutta.
Carlo Calenda, La libertà che non libera. Riscoprire il valore del limite, La nave di Teseo
“A partire dagli anni Ottanta l’unico perno della nostra civiltà è diventato l’individuo e la sua ricerca di illimitata libertà e di crescente appagamento materiale. Il Covid-19 e la guerra in Ucraina ci obbligano a un repentino cambiamento di prospettiva. Ma i segnali di fragilità etica dell’Occidente erano già visibili da molti anni: la confusione tra desideri e diritti; la politica ridotta a mutevole stile di consumo; la cancellazione della storia e dunque dell’identità; l’assenza di moderazione in tanti campi dell’agire pubblico e privato; il rifiuto dei valori della competenza, dell’autorità e dell’educazione formale; la difficoltà ad accettare le categorie morali di obbligo, dovere e gerarchia. Si è diffusa una cultura che nega il valore del limite. Abbiamo bisogno di ristabilire dei limiti, anche per essere felici come individui”.
L’evento: Catania Book Festival
Il week mette in moto le pagine dei libri coi suoi protagonisti. Finalmente tolte le restrizioni anti Covid, i festival dei libri tornano in Sicilia. Il primo è Catania Book Festival, giunto alla III edizione che annovera nomi locali e d’oltre i confini dell’isola. A ‘Le Ciminiere’ dal 6 al 8 maggio con biglietto singolo o abbonamento per la tre giorni letteraria.
Catania Book Festival, la meglio gioventù della lettura: «Siamo messaggeri di cultura»
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