Teatro e opera Dal 30 ottobre al 7 maggio, al Golden di Palermo il primo Festival del teatro popolare, organizzato dall’Associazione Gags, diretta dall’attore e regista catanese. Sei appuntamenti nel solco del migliore teatro siciliano di tradizione e della commedia più divertente. Si inizia con “U sapiti com’è” di Francesca Sabàto Agnetta, che il compianto Gilberto Idonea, padre di Alessandro, aveva portato in tutto il mondo
Quest’anno l’Associazione Gags diretta dall’attore e regista Alessandro Idonea dal 30 ottobre al 7 maggio porta il teatro di tradizione anche a Palermo dove, al Teatro Golden di via Terrasanta 60, inaugura il Festival del teatro popolare, imbastito nel solco del migliore teatro siciliano di tradizione e della commedia più divertente. «Dove di popolare c’è solo il prezzo» ci tiene a precisare con una battuta l’attore catanese.
Il festival parte domenica 30 ottobre, alle ore 18, con “U sapiti com’è” di Francesca Sabàto Agnetta, un classico, già cavallo di battaglia di Angelo Musco e anche del compianto attore Gilberto Idonea, padre di Alessandro. “‘U sapiti com’è”, oltre ad Alessandro Idonea che interpreterà Cola, nel ruolo che fu di suo padre Gilberto del quale riprende anche la regia, – «e per il quale – dice – non potrò non tenere conto della sua grande lezione di umanità» – vedrà in scena Manuela Ventura, Giovanna Criscuolo, Bruno Torrisi, Loredana Marino, Angela Sapienza, Nellina Fichera, Tommaso Testa Ventura, Enrico Pappalardo, Pietro Privitera, Giovanni Rizzuti, Chiara Seminara e Nino Signorello.
“‘U sapiti com’è” è l’omaggio che la sua compagnia riserva a Gilberto Idonea, portando in scena lo spettacolo che più di ogni altro lo ha identificato, e con il quale ha incantato gli spettatori di tutto il mondo. Con “U sapiti com’è” la scrittrice e drammaturga palermitana Francesca Sabàto Agnetta (1877-1943), esaltava il concetto di “diversità”, quando è valore aggiunto e non difetto, ed è parte integrante della persona. Una pièce tragicomica basata su un vincente visione del teatro come divertimento e riflessione, a metà strada tra finzione e realtà. Dalle note di regia di Gilberto Idonea: «Perché Angelo Musco, attore comico per eccellenza, amava particolarmente questo testo che è più un dramma che una commedia, e se fa ridere lo fa a denti stretti? Perché Musco, umile ragazzo che viveva in un quartiere povero di Catania, aveva quale amico un disabile di cui ne apprezzava l’umanità e che non riteneva giusto che la sua famiglia lo tenesse nascosto quasi come un senso di colpa di cui vergognarsi e pertanto suggerì, e in parte dettò, questa pièce alla Agnetta portandola con grande successo in tutto il mondo. Il tema affrontato è quello della “diversità” che si veicola, in maniera non sempre positiva, nella nostra società globale. Lo spettacolo coniuga comico e tragico in un perfetto equilibrio che mai travalica nel patetico».
Il secondo appuntamento in cartellone del Festival di teatro popolare, il 27 novembre, è il pirandelliano “Liolà”, dove Alessandro Idonea, nei panni di Neli/Liolà, è affiancato dai nomi forti della compagnia come Bruno Torrisi (lo zio Simone), Manuela Ventura (Tuzza), Loredana Marino (Mita), e Giovanna Criscuolo (zia Croce). Idonea: «Squadra vincente non si tocca, solo che stavolta dovranno misurarsi sì con la tradizione ma con un testo più “nobile”, quello del premio Nobel Pirandello».
Va oltre la tradizione un nuovo protagonista del palcoscenico, l’autore, attore e regista giarrese Marco Cavallaro, da anni romano d’adozione, il quale, il 15 gennaio, va in scena con “Amore sono un po’ incinta” commedia condivisa con l’attrice romana Sara Valerio. Cavallaro è ormai da anni amico delle stagioni teatrali dirette da Alessandro Idonea il quale sottolinea: «Marco è una conferma per il valore delle sue commedie».
Il 12 febbraio Carmelo Caccamo sarà protagonista del one-man-show “E’ colpa mia se piaccio alle donne”.
Il 19 marzo va in scena “Caro papà”, testo di Gilberto Idonea con il figlio Alessandro, Gino Astorina, Carlo Kaneba, ancora la Criscuolo, Manuela Ventura e Salvo Disca nel cast. «“Caro papà” – dichiara Idonea – è uno spettacolo in cui il comico si intreccia con il serio gioco della farsa, è uno spettacolo esilarante costruito come un gran varietà…». “Caro papà” è «un treno in piena corsa», un testo che, riproponendo e intersecando verità ed inganni in un susseguirsi di risate e finte verità, non lascia respiro allo spettatore che attende fino alla fine la risoluzione di un grande bluff. Una commedia all’italiana, un’occasione di vero gioco teatrale in cui il quotidiano viene per un attimo dimenticato, e la magia della leggerezza viene riscoperta assieme al piacere del dialetto, tra una risata e una canzone. «Non ci poteva essere spettacolo migliore, già a partire dal titolo, per omaggiare mio padre Gilberto – aggiunge Alessandro Idonea -. Di lui, oltre al ricordo di figlio, mi rimane l’esempio e il rigore da mantenere sulla scena sempre, in ogni momento».
Promette scintille un grande classico napoletano – “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta, che chiude la rassegna il 7 maggio – con Idonea nel ruolo di Felice Sciosciammocca e l’attore nisseno Vincenzo Volo in quello di Pasquale. Idonea: «Anche qui la squadra sarà molto importante, con il debutto di Volo nella nostra famiglia teatrale, e i ruoli di due mattatrici come Giovanna Criscuolo e Loredana Marino».
Una stagione piena di grandi nomi catanesi del teatro che non teme il confronto con il pubblico palermitano. Idonea: «Ogni volta che andiamo a Palermo abbiamo sempre un grande riscontro. Quest’anno osiamo un po’ di più e invece di un solo spettacolo proponiamo una stagione completa, certi che il pubblico ci accoglierà con grande affetto come ha sempre fatto».
Informazioni
I 6 appuntamenti del 1° Festival di Teatro popolare di Palermo andranno in scena al Teatro Golden, via Terrasanta 60, la domenica pomeriggio alle 18. L’abbonamento costa € 65, il botteghino del teatro è aperto da lunedì a venerdì, dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 17 alle 19.30. Per informazioni telefono 0916264702 e 337951927.
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