A Catania “L’Opera del Mendicante” che ispirò la brechtiana “Opera da tre soldi”
Al festival InterSezioni è tempo di debutti. Il festival catanese dedicato alla musica contemporanea, organizzato dalla Camerata Polifonica Siciliana e diretto da Giovanni Sollima, mercoledì 7 dicembre terrà a battesimo il debutto de L’Opera del Mendicante, una produzione tutta catanese realizzata nell’ambito del progetto “Palcoscenico Catania. La bellezza senza confini” del Comune di Catania.
Appuntamento alle ore 20.30 al CUT – Centro Universitario Teatrale per assistere alla prima della ballad opera di John Gay – la stessa che ha ispirato l’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht e Kurt Weill – nella versione ritmica in italiano adattata da Giovanni Grasso e musicato da brani originali composti da Giovanni Ferrauto, Yuri Furnari, Claudio Lo Bartolo, Andrea Passanisi, Guglielmo Nilletti e Simone Zappalà, eseguiti dallo Youth Music Ensemble (Alessandra Marino al flauto, Giovanni Nicosia al clarinetto, Yuri Furnari alla tromba, Maria Pia Tricoli al pianoforte, Giovanni Caruso e Rosario Gioeni alle percussioni) che sarà diretto dal M° Giovanni Ferrauto. Sulla scena ci saranno il cantante e attore Salvo Disca (nel ruolo di Lockit), che firma anche la regia, il baritono Gianni Giuga (Peachum), il mezzosoprano Antonella Guida (signora Peachum), il soprano Ester Ventura (Polly Peachum), il tenore Diego Cannavò (Capitano McHeath), il soprano Martina Scuto (Lucy/Jenny), l’attore Carlo Genova (Filch) e il coro (popolani) composto da Emma Bauer, Stefano Coppola, Lorenzo Cristofaro, Francesco Disca, Mariagrazia Natoli, Giuseppe Scuderi, Ludovica Strano, Noemi Strano e Mariachiara Ursino.
Nell’opera originale l’azione si svolge negli ambienti più degradati della società tra gang e mirabolanti imprese di ruberie e gioco d’azzardo: l’intento di Gay era quello di mettere in scena una satira feroce del malcostume e della corruzione della società “gentile” attraverso l’esasperazione del vizio che ipocritamente si ritiene relegato al popolo dei derelitti. In questo adattamento Giovanni Grasso ha riprodotto le analogie presenti in tutti i tempi e in ogni luogo, derivanti da una stratificazione sociale sempre più marcata e dalla visione mercantile dell’esistenza umana, mantenendo l’impianto scenico, i nomi dei protagonisti e le loro caratteristiche psicologiche. La parte musicale, che debutta in prima assoluta, è realizzata a più mani da giovani compositori siciliani, allievi di Giovanni Ferrauto: 26 arie, caratterizzate da un linguaggio originale e fresco, che spaziano da momenti ricercati in stile contemporaneo a episodi comico-satirici che rileggono in chiave caricaturale stilemi della tradizione classica colta e popolare, non disdegnando accenni cabarettistici o jazzistici. La struttura della rappresentazione è quella tradizionale dell’opera ballad con l’alternarsi di arie e dialoghi parlati tipici della commedia napoletana originaria, del singspiel tedesco e dell’opéra comique francese.
«Un mondo completamente pervaso dalla sporcizia non poteva non essere messo in scena se non come una enorme e puzzolente discarica. La spazzatura sembra ormai assumere una valenza paradigmatica della nostra società – scrive Salvo Disca nelle note di regia -. Dalla raccolta differenziata, incubo di ogni cittadino, alla televisione, dal linguaggio quotidiano, alla musica, alla comunicazione: tutto fa capo all’immonda immondizia. Questo è un po’ il clima che accoglie e contestualizza L’Opera del Mendicante. Non c’è un personaggio, uno solo, che non faccia sfoggio della sua personalissima spazzatura interiore senza vergogna: è uno status quo di cui si può solo prendere atto».
Agli studenti dell’Università di Catania sono riservati n. 30 posti al prezzo di 1 euro previa prenotazione via e-mail a cps@cpsmusic.it
Informazioni e prenotazioni tel. 3920889640 (ore 10-13 e ore 16.30-20)
Biglietteria online: www.yeventi.com
Ingresso: 15 euro; Ridotto personale Unict: 5 euro
Promozione riservata agli studenti Unict: 1 euro (30 posti, previa prenotazione via e-mail cps@cpsmusic.it)
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