Sugnu Sicilianu Dopo lunga malattia, lascia la vita terrena a soli 59 anni il missionario laico di Palermo, da 30 anni attivo al fianco dei più poveri con la Missione di Speranza e Carità da lui fondata, Da oggi pomeriggio a lunedì camera ardente nella chiesa della missione, lunedì sera cerimonia in Cattedrale dove martedì si celebreranno i funerali. L'Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice: «La sua vita, segno per l’intera città». Il cordoglio del Capo dello Stato e del presidente della Regione Siciliana
Addio a Biagio Conte, il missionario laico di Palermo, da 30 anni attivo al fianco della città più povera grazie alla Missione Speranza e Carità da lui fondata. Conte la scia la vita terrena a soli 59 anni a cuasa di un tumore al colon che lo ha a lungo deperito nel fisico ma mai nello spirito. Il religioso laico si è spento stamattina alle 6.45.
Mosso sin dall’inizio dalla lezione di fede e povertà di San Francesco, Biagio Conte fondò nel 1993 la “Missione di Speranza e Carità” per cercare di rispondere alle drammatiche situazioni di povertà ed emarginazione della sua Palermo. Figlio di imprenditori edili, a tre anni viene portato in Svizzera in un collegio di suore, ritornando a Palermo a 9 anni per poi essere inserito nel collegio di San Martino delle Scale per quattro anni. A 16 anni abbandona la scuola media e inizia precocemente a lavorare nell’impresa edile della sua famiglia, ma a causa di una profonda crisi spirituale decide di allontanarsi dalla famiglia nel 1983, andando a vivere a Firenze. Nel maggio 1990 decide di vivere come eremita, ritirandosi nelle montagne dell’entroterra siciliano e successivamente facendo un viaggio interamente a piedi verso la città di Assisi. Il viaggio è stato reso noto alle cronache per gli appelli della famiglia d’origine alla trasmissione Rai “Chi l’ha visto?”, dove Biagio ha risposto in diretta informando del suo cammino verso Assisi, dove sarebbe arrivato più di un anno dopo, il 7 giugno 1991. Torna quindi a Palermo per salutare i familiari, con l’intenzione di trasferirsi in Africa come missionario, ma lo stato di miseria in cui ritrova la sua città lo porta a cambiare idea.
In un primo momento è stato attivo nel portare conforto ai senzatetto della Stazione di Palermo Centrale, per i quali si batte attraverso diverse proteste ed un digiuno, grazie al quale ottiene l’utilizzo di alcuni locali in via Archirafi, all’interno dei quali fonda nel 1993 la “Missione di Speranza e Carità”, che oggi accoglie più di 200 persone. Negli anni ha fondato altre otto comunità tra Palermo e provincia che accolgono in totale altre 400 persone.
Il 15 settembre 2018 la Missione di Speranza e carità ebbe il privilegio di essere visitata da Papa Francesco in visita a Palermo. Il Papa pranzò nella sala mensa della missione. Nella missione di Biagio Conte quel giorno si respirava aria di gioia per l’appuntamento col Pontefice che volle dare un segnale, visitando la missione, per l’attività svolta dai volontari nei confronti delle persone povere, emarginate, senza casa, migranti e con problemi di salute. “Sono emozionato e felice per l’arrivo di Papa Francesco – disse Conte -. E’ un momento di comunione forte con il Santo Padre in cui insieme lanciamo un messaggio di accoglienza verso tutte le persone in difficoltà sia italiane, sia straniere. La Chiesa deve camminare unita e diventare esempio di carità per tutta la società. Bisogna essere attenti a tutti, i papà che hanno perso il lavoro, le famiglie che hanno figli disabili, le donne con figli rimaste sole, gli immigrati, i carcerati, tutti quelli che hanno perso la speranza”.
Ipirato dall’esperienza di Biagio Conte, il regista palermitano Pasquale Scimeca tra il 2014 e il 2015 ha realizzato il film “Biagio”. Il film inizia proprio con un flashback che mostra come a inizio anni Novanta Biagio Conte vende tutto quello che ha e lascia la sua famiglia benestante a Palermo per incamminarsi alla ricerca del senso dell’esistere.
L’Arcidiocesi di Palermo, in raccordo con la Missione “Speranza e Carità”, rende noto che la camera ardente di Biagio Conte sarà aperta questo pomeriggio alle ore 16 nella chiesa della Missione in via Decollati e resterà aperta fino alle ore 19. Da domani, venerdì 13 a domenica 15 gennaio la camera ardente resterà aperta dalle ore 9 alle ore 19. Lunedì 16 gennaio la camera ardente resterà aperta dalle ore 9 alle ore 18. Alle ore 19 di lunedì la salma di Biagio Conte sarà trasferita nella Chiesa Cattedrale, a piedi, con un corteo accompagnato da una fiaccolata. Questo l’itinerario: via Decollati, corso dei Mille, via Lincoln, piazza Giulio Cesare, via Roma, corso Vittorio Emanuele. Alle ore 21 nella Chiesa Cattedrale si terrà una veglia di preghiera sino alle ore 24, quando le porte della Cattedrale verranno chiuse.
I funerali saranno celebrati martedì 17 gennaio, alle ore 10.30, nella Chiesa Cattedrale. La Celebrazione eucaristica sarà presieduta dall’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice. Per consentire di partecipare ai funerali di fratel Biagio Conte a coloro che saranno impossibilitati a raggiungere la Chiesa Cattedrale, martedì 17 gennaio l’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali-Ufficio Stampa, con il supporto dell’Ufficio diocesano per i Servizi informatici, realizzerà una diretta streaming sui canali dell’Arcidiocesi (YouTube, sito www.chiesadipalermo.it, pagina Fb Arcidiocesi di Palermo) con inizio alle ore 10.15. La diretta sarà trasmessa anche sulle frequenze di Radio Spazio Noi-InBlu2000, emittente radiofonica dell’Arcidiocesi (88.0 e 106.3).
L’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice si stringe affettuosamente ai genitori e ai familiari di fratel Biagio ed esorta a offrire preghiere di suffragio e a porre gesti concreti di carità, di riconciliazione e di pace: «Oggi il Signore chiama la nostra Chiesa che è in Palermo – chiama ciascuno di noi – a raccogliere il testimone di un esempio così fulgido. La sua vita, segno per l’intera città degli uomini, manifesta la fede in Dio alimentata dal Vangelo, la speranza vissuta nella radicale povertà e la carità senza limiti che contribuisce alla trasfigurazione della convivenza umana a partire dai più poveri. L’opera di fratel Biagio, incoraggiata e confermata dalla visita di Papa Francesco, manifesta il volto della Chiesa povera e dei poveri».
Cordoglio è stato espresso anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Ho appreso con profondo dolore la triste notizia della morte di Fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica. Il rimpianto e la riconoscenza nei confronti di Biagio Conte vanno espressi consolidando e sviluppando anche in futuro le sue iniziative affinché il ricordo della sua figura sia concreto e reale, così come è stato il suo esempio».
«Esprimo le mie più sentite condoglianze ai familiari di fratel Biagio Conte, agli assistiti e ai volontari della sua Missione. Oggi il missionario ci ha lasciati dopo giorni di sofferenza, ma il suo ricordo resterà indelebile. Con il suo impegno quotidiano e instancabile in favore degli ultimi, ci ha ricordato come, per ogni cristiano, la carità sia una condizione essenziale della propria esistenza umana e attuazione concreta della propria fede. Consapevole che la sua perdita lascia un vuoto incolmabile, posso solo affermare che il suo esempio sarà più vivo che mai nell’ispirare le mie personali azioni di solidarietà verso il prossimo e quelle del mio governo». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, appresa la notizia della morte del fondatore della Missione Speranza e Carità a Palermo.
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