HomeBlog
Blog

Sicilia in cattedra con gli editori Bonfirraro e Villaggio Maori e gli autori Contarino e Adonia

Blog Molte riflessioni sul concetto di dolore nella settimana che dà il via al mese della primavera: guerra, femminicidio, patriarcato, cattivi sul set, criminali e tanto altro con la copertina tutta siciliana con gli autori Gianni Contarino e Fernando Massimo Adonia e gli editori Bonfirraro e Villaggio Maori Edizioni

Settimana di riflessioni quella che apre il mese della primavera. Anteprima tutta siciliana: la copertina va al siracusano Gianni Contarino il quale, per Scatole Parlanti, esce con “Felicità“, la storia di Nunzia incontrata realmente in un lungo viaggio in treno dalla Sicilia a Torino; in controcopertina troviamo il giornalista e saggista Fernando Massimo Adonia, a un anno dal conflitto fratricida tra Russia e Ucraina, un punto di vista nuovo che si eleva da Catania con “Il dramma di Caino e Abele. Papa Francesco e la guerra tra russi e ucraini” (Algra Editore).

Simone Consorti, Riccardo Corazza e l’accoppiata Gassi/De Cosmo, firmano la tripletta in casa Les Flaneurs Edizioni; doppietta invece per il Saggiatore con Liv Ferracchiati e Sara Garofalo. In linea editoriale Chiarelettere con lo scavatore di criminali. Per Sperling & Kupfer il ritorno di Colleen Hoover. Il ramo e la foglia edizioni festaggia la decima opera della collana ‘romanzi’, con Davide Antonio Pio. Gli editori siciliani salgono in cattedra: per lo #SpecialeSicilia ecco Bonfirraro che pubblica il nuovo libro di Giovanna Mulas sul femminicidio e Villaggio Maori Edizioni, che narra i cattivi del cinema!

Buone scelte e benvenuto marzo!

I libri già usciti nei giorni scorsi

LaScimmiaPensa, I dieci cattivi più cattivi della storia del cinema, Villaggio Maori

Da Dracula a Sauron, passando per Alien, Darth Vader, Joker e Hannibal Lecter, il Male affascina e intimorisce, attraverso le molteplici narrazioni cinematografiche. Questo libro è uno studio originale, condotto dalla redazione LaScimmiaPensa, sull’origine dei personaggi cinematografici più iconici e controversi.

Roberto Gassi, Domenico De Cosmo, L’uomo con la testa di scarabeo, Les Flaneurs Edizioni

Un piccolo paese a sud del Sud, in bilico tra la terra e il mare. Una vecchia Citroën DS Squalo. Quando monsieur Blanche sceglie tra tutti quell’insolito taxi, non sa ancora di aver trovato nell’autista proprio la persona che era stato mandato a cercare. Da quel momento la vita di Erol Ciorba ha una brusca svolta: dietro una ricompensa che gli permetterebbe di estinguere ogni debito e sognare un futuro migliore, dovrà intraprendere un lavoro di spionaggio per conto di una multinazionale. Nella più importante filiale del Mezzogiorno, infatti, stanno accadendo cose al di fuori del controllo del Gruppo: sparizioni, strani incidenti, movimenti sospetti di cui è necessario scoprire l’origine. Erol accetta e notte dopo notte entra a stretto contatto con le storie sui generis dei colleghi magazzinieri, con le continue violenze e vessazioni perpetrate da alcuni, con un nuovo amore. E con un segreto scoperto per caso, seguendo un misterioso scarabeo Ercole. Fin quando un killer vestito di nero inizia a seminare il panico tra gli autonominatisi Faraoni, sulle note dei Red Hot Chili Peppers…

Simone Consorti, L’incoscienza, Les Flaneurs Edizioni

«Ho sempre trovato i punti esclamativi rassicuranti, tipici di chi ha convinzioni forti;
invece sono i punti interrogativi che mi davano ansia, anche quando insegnavo.
Napoleone era più liberatore o dittatore? Beccaria avrebbe condannato a morte Hitler?
A volte, proprio perché non si sa, devi rispondere!»

A un secolo esatto di distanza dall’uscita de La coscienza di Zeno, un altro Dottor S. pubblica la storia clinica di un suo paziente, un docente scolastico. Stavolta in forma epistolare: le loro sedute si sono svolte attraverso uno scambio quotidiano di mail perché il terapeuta si rifiuta da anni di ricevere i pazienti di persona. Quando il professore dà alle stampe un romanzo dal titolo Dacci oggi il nostro panico quotidiano, in cui il Dottore viene rappresentato come un inetto incapace di curare gli altri, quest’ultimo decide di violare il segreto professionale e rende pubblica la loro corrispondenza. In un dialogo serrato, costruito su uno schema a specchio, i ruoli inizialmente ben definiti diventano sempre più ibridi. Il professore perde poi la testa per una ragazza molto più giovane, conosciuta a un corso di recitazione, e anche il rapporto col Dottore resta invischiato in una bolla psicotica. Chi sono veramente il professor Salvo Ragazzi e il Dottor Sposini? Chi è la vittima e chi il carnefice? L’incoscienza è un romanzo di visioni d’inchiostro, che esplora i confini della psiche umana, e la loro assenza.

Riccardo Corazza, Terradivina, Les Flaneurs Edizioni

«È per questo che mi sono rimesso in viaggio.
Per capire se quei sogni di bambino siano ancora validi,
se tutte quelle nottate insonni trascorse davanti alla finestra,
stupendomi di essere un piccolo puntino sperduto nell’universo,
ignaro ma infinitamente grato dell’esperienza,
fossero in embrione la mia gnoseologia, la maniera di vivere»

Quali stimoli possono far scattare in noi il desiderio di tornare a inseguire i nostri sogni? Se lo chiede il protagonista del romanzo, un giornalista enogastronomico giunto a un punto difficile della carriera. Interrogandosi sulla sua vita professionale e sulle prospettive future, ha realizzato di non essere riuscito a raggiungere molti dei propri obiettivi. Soprattutto, non ha ancora raccontato quello che voleva raccontare. L’arido lavoro di produzione lo ha progressivamente allontanato dalle epifanie che lo avevano introdotto nel mondo del vino, e così decide di riprendere a viaggiare, per visitare cantine e provare a ritornare alle origini della sua passione. Il romanzo ricostruisce le tappe del viaggio, dando vita a un universo di incontri illuminanti tra nord, centro e sud Italia, alla ricerca delle chiavi di un mistero avvincente, ancora per la maggior parte sconosciuto: il vino.

Colleen Hoover, Non dimenticare mai di ricordarti di me, Sperling & Kupfer

Jennifer Armentrout: “Non dimenticare mai di ricordarti di me. Dalla penna delle autrici bestseller Colleen Hoover e Tarryn Fisher, un romanzo culto ancora inedito in Italia. Un mistero al cardiopalma e una bellissima storia d’amore. Non dimenticherete mai, mai questo romanzo»

Charlie Wynwood e Silas Nash sono migliori amici sin da piccoli e sono innamorati dalla tenera età di 14 anni. Ma un giorno, quando di anni ne hanno 17, al risveglio si ritrovano estranei. La loro memoria è svanita e con essa il ricordo del loro primo bacio, del loro primo litigio e del momento in cui è nato il loro amore. Per questo, Charlie e Silas devono indagare fianco a fianco per scoprire la verità e perché tutto ciò sia capitato. Tuttavia, più informazioni ottengono, più cominciano a domandarsi come mai siano stati insieme. Dimenticare è terribile, ma se ricordare lo fosse persino di più?

Attilio Alessandri, Agente Cobra. Cacciatore di criminali, Chiarelettere

Agente Cobra (nome in codice di Attilio Alessandri, agente della squadra mobile di Roma, quarant’anni vissuti sulla strada) è allo stesso tempo un romanzo d’azione e una preziosa testimonianza storica: diario e thriller hard boiled alla James Ellroy. Cronaca di quarant’anni vissuti sul filo del rasoio, dal 1980 al giorno d’oggi, una vita a fronteggiare la criminalità in un quotidiano far west urbano, alle prese con criminali del calibro di Massimo Carminati o la banda della Magliana, tra sparatorie con i Nar (Nuclei armati rivoluzionari) e una vita randagia tra quartieri malfamati, bische, informatori e delinquenti di ogni risma.

Libro copertina, “Felicità” di Gianni Contarino, Scatole Parlanti

Catania, 4 marzo 2012. Un messaggio ricevuto sul telefono e una corsa in macchina verso Riposto. Nella casa di sua sorella, deserta, Pippo Filicudi trova un nastro di carta, con su scritte a casaccio lettere dell’alfabeto, e un biglietto. Si mette alla ricerca di Nunzia. Riposto, 4 marzo 1952. Quando Nilla Pizzi ha da poco vinto il Festival di San Remo nasce Nunzia e, come in questo caso, ogni anno, mentre nel mondo accadrà di tutto, i fatti della sua vita ne saranno una brutta copia o un riflesso. Il padre, Gino, è un artigiano e un uomo evoluto come un Neanderthal; la madre, Vera, è una casalinga di origini altoborghesi, donna pia e moglie prudente. Il fratello minore, Pippo, è immaturo e succube. Nunzia, sin da bambina, ama la musica, canta divinamente e sogna un futuro da artista, ma fra le botte del padre e i santini della madre cresce, pallida e solitaria, in un ambiente sempre uguale a sé stesso e la sua mente si ammala, trasformandola col tempo in un mostro.

Libro controcopertina, “Il dramma di Caino e Abele” di Fernando Massimo Adonia, Algra

Papa Francesco: «Mentre si assiste a un macabro regresso di umanità, mi chiedo, insieme a tante persone angosciate, se ci sia la volontà di evitare una continua escalation militare e verbale; se si stia facendo tutto il possibile perché le armi tacciano»

Una voce grida pace nel deserto ed è quella di Papa Bergoglio. Un messaggio carico di complessità e preoccupazione. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha rimesso in moto le lancette della Storia e ricacciato il pianeta in una spirale di terrore. Si torna a parlare, infatti, di armi nucleari e di nuovi piani di riarmo. «È la terza guerra mondiale», dice Francesco. Un’analisi spesso banalizzata dai media e dalle parti in causa. Le iniziative del pontefice vanno però lette tenendo assieme più livelli (politica, diplomazia, religione e spiritualità). Una visuale altra che suscita più di un interrogativo.

Le uscite di venerdì 3 marzo

Giovanna Mulas, L’assassinio della grande madre, Bonfirraro

Donna e femminicidio: donna come Madre Terra, ovvero Tempio sconsacrato?

L’autrice attraverso questo saggio indaga sui perché del fenomeno tanto diffuso nella nostra società. Purtroppo la cultura del femminicidio è particolarmente radicato in Italia. La volontà nella vendetta è avversa nei confronti del trascorrere del tempo; di quella dimensione del tempo in cui la volontà non può far nulla nei confronti della fine di una illusione di sentimento di amore. E non può far nulla perché il tempo è irreversibile e ciò che passa, come pure una parvenza di sentimento amoroso, non può tornare (…). La vendetta per sua natura è ispirata dal sentimento di colui che si sente vinto, che ha subìto un danno; questo comporta che chi si vuol vendicare, vuole abbassare il suo avversario a un livello di subalternità, vuole, cioè, pareggiare il danno ricevuto, superarlo persino. Lo spirito di vendetta non è qualcosa che riguarda un particolare tipo d’uomo, ma riguarda la totalità dell’uomo fino adesso esistito. Dice Zarathustra nel brano Della redenzione: “Lo spirito di vendetta: amici, su nient’altro finora gli uomini hanno meglio riflettuto; e dov’era sofferenza, sempre doveva essere una punizione”. La libertà senza giustizia sociale è conquista illusoria e debole.

Davide Antonio Pio, Anche se fosse vero, Il ramo e la foglia edizioni

“Anche se fosse vero” è un romanzo articolato in cinque piccoli libri, in cui vivono donne e uomini disposti come ingredienti crudi su un tavolo da cucina. La cronaca parodistica di eventi invisibili, eppure determinanti, si stende su angoli di Venezia sotterrati da secoli di cartoline e fotografie; l’acqua circonda tutti gli eventi che accadono, purifica dal giudizio e dal clamore: niente turba nessuno, l’impalcatura di queste parole filtra la vita, non resta che un’ombra, una scatola piena di libri e la voce di un bambino trasmessa da una finestra accesa all’ultimo piano. È un libro-puzzle, ma qual è la storia e qual è l’immagine che le tessere mostreranno? Le scene hanno vita propria ma si adattano alla logica del lettore, a cui spetta la scelta della giusta chiave con cui entrare nelle stanze del libro. La fluidità dei personaggi li trasforma in archetipi, così come lo sfuggente Reggurbsoom incarna il lato oscuro che più affascina i personaggi e la cui identità è capace di moltiplicarsi per sfuggire al lettore.

Sara Garofalo, Bivio Game, Il Saggiatore

Quante volte siete stati insicuri e incerti? Praticamente in ogni situazione della vita, vero? E cosa ci sarebbe di meglio di poter giocare con le decisioni, di affrontare l’incertezza con una rete di sicurezza? Sara Garofalo, scienziata e divulgatrice, fa esattamente questo: in questo libro sarete costantemente davanti a bivi e dovrete sempre prendere scelte che avranno delle conseguenze. Alla fine, scoprirete chi siete: in fondo al libro saranno infatti dei profili psicologici, che vi chiariranno il vostro rapporto con l’incertezza e le deci- sioni. Vivete l’incertezza come fonte di stress, ansie, paure e preoccupazioni o come una risorsa, un’opportunità di fare nuove esperienze e mettersi in gioco? Siete decisionisti o attendisti? Preferite la comfort zone o vi lanciate con entusiasmo nell’ignoto? Coniugando il gioco e la scienza, la sfida con se stessi e la solidità del dato, Sara Garofalo mostra come l’incertezza sia una delle caratteristiche fondamentali del nostro tempo, ma anche che non c’è da spaventarsi: basta sapere come affrontarla.

Liv Ferracchiati, Hedda. Gabler. Come una pistola carica, Il Saggiatore

Chi è Hedda Gabler? Una donna in grado di manipolare chi le sta accanto? Una voyeuse che desidera la vita solo attraverso i racconti degli altri? Una persona stanca del gioco di ruoli in cui la società l’ha incastrata? Un personaggio che vive al di là delle epoche e delle morali, capace di rompere ogni barriera davanti a sé, compresa quella della finzione teatrale? Tutto questo e nulla di questo: perché Hedda è soprattutto una pistola carica, pronta a sparare contro le nostre ipocrisie. Liv Ferracchiati si immerge nel capolavoro di Henrik Ibsen “Hedda Gabler” e lo reinterpreta in un dialogo originale tra opera e vita, scena e mondo, passato e presente che è anche una riflessione sull’«identità» e sul modo in cui tentiamo di comunicare noi stessi agli altri. Ferracchiati gioca con l’autofiction mescolando e confondendo le categorie di autore, performer e personaggio: il risultato è un racconto dal punto di vista dell’antieroe Ejlert Løvborg che costringe il lettore/spettatore a specchiarsi nei propri simili ottocenteschi, nei loro salotti e nel loro formalismo, nelle loro vanità e crudeltà. Arricchito dall’analisi di Vera Gheno, “Hedda. Gabler. Come una pistola carica” indaga la tensione tra limite e sconfinamento, tra ribellione e incapacità di decidere, tra l’egoismo di vite convenzionali e l’immobilità gravida di tensione di un colpo nella canna di una pistola.

Condividi su

Commenti

WORDPRESS: 0

SicilyMag è un web magazine che nel suo sottotestata “tutto quanto fa Sicilia” racchiude la sua mission: racconta quell’Isola che nella sua capacità di “fare”, realizzare qualcosa, ha il suo biglietto da visita. SicilyMag ha nell’approfondimento un suo punto di forza, fonde la velocità del quotidiano e la voglia di conoscenza del magazine che, seppur in versione digitale, vuole farsi leggere e non solo consultare.

Per fare questo, per permettere un giornalismo indipendente, un’informazione di qualità che vada oltre l’informazione usa e getta, è necessario un lavoro difficile e il contributo di tanti professionisti. E il lavoro in quanto tale non è mai gratis. Quindi se ci leggi, se ti piace SicilyMag, diventa un sostenitore abbonandoti o effettuando una donazione con il pulsante qui di seguito. SicilyMag, tutto quanto fa la Sicilia… migliore.