A Palermo si “vola” con il pianoforte di Remo Anzovino

Con Anzovino il piano solo acquista la forza di un’orchestra: il 13 giugno il teatro Agricantus ospita l'unica data siciliana del promo-tour di "Don't Forget to Fly", l'ultimo album del compositore e pianista friulano, che tra un brano e l'altro dialogherà con Vito Meccio, direttore artistico dell'Agricantus, e con il giornalista Mario Azzolini

A Palermo si “vola” con il pianoforte di Remo Anzovino

Il suo legame con Palermo è sempre stato forte – nel 2012 scrisse il brano “Quattrocanti” da lui definito «Un inno a Palermo come centro della cultura mondiale, canale di scorrimento del meticciato culturare» -, quello con il Teatro Agricantus lo è ancora di più.

L’evento
Per il compositore e pianista Remo Anzovino il teatro palermitano non poteva mancare nel promo-tour dell’ultimo album “Don’t Forget to Fly”, uscito il 12 maggio con distribuzione Believe. “Non dimenticar di volare” con la musica su Palermo è diventato un imperativo per il musicista friulano di nascita e napoletano di radice che gli consentirà di tornare ancora in via XX Settembre martedì 13 giugno, alle ore 21, per presentare l’album in un emozionante racconto fra note e parole grazie al live arricchito dal talk dal vivo che Anzovino affronterà con Vito Meccio, direttore artistico dell’Agricantus, ed il giornalista Mario Azzolini.

Remo Anzovino, photocredit Paolo Grasso

Il disco
“Don’t Forget to Fly” è un viaggio tra le mille possibilità espressive e stilistiche del pianoforte, un’esplorazione onirica del volo e del pianeta dell’aria in cui l’ascoltatore è chiamato a vivere la seconda vita di Icaro. Una nuova occasione in cui le ali non vengono bruciate dal sole, ma sorprendentemente portano chi le indossa sempre più in alto. “Don’t Forget to Fly”, sesto album in studio di Anzovino, è il primo completamente piano solo della sua carriera e sin dalla sua uscita è tra i dischi più venduti in Italia, ai primi posti come album strumentale.


L’album è una metafora che traduce in puro suono il bisogno degli esseri umani di volare, le immagini dinamiche di un sogno che si rivela poco alla volta come un potente mezzo di interpretazione della realtà. Un atteso ritorno sei anni dopo il fortunato album “Nocturne”, arrivato a 18 milioni di streaming solo su Spotify.
Compositore, pianista, performer, avvocato penalista, Anzovino ha almeno 4 vite e forse più, posizionandosi tra i più originali ed eclettici interpreti del nostro tempo. Protagonista di progetti al confine tra musica e cinema, celebrato con il Nastro D’Argento 2019 Musica dell’Arte per le sue colonne sonore, ha collezionato oltre 24 milioni di streaming in 180 Paesi nel mondo solo su Spotify. Ha suonato sui più prestigiosi palcoscenici nazionali e internazionali: dall’International Jazz Festival di Ankara al London Jazz Festival, passando per il The Cutting Room a New York; dall’Arena di Verona e Caracalla con i 2Cellos al Castello Sforzesco di Milano fino alla più recente tournée in Giappone di febbraio, dove si è esibito alla Bulgari Tower e all’Auditorium Agnelli di Tokyo fino al Live Spot Rag di Kyoto. «Come avvocato – confessa – lavoro con le parole. Nella musica, al contrario, uso esclusivamente i suoni per suggerire immagini e lasciare libero l’ascoltare di scoprire quelle del proprio film».
“Don’t Forget to Fly” è un concept album, nato come atto d’amore per il pianoforte, pensato e composto nella dimensione di un sogno. Il titolo rivela già molto: non dimenticare di volare è un promemoria e un invito, nato da una frase appuntata sul taccuino dall’autore: «L’uomo è progettato per volare, non deve soffocare i propri desideri. Viviamo in un momento storico in cui siamo bombardati dalle immagini. Con questo disco chiedo a chi ascolta di produrle invece di subirle, tornando a essere protagonisti della propria immaginazione».

Il disco è una moderna suite in 12 movimenti: un vero e proprio viaggio onirico dove ogni brano è collegato al precedente e si connette al successivo. Chi ascolta è chiamato a vivere la seconda vita di Icaro: una sorprendente ascesa che non prevede caduta, perché nella dimensione del sogno si è lontani dal fallimento e distanti dalla quotidianità, che spetta a noi interpretare quando gli occhi si aprono. La musica di Anzovino si è da sempre caratterizzata per il forte elemento visivo, e “Don’t Forget to Fly” si contraddistingue per leggerezza e luminosità.

Come un moderno sciamano, il compositore ci accompagna in uno strabiliante mondo delle meraviglie in cui si nuota nell’aria (Air Summer), si scopre che il cielo è un immenso prato di fiori (Sky Flowers) e ci si stende a riposare su un’amaca posizionata tra due nuvole (Between Two Clouds). Il piano solo acquista la forza di un’orchestra e ci fa sentire con una raffinata sincope la pulsazione del cuore e il desiderio che prevale sulla paura (The Second Life Of Icarus), descrive attraverso una struggente ballata mediterranea la luce transitoria della luna, prima che svanisca nel giorno, (Morning Moon), annulla la forza di gravità permettendoci di volare ad alta quota (No Gravity) si scatena nello strepitoso tango di un equilibrista (On a Tightrope), danza sulla coreografia di uno stormo di uccelli (Dance of Birds), è la voce di una foresta di alberi che adornano il cielo (Celestial Trees). L’accordo in controtempo alla fine del sontuoso valzer che conclude l’album – la title track Don’t Forget To Fly – definisce il momento in si aprono gli occhi e ci si sveglia dal sogno.

Anzovino si diverte a esplorare ogni possibilità del suo piano, un grand coda concerto Steinway & Sons della collezione Bussotti & Fabbrini di Firenze, senza overdub. Il risultato è un suono pianistico naturale, di una bellezza senza artifici. Unisce la raffinatezza armonica all’originalità delle melodie e dosa riferimenti colti e popolari, dando vita a un’interpretazione di grande classe e dinamicità. Il disco è stato registrato, mixato e masterizzato da Stefano Amerio (oltre 100 dischi con ECM) al Teatro di Fiesole, luogo scelto non solo per la sua acustica straordinaria ma anche perché in quegli stessi luoghi – narra la leggenda – Leonardo Da Vinci ha effettuato le sue prove di volo, incarnando egli stesso la Seconda Vita di Icaro.

L’autore
Nato a Pordenone nel 1976 da genitori napoletani, Remo Anzovino scrive musica da quando aveva 11 anni. È un brillante avvocato penalista, laureatosi 24enne con lode all’Università di Bologna in Diritto Penale, ed ha patrocinato centinaia di processi distinguendosi per rigore e indipendenza. Come musicista ha pubblicato 18 dischi tra album di studio e colonne sonore, ed è autore della celebre 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont), scelta dalla Fondazione Vajont quale musica ufficiale in ricordo delle vittime. Nel 2020 l’Unesco ha scelto due sue musiche (Igloo e Tempo Tempesta) per la campagna #NoiSiamoOceano. Nel 2023 la Croce Rossa Italiana accompagna le immagini del documentario “Respiro di Inverno”, dedicato all’Ucraina, con la sua colonna sonora.
Come compositore, ha strettamente legato il suo nome al cinema firmando le colonne sonore di prestigiosi documentari: da “Ritratto di regina” a “Pasolini maestro corsaro”, passando per le colonne sonore dei cinque film realizzati per la serie “La grande arte al cinema” (Vincent Van Gogh, Frida Kahlo, Picasso, Monet e Gauguin) che gli sono valsi il Nastro D’Argento nel 2019 e la pubblicazione di un box set celebrativo intitolato “Art Film Music” uscito in tutto il mondo per Sony Classical.
Ha composto e diretto la colonna sonora originale del film Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione, regia di Giovanni Troilo (Sky/Quoiat/Nexo digital) dal 15 maggio al cinema.

Remo Anzovino, photocredit Paolo Grasso

Numerose e trasversali le collaborazioni artistiche: Franz Di Cioccio PFM, Lo Stato Sociale, Giuliano Sangiorgi, Roy Paci, Oliviero Toscani, Fabrizio Ferri, Gino Paoli, Dargen D’Amico, Simone Cristicchi, Enzo Gragnaniello, Davide Toffolo, Flavio Boltro, Francesco Bearzatti, Enzo Pietropaoli e Gabriele Mirabassi.
Parallelamente al percorso discografico ha sviluppato un’intensa carriera concertistica in Italia e in tutto il mondo: tre date a Tokyo a marzo di quest’anno, nel 2021 l’International Jazz Festival di Ankara, nel 2018 il prestigioso London Jazz Festival. E ancora: l’Arena di Verona e Caracalla con i 2Cellos, il Palazzo Reale di Napoli, Castello Sforzesco di Milano, il Teatro Romano di Fiesole e i Laghi di Fusine per il No Borders Music Festival. Sin dal 2012 le edizioni musicali Volontè & Co. di Milano pubblicano i volumi di spartiti della sua musica.
Le sue musiche sono utilizzate da importanti brand commerciali per le proprie campagne pubblicitarie (Alitalia, Bulgari) e da celebri trasmissioni televisive (Ulisse di Alberto Angela, Otto e Mezzo, I Dieci Comandamenti, Ballarò).

Teatro Agricantus
Biglietto: € 3,00 acquistabile online su: https://agricantus.organizzatori.18tickets.it/event/27464
prenotazioni allo 091309636.
Biglietteria via XX Settembre, 80 – Palermo. Tel. 091 309636 da martedì a sabato ore 11– 13.30 e 17– 20; domenica ore 17– 20.
Biglietteria on line: www.agricantus.cloud e https://agricantus.organizzatori.18tickets.it/


Data

13 Giu 2023
Expired!

Ora

21:00 - 23:00

Costo

€ 3

Maggiori informazioni

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Luogo

Teatro Agricantus Palermo
Via XX settembre 82aPalermo

Organizzatore

Cooperativa Agricantus
Telefono
091309636
Sito web
https://agricantus.cloud/

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