Teatro e opera Differita su Rai 1 il 9 settembre alle 23 per "l'Oscar" del teatro italiano, organizzato dallo Stabile di Catania, che ha premiato l'Inda di Siracusa con “Edipo Re” di Robert Carsen miglior spettacolo e Graziano Piazza miglior attore non protagonista. La sovrintendente Valeria Told: «I premi ricevuti e le 4 nomination premiano il lavoro della Fondazione: artisti, tecnici, operai, personale». Migliore regia a Filippo Dini per “Il crogiuolo” che è anche miglior attore. Ovazione del pubblico per Tuccio Musumeci
La pioggia battente che si è protratta fino alle 21.45 sul centro di Catania non ha fermato ma fortunatamente solo ritardato di un’ora e tre quarti lo svolgimento in piazza Università, davanti la sede del Rettorato dell’Ateneo etneo, la diciottesima edizione del Premio Le maschere del teatro Italiano, quello che viene considerato l’Oscar del teatro italiano, manifestazione ideata da Luca De Fusco e Maurizio Giammusso e per il secondo anno consecutivo organizzata dal Teatro Stabile di Catania, diretto dallo stesso De Fusco. Una pioggia che ha costretto Rai 1 ad annullare la diretta/differita, che era prevista in seconda serata, e che viene recuperata sabato 9 settembre, alle ore 23.05, sempre su Rai 1.
Grande protagonista della serata è stata la Fondazione dell’Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa che si è aggiudicata il premio per il miglior spettacolo con “Edipo Re”, firmato dal regista canadese Robert Carsen, con la traduzione di Francesco Morosi, andato in scena nell’edizione 2022 della stagione classica al Teatro greco.
Un successo non solo dal punto di vista qualitativo quello dell’offerta teatrale dell’Inda ma supportato anche dai numeri esaltanti del pubblico come evidenziato da Tullio Solenghi, presentatore della serata. Parlando con il regista Davide Livermore, che del successo del teatro classico siracusano è stato uno degli indubbi protagonisti negli ultimi anni, ha sottolineato come il teatro ha vinto anche sugli sport più popolari: “La finale di Wimbledon ha registrato 25 mila spettatori, la finale di Champions league 75 mila spettatori, il Super Bowl 100 mila spettatori, la stagione 2023 del Teatro Greco di Siracusa 170 mila spettatori…”.
Il modello Inda ha avuto anche l’onore di vincere, sempre per l’Edipo re di Carsen, il Premio Attore non protagonista a Graziano Piazza, che in quella messinscena incarnava Tiresia.
Esprime grande soddisfazione Valeria Told, sovrintendente dell’Inda: «Siamo molto orgogliosi per il premio di miglior spettacolo di prosa all’Edipo Re. La visione unica di Robert Carsen ha creato uno spettacolo indimenticabile, potente, rimasto scolpito nella mente di migliaia di spettatori. Grandissima soddisfazione anche per il riconoscimento ottenuto da Graziano Piazza che ha donato al pubblico del Teatro Greco di Siracusa un’interpretazione di Tiresia indelebile. Il suo è stato un Tiresia vero e profondo anche perché Graziano Piazza ha scelto di scavare a fondo dentro uno dei personaggi più noti della
mitologia greca mettendosi letteralmente nei panni di una persona cieca, attraverso delle lenti a contatto che gli impedivano di vedere».
«Per la Fondazione Inda – prosegue la Told – è un grande orgoglio aver ottenuto ben 4 nomination, tra le quali anche quella per Giuseppe Sartori, tra i candidati al miglior attore protagonista. Con la sua interpretazione Sartori ha emozionato e catturato migliaia di spettatori che hanno applaudito l’intensità del suo Edipo. Come ha sottolineato lo stesso Carsen, i premi ricevuti e le 4 nomination complessive premiano il lavoro non solo degli artisti saliti sul palco ma di tutta la Fondazione Inda: tecnici, operai e personale».
Altro grande modello vincente alle Maschere del teatro 2023 è stato lo spettacolo “Il crogiuolo” di Filippo Dini che ha vinto ben tre volte, prima per la migliore regia e anche come migliore attore protagonista. Per lo stesso spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino con il Teatro di Bolzano e il Teatro di Napoli, premiate anche le musiche del giovane musicista Aleph Viola.
A Laura Marinoni il Premio Migliore attrice per “Maria Stuarda” con la regia di Davide Livermore (produzione del Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, CTB Centro Teatrale Bresciano).
Premio Migliore attrice non protagonista a Orietta Notari per lo spettacolo “Il gabbiano” di Leonardo Lidi (produzione Teatro Stabile dell’Umbria, Emilia Romagna Teatro ERT e Teatro Stabile di Torino).
A Elena Arvigo il Premio Miglior monologo per “I monologhi dell’atomica”, tratto da “Preghiera per Cernobyl” di Svetlana Aleksievich e “Nagasaki” di Kyoko Hayashi e prodotto da Il Centro Teatro di drammaturgia delle donne. Miglior emergente è Giordana Faggiano per “Sei personaggi in cerca d’autore” di Valerio Binasco prodotto dal Teatro Stabile di Torino, dal Teatro di Genova e dalla Fondazione Teatro di Napoli-Teatro Bellini.
Premio Migliore scenografia a Gianni Carluccio per “Ferito a morte” di Roberto Andò una co-produzione Teatro di Napoli, Fondazione Campania dei Festival, Emilia Romagna Teatro ERT, Teatro Stabile di Torino).
Migliori Costumi 2023 quelli realizzati da Gianluca Falaschi per il “Cyrano de Bergerac” di Arturo Cirillo. Premio Migliore Novità italiana a Spiro Scimone per “Fratellina” prodotto dal Teatro Metastasio di Prato e dalla Compagnia Scimone Sframeli. Un testo che racconta una realtà che sta capitolando sotto i colpi drammatici del nostro tempo, che sembra aver completamente dimenticato i veri valori dell’umanità. Infine, per la sezione Luci premiato Pasquale Mari per lo spettacolo “Romeo e Giulietta” di Mario Martone prodotto dal Piccolo Teatro di Milano.
Per quanto riguarda i Premi speciali: il Premio intitolato a Graziella Lonardi Buontempo, consegnato dalla nipote Gabriella, è andato ad Annamaria Granatello, presidente e direttore del Premio Solinas, mentre il Premio alla carriera del Presidente Letta è stato dato a Gabriele Lavia, che ha regalato al pubblico una splendida interpretazione della poesia il “Trionfo di Bacco e Arianna” di Lorenzo de’ Medici.
La serata è stata aperta da Tullio Solenghi con una poesia toccante intitolata “La rinascita” di Lorenzo Bastelli morto a 14 anni, sul finire del 2022 a causa del sarcoma di Ewing. Subito dopo Lina Sastri ha cantato “Core ‘ngrato” accompagnata dal violinista Gennaro Desiderio e recitato alcuni suoi versi regalando un momento di grande emozione al pubblico.
Omaggio Tuccio Musumeci, l’amatissimo attore catanese, una vera e propria istituzione cittadina, che l’anno prossimo compirà 90 anni che ha divertito il pubblico, che gli ha tributato una vera e propria ovazione, con aneddoti riguardanti la sua vita.
Assente per impegni improrogabili Gianni Letta, presidente di giuria composta in questa edizione da Rita Gari Cinquegrana (Presidente del Teatro Stabile di Catania), Giulio Baffi (Presidente dell’Associazione Nazionale Critici Italiani e critico La Repubblica Napoli), Donatella Cataldi (giornalista Tg3-Chi è di scena), Carmelita Celi (critico de La Sicilia), Franco Cordelli (critico Corriere della Sera), Masolino d’Amico (critico La Stampa), Maria Rosaria Gianni (già capo redattore Cultura Tg1 e adesso giornalista del Tempo), Katia Ippaso (critico Il Messaggero), Tommaso Le Pera (fotografo di scena), Giovanna Marinelli (Commissario straordinario del Teatro di Roma), Roberto Mussapi (critico dell’Avvenire), Simonetta Trovato (giornalista e critico del Giornale di Sicilia), Salvatore Vanorio (produttore teatrale).
Ecco le terne de “Le maschere del teatro italiano”. A settembre il premio a Catania
Commenti