A Catania l’omaggio al cinema di Fritz Lang

Promossa dal KinEst Fest, festival del cinema dell'Europa centrale ed orientale, in collaborazione con l'Archivio del cinema austriaco, il 23 e il 30 gennaio e il 6 febbraio si terrà da Zō Centro Culture Contemporanee la rassegna "Fritz Lang: l'ombra del futuro", dedicata al regista austriaco naturalizzato americano autori di capolavori del cinema sia muto che sonoro

A Catania l’omaggio al cinema di Fritz Lang

«In tutti i secoli è esistita una lingua in cui le persone colte riuscivano a comunicare. Il cinema è l’esperanto di tutti, un grande strumento di civiltà». Parola di Fritz Lang, il regista e sceneggiatore austriaco, naturalizzato statunitense, autore di molti capolavori del cinema muto e di quello sonoro.

Si aprirà martedì 23 gennaio, alle 20,30, da Zo centro culture contemporanee di Catania, la rassegna cinematografica “Fritz Lang: l’ombra del futuro”, un omaggio al grande regista le cui opere hanno attraversato il Novecento, anticipandone temi, paure e sogni, e segnando la storia, non solo del cinema.
La retrospettiva si terrà ogni martedì e le proiezioni, che avranno inizio alle 20,45, saranno precedute da una breve introduzione, con il seguente calendario:
martedì 23 gennaio “La donna del ritratto” (The Woman in the Window) del 1944, introduzione di Stefania Rimini (docente di cinema, fotografia e televisione al Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania; martedì 30 gennaio “Il prigioniero del terrore” (Ministry of fear) del 1944, introduzione di Andrea Rabbito, docente di cinema, fotografia e televisione all’Università degli studi di Enna Kore; martedì 6 febbraio “Maschere e pugnali”(Cloak and Dagger) del 1946, introduzione di Dario Stazzone, presidente della Società Dante Alighieri di Catania.

“La donna del ritratto” di Fritz Lang

Il percorso cinematografico si concentrerà su tre capolavori degli anni quaranta, periodo decisivo per le sorti del mondo ed in cui Lang, grazie alla collaborazione con Bertolt Brecht e Kurt Weill, realizza opere di impegno sociale e antinazista, tra cui spicca anche un omaggio alla Resistenza partigiana italiana. Fuggito da un’Europa che continua ad essere al centro dei suoi pensieri, Fritz Lang sperimenta tutti i possibili generi cinematografici, realizzando tre trilogie che proseguono idealmente quella precedente di M, Metropolis e Mabuse.

Una scena de “Il prigioniero del terrore”

Il cinema di Lang è stato definito dal critico Goffredo Fofi un “teatro morale, in cui il male, dentro o fuori dell’uomo, nelle pieghe della sua psiche o nella società che esso esprime e da cui è espresso, è sempre concretamente presente, e i canoni della giustizia sono labili e relativi, da riscoprire nella dimensione della lotta dell’individuo per trovare e definire una sua scelta, un suo, pur sempre precario, equilibrio”.
Il fascino esercitato su Lang dalle teorie psicoanalitiche del suo altrettanto celebre connazionale, Sigmund Freud, è espresso pienamente nel film che aprirà la rassegna, “La donna del ritratto”, capolavoro che compie ottanta anni ma tiene incollati allo schermo con una suspence insuperabile. Il film è l’esplicitazione per immagini di ciò che Freud definiva svelamento dell’autoinganno, in esso compaiono i temi psicoanalitici più rilevanti, dal doppio, frattura tra il sé reale e il sé ideale, al sogno, zona di confine in cui vivere molte altre vite, proprio come accade nel buio della sala cinematografica.

Una scena di “Maschere e pugnai”

Nel secondo film della rassegna – “Il prigioniero del terrore” in calendario il 30 gennaio – tratto da un celebre romanzo di Graham Greene (il cui titolo italiano è Quinta colonna), la geniale regia di Lang trasforma una trama di spionaggio ambientata durante la seconda guerra mondiale in un cult movie senza tempo, con uno smagliante bianco e nero e un sapiente uso delle ombre a sottolineare volti e oggetti. I temi cruciali di un’epoca decisiva per le sorti del mondo ritornano nel film di chiusura – “Maschere e punali” in calendario il 6 febbraio – in cui spicca la presenza di Gary Cooper.

La rassegna è promossa dal KinEst Fest, festival internazionale dedicato al cinema dell’Europa centrale ed orientale, in collaborazione con l’Archivio del cinema austriaco.

Fritz Lang

Schedula per Ore

Gli eventi

h 20.30 - h 23
Martedì 23/1/2024
h 20.30 - h 23
Martedì 30/1/2024
h 20.30 - h 23
Martedì 6/2/2024

Data

06 Feb 2024
Expired!

Ora

20:30 - 23:00

Costo

€5.00

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Luogo

Zō centro culture contemporanee Catania
piazzale Rocco Chinnici 6 Catania
Categoria

Organizzatore

KinEst Fest
Sito web
https://www.facebook.com/DolinaMiruAssociazione

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