“Lettre aux paysans” di Jean Giono, a Catania e Siracusa le sfide dei contadini francesi su povertà e pace
Un intenso monologo teatrale che esplora la relazione tra uomo e terra. Domenica 22 settembre, alle ore 21, alla Cappella Bonajuto di Catania il Festival Mediterrartè – Classico contemporaneo propone “Lettre aux paysans sur la pauvreté et la paix“ di Jean Giono nell’adattamento di Alain Besset e Grégory Bonnefont per la regia di Alain Besset e interpretato da Grégory Bonnefont. Lo spettacolo francese (in scena anche lunedì 23 settembre, sempre alle 21, al Teatro Massimo Città di Siracusa) è prodotto da Cie De l’âme à la vague, ed è ambientato in un’epoca di cambiamenti agricoli e sociali, riflettendo sulle sfide e la resilienza dei contadini. Attraverso una narrazione evocativa e poetica, l’opera celebra la saggezza rurale e denuncia l’alienazione moderna, invitando il pubblico a riscoprire un legame autentico con la natura.
Scritto nel 1938, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, “Lettre aux paysans sur la pauvreté et la paix – Lettera ai contadini sulla povertà e la pace” di Jean Giono propone un legame profondo con la terra come mezzo per respingere la guerra e la violenza. Oggi ci sono altre guerre, altri problemi climatici e politici, ma questa lettera conserva una radicalità del tutto attuale. Giono, infatti, non si limita a darci istruzioni su come coltivare la terra con “misura” e in modo sensato. Si tratta soprattutto per lui di capire fino a che punto il rapporto con la terra sia il mezzo principale per combattere e rifiutare ogni forma di guerra e di violenza.
Biglietto intero € 10, ridotto € 5 (ridotto per abbonati, studenti Inda, universitari e under 18). Per ulteriori info si possono chiamare i numeri 095530153 per Catania e 09311791148 per Siracusa, e 3345683715 per entrambe, oppure si può visitare il sito www.artelecatania.it.
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