Libri e Fumetti Il 13 maggio l'importante riconoscimento alla scrittrice e giornalista siracusana. Il Festival della Scrittura di legalità è un’iniziativa riccamente articolata che ha per obiettivo quello di creare momenti di riflessione sui temi della convivenza civile e sulle pratiche di promozione della cultura della legalità
Il Premio della Scrittura di Legalità 2015, promosso e organizzato dalla Città di Moncalieri e dalla Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo (associazione di Enti locali e Ente Formatore del Ministero dell’Università e della Ricerca), sarà assegnato mercoledì 13 maggio, alle ore 11, presso l’I.I.S. Majorana (sez. commerciale Marro – Strada Torino 32) di Moncalieri alla giornalista e scrittrice siracusana Veronica Tomassini nell’ambito di “Migranti e migrazioni: storie di vite e regole violate …“, con Andrea Iovino, direttore di BIMED, che intervisterà la Tomassini sul Premio a lei assegnato. Il Festival della Scrittura di legalità è un’iniziativa riccamente articolata che ha per obiettivo quello di creare momenti di riflessione sui temi della convivenza civile e sulle pratiche di promozione della cultura della legalità.
La manifestazione si organizza annualmente in collaborazione con le Biblioteche aderenti al Sistema Bibliotecario Area Metropolitana Torinese dell’area Sud Ovest e la rete del Protocollo d’Intesa tra i “Sei comuni per la cultura della legalità e la lotta alle mafie” (Moncalieri, Nichelino, None, Vinovo, Candiolo e Santena) e in cooperazione con Libera Piemonte e Avviso Pubblico. In questa edizione del Festival l’interazione tra la Città di Moncalieri e Bimed è protesa a rendere il Festival della Scrittura di Legalità occasione di confronto sulla Volontà e la Responsabilità che sono cardini ineludibili per il rispetto delle regole. Temi centrali dell’iniziativa saranno la cooperazione, la solidarietà, la capacità di rideterminare assi di rapporti organici e consolidati tra i nord e i sud del contesto nazionale, il coinvolgimento dei giovani nei processi di qualificazione sociale, la partecipazione, il ruolo della scuola per il divenire della comunità.
Veronica Tomassini, un po’ siciliana di Siracusa e un po’ umbra, ha collaborato con il quotidiano “La Sicilia” dal 1996 al 2013. Ha esordito come scrittrice con il romanzo “Sangue di cane”, Laurana editore, nel 2010. Nei suoi scritti tornano spesso ambientazioni suburbane, storie intestine e periferiche. Predilige gli antieroi – ammette – gli immigrati, i vuoti a perdere, i profeti delle panchine. Di recente ha partecipato al Dizionario Affettivo di Matteo B.Bianchi, un suo racconto è presente nell’antologia edita da Transeuropa, “Love out”, mentre per la collana digitale Zoom di Feltrinelli nel luglio 2012 è uscito il mini-ebook dal titolo “Il polacco Maciej”. Ha collaborato con la Scuola Holden nell’ambito di un progetto editoriale. Suoi scritti sono comparsi in diverse riviste letterarie. Collabora con “Il Fatto Quotidiano” dove cura anche il blog: http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/vtomassini/. A luglio 2014, pubblica con Gaffi editore il romanzo “Christiane deve morire”.
Ha scritto la Tomassini su Facebook: «A proposito del premio, lo riceverò il 13 maggio, in un istituto superiore di Moncalieri (Torino). Nell’aula magna, con qualcosa come 300 studenti, parlerò di rom, di migranti, di immigrazione. Con Andrea Iovino, direttore della Bimed (la Biennale di arte e scienze del Mediterraneo). Il premio lo scorso anno è andato a Ferdinando Imposimato. E prima a Gherardo Colombo. E prima ancora a Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo».