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Tra jazz e approccio cameristico a Catania il quartetto del pianista Raffaele Genovese
Alla fine del 2024 il pianista siracusano Raffaele Genovese ha pubblicato due nuovi singoli – “Escape Route” e “Cross Lights” – che hanno chiuso un anno di grande musica che era stato aperto dal progetto di piano solo (misto ad elettronica) “The tightrope walker”. Con questi progetti si è consolidato per Genovese il rapporto con la catanese Anaglyphos Records, l’etichetta jazz della Mhodì Music Company. E dai singoli – registrati con il sassofonista palermitano Stefano D’Anna e con due musicisti milanesi di grande esperienza come il contrabbassista Marco Vaggi e il batterista Tony Arco – ripartono anche i concerti di Genovese il quale – con D’Anna, Vaggi e Arco – suonerà venerdì 7 febbraio, alle 21.30 (data già sold out), e sabato 8 febbraio, alle 19 e alle 21.30, al Monk Jazz Club di Catania. Dopo Catania seguiranno date al Nord Italia.
Docente di pianoforte classico e responsabile del dipartimento musicale del Liceo classico Gargallo di Siracusa, Genovese ha iniziato a suonare con questa formazione nel 2017: «Questi due brani, più altri che suoneremo al Monk, li avevamo registrati dal vivo in studio nel 2018. Poi arrivò la pandemia, e tutto si fermò. Recentemente ho riascoltato questi take e mi sono piaciuti, e ho rifatto i missaggi. I due singoli, insieme ad un altro brano del 2011, registrato con altri musicisti, faranno parte di un ep».
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Raffaele Genovese
Nei tre concerti al Monk i quattro musicisti suoneranno prevalentemente questi pezzi originali, più altri brani scritti da Genovese proprio per questo quartetto, brani ancora inediti che il musicista siracusano conta di registrare per un nuovo album completo da far uscire nei prossimi mesi. Dal vivo i quattro musicisti suoneranno anche un paio di brani di Stefano D’Anna ed alcuni standard: «E anche se i brani sono per gran parte miei – sottolinea Genovese -, nel quartetto, dal vivo, non c’è un leader o un solista, è un quartetto musicalmente alla pari, che si basa molto sull’interplay tra i quattro. Tony Arco, per esempio, è uno che dialoga molto con la sua batteria».
Tra gli standard con buona probabilità Genovese privilegerà brani di autori a lui cari come Cole Porter ma anche i sassofonisti Jeremy Kern e Benny Golson. Ed anche il re della bossanova Jobim: «Un tocco di Brasile ci può stare – confessa -. Comunque gli standard solitamente ci piace sceglierli insieme».
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Stefano D’Anna
La musica del quartetto accorcia le distanze tra il jazz nordamericano e l’approccio cameristico. Obiettivo di Genovese è di dare ai musicisti partiture chiare, leggibili e ben organizzate per permettere alla musica di funzionare subito, senza ostacoli, lasciando spazio poi all’espressione e alla creatività: «Sì, ho scritto numerose parti anche per gli altri strumenti, quindi parlo di esecuzione cameristica in quanto è una musica scritta fondamentalmente. Poi ci sono ovviamente anche le parti improvvisate, che sono parti della composizione. E’ una cosa che cercherò sempre di fare perché è parte della mia formazione, di fondere un po’ la mia formazione classica con la musica jazz. Quando ho iniziato a studiare con il pianista Salvatore Bonafede, spesso discutevamo della chiarezza delle partiture per i musicisti. Una partitura scritta bene ti permette di entrare subito nel pezzo, studiarlo, eseguirlo e memorizzarlo facilmente».
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Marco Vaggi
Con i milanesi Vaggi e Arco il rapporto è nato nel 2012 quando Genovese, che aveva pronti dei brani per trio, li conobbe grazie all’etichetta dell’epoca, la romana AlfaMusic: «Tony lo conoscevo già perché suona spesso in Sicilia. Abbiamo provato i pezzi e mi sono trovato molto bene, quindi ero contento di continuare a lavorare con loro. Abbiamo fatto prima dei concerti, poi a fine 2012 abbiamo registrato l’album “Anamnesi”. Marco Vaggi è un musicista di grande esperienza, una vera enciclopedia musicale, che mi ha fatto scoprire un sacco di cose, musica nuova, mi ha fatto conoscere un sacco di musicisti e di dischi. Molto importante anche il confronto con lui sulla composizione».
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Tony Arco
Il quartetto nasce quando Genovese regala a Stefano D’Anna il disco di “Anamnesi”, uscito all’inizio del 2013: «A Stefano, che è un vero amico con cui ci confrontiamo spesso, è piaciuto molto, e mi disse che gli sarebbe piaciuto di suonare insieme con noi tre. Da quel momento ho cominciato a scrivere musica per questo quartetto. Con Stefano e Marco ci siamo scambiati tante belle idee».
Biglietti: € 22, prenotazioni on line su https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/raffaele-genovese-4et . Info e prenotazioni alla mail centroculturalemonk@gmail.com, telefono 3755249597. Sul web www.monkjazzclub.it.
Schedula per Ore
I concerti
- h 21.30 - h 23
- Venerdì 7/2/2025
- Sold out
- h 19 - h 20.30
- Sabato 8/2/2025
- h 21.30 - h 23
- Sabato 8/2/2025
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