Video La canzone scritta dal cantautore di Solarino per la campagna sociale internazionale è su spotify dopo aver raggiunto in pochi giorni 700.000 views
Aiuta un Danese, la canzone scritta da Colapesce per la campagna sociale internazionale dopo il grande successo virale “Help a Dane” sbarca oggi su spotify dopo aver raggiunto in pochi giorni 700.000 views tra Facebook e Youtube.
La campagna è stata voluta dal governo danese, dal The Danish Cancer Society e dalla fondazione TrygFonden per sensibilizzare le persone sul tema del cancro alla pelle. Scelto come testimonial per l’Italia, Colapesce ha scritto appositamente un brano leggero e ironico, in linea con lo stile voluto da chi ha pensato la campagna.
«Mi è stato chiesto di affrontare una cosa seria in modo ironico con una canzone (fighi ‘sti danesi!) – ha detto Colapesce – . Per gioco mi sono trasformato in una sorta di Edoardo Vianello 2.0 e questa è la mia risposta al gusto di crema solare ad Abbronzatissima Aiuta un danese anche tu: iscriviti al sito helpadane.com».
Il brano è stato registrato e prodotto da Luca Serpenti nel suo Blacknest studio a Milano mentre la regia del video è di Maria Guidoni per Think Cattleya .
Prosegue intanto con successo l’Infedele Tour, domani Colapesce arriverà a Roma per il Festival Villa Ada Roma Incontra il mondo accompagnato dalla Infedele Orchestra, la band in cui militano Mario Conte, il talento cristallino e imprevedibile di Adele Nigro (meglio conosciuta come Any Other), il drumming chirurgico di Giannicola Maccarinelli (aka Bonito Belissimo dei Joy Cut), il tocco suadente di Andrea Gobbi al basso e il sax impazzito di Gaetano Santoro.
Infedele, ultimo disco uscito per l’etichetta 42 records può essere inteso come un vero e proprio manifesto del Colapesce pensiero: prodotto dallo stesso Lorenzo insieme a IOSONOUNCANE e Mario Conte, mostra un musicista in stato di grazia e in grado di mischiare musica colta e leggera, rock e fado portoghese, musica elettronica e free jazz: tutto e il suo contrario. Il concerto sarà aperto da Andrea Laszlo De Simone.