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Antillo Folk Fest, la tre giorni che celebra la musica popolare

Musica Otto gli artisti che accedono al contest in programma il 13 luglio. Domenica 14 gran finale con il live "Grande Sud" che vede insieme Mario Incudine, Peppe Servillo ed Eugenio Bennato

C’è grande attesa per la prima edizione dell’Antillo Folk Fest, la tre giorni dedicata alla musica popolare organizzata dall’amministrazione comunale di Antillo, guidata dal sindaco Davide Paratore, e diretta artisticamente da Mario Incudine, il poliedrico artista ennese (cantautore, attore e regista oltre che apprezzato direttore artistico di eventi e teatri), che intende promuove e valorizzare la cultura popolare in tutte le sue forme d’arte, con particolare riferimento ai canti e alle musiche tradizionali, mescolando tradizione e innovazione.
Nonostante sia appena nato, l’Antillo Folk Fest si preannuncia come un grande evento che richiamerà nel piccolo comune della valle d’Agrò migliaia di persone nelle giornate del festival, dal 12 al 14 luglio, e alcuni dei maggiori esponenti della musica popolare italiana, come Peppe Servillo, Eugenio Bennato e il cantautore e paroliere Pippo Rinaldi, in arte Kaballà.

Antillo, antica aratura del terreno

Antillo, antica aratura del terreno


L’evento, nato con lo scopo di non disperdere il patrimonio di conoscenze della valle dell’Agrò, prederà il via venerdì 12 luglio alle ore 12 con “A pisatura” in un’aia di contrada Grovata, ovvero la rappresentazione della tradizionale trebbiatura alla quale prenderanno parte il musicista Antonio Smiriglia, vulcanico ambasciatore della musica popolare dei Nebrodi, con i Cantori di Galati Mamertino, un gruppo di musicisti da anni impegnato nello studio e nella ricerca della musica popolare siciliana, ma anzitutto una realtà unica nel comprensorio dei Nebrodi: un coro di voci dai capelli bianchi che cantano la tradizione.
In questi anni il coro ha raccolto vari riconoscimenti, e la loro notorietà è crescita a tal punto in questi anni che nel 2014 si sono esibiti, per volere di Ambrogio Sparagna (direttore dell’Orchestra Popolare Italiana), all’Auditorium Parco della Musica di Roma in occasione del concerto del Primo Maggio.
La piccola comunità di Antillo, il più interno dei comuni della Valle d’Agrò, sta puntando proprio sulle sue radici storiche per costruire il futuro del paese, coltivando l’ambizione di far diventare Antillo, la valle d’Agrò e i comuni del comprensorio jonico, una delle tappe irrinunciabili dei nuovi percorsi turistici della provincia di Messina e della Sicilia, facendo rivivere ai turisti le arti, i mestieri e le tradizioni di questa comunità laboriosa, dedita alla lavorazione dei campi, all’allevamento e all’artigianato.

La Campana per la pace di Antillo

La Campana per la pace di Antillo

La prima giornata dell’Antillo Folk Fest continuerà poi con la degustazione di prodotti tipici del territorio e con una masterclass condotta dal musicista, cantautore e paroliere catanese, Kaballà e dal musicista, arrangiatore, autore e musicologo di Barcellona Pozzo di Gotto Antonio Vasta sull’analisi della scrittura di una canzone(ore 15-18, partecipazione gratuita, iscrizioni all’indirizzo mail antillofolkfest@gmail.com, entro mercoledì 10 luglio). Fin dai suoi esordi, il compositore siciliano Pippo Rinaldi, in arte Kaballà, ha iniziato un percorso di ricerca volto alla valorizzazione delle radici musicali della sua terra d’origine, un viaggio lungo e ricco di incontri, che continua ancora oggi ad alimentare la sua vena artistica in diversi settori del mondo musicale. La sua carriera di autore inizia con una meravigliosa opportunità: gli viene chiesto di scrivere un testo in siciliano, su musica di Nino Rota, per il film “Il padrino III” di Francis Ford Coppola. Nasce così la celebre serenata “Brucia la terra”, brano che è poi stato interpretato sia dagli Avion Travel che da Andrea Bocelli. Da quel momento Kaballà si è affermato come autore, scrivendo brani interpretati da numerosi artisti della musica italiana ed internazionale. Come autore ha partecipato a molti Festival di Sanremo, vincendo per due volte il premio della critica e nel 2005 il primo premio della categoria donne con un brano interpretato da Antonella Ruggiero, co-firmato con Mario Venuti. Nel corso della sua carriera ha anche collaborato con Eros Ramazzotti, con il quale Kaballà firma diversi brani assieme al suo produttore storico Claudio Guidetti, tra cui i duetti di Eros con Anastacia e Ricky Martins. Tra gli altri artisti che hanno cantato canzoni scritte da Kaballà ricordiamo Baustelle, Josh Groban ePlacido Domingo, solo per citarne alcuni. Dopo essere stato autore per alcune importanti publishing multinazionali, dal 2015 Kaballà è uno degli autori in esclusiva editoriale dell’italiana Sugar di Caterina Caselli. Seppure la sua principale attività è quella di autore, non disdegna insolite incursioni anche nel campo del cinema, del musical e della televisione, e continua a mantenere vivo il legame artistico e culturale con la sua terra d’origine.

Maro Incudine e Salvo La Rosa

Maro Incudine e Salvo La Rosa

La seconda giornata dell’Antillo Folk Fest, quella di sabato 13 luglio, prenderà il via con la seconda parte del master condotto da Kaballà e Antonio Vasta (ore 10-18), e prosegue (alle ore 18 al Centro di Aggregazione sociale) con la Tavola rotonda “Canti popolari della Valle d’Agrò” a cura l’etnomusicologo dell’Università di Palermo Sergio Bonanzinga e di Grazia Magazzù, dottore di ricerca in etnomusicologia.
A seguire sarà sarà presentato il libro “Canti popolari della Valle d’Agrò” dello scrittore e maestro elementare antillese Concetto Lo Schiavo, già autore di “Civiltà contadina.Dialetto, tradizioni, tecniche di lavoro”, con Mario Bolognari, docente dell’Università degli studi di Messina, Antonio Smiriglia cantore e studioso di canti popolari della pisatura e l’editore Armando Siciliano, modera il docente universitario Filippo Grasso.
Contemporaneamente in via Roma sarà inaugurata la mostra mercato dei prodotti enogastronomici e artigianali locali, che resterà allestita fino a tutta la giornata di domenica.

Alle ore 21 in piazza Maria SS. Della Provvidenza spazio alla musica con l’avvio del contest del primo Antillo Folk Fest. Nel corso della serata condotta dal giornalista Salvo La Rosa, si esibiranno gli otto concorrenti che hanno superato la prima selezione. Si tratta di Ciccio Cucinotta (di Santa Teresa di Riva), Giampiero Amato (di Calatafimi Segesta), Passione Sud (di Roccalumera), Cicciuzzi (di Gangi), Fataciumi (di Petralia Soprana), PopulAlma (di Pisa), Debora Ferrero (di Antillo) e Alessandro Capurro, in arte Novo (di Messina).

Ogni concorrente eseguirà due brani. Al termine della serata la giuria tecnica presieduta dall’autore e produttore discografico Kaballà e composta dal musicista, autore, arrangiatore e musicologo Antonio Vasta, dal musicista, arrangiatore e musicologo Antonio Putzu, dall’etnomusicologo Sergio Bonanzinga, dall’etnomusicologo Grazia Magazzù, dal cantore e musicista Antonio Smiriglia e il giornalista e critico musicale Gianluca Santisi, proclameranno il vincitore del concorso.
Il primo classificato vincerà la produzione di un video-clip professionale e la produzione artistica e la registrazione di un brano inedito, inoltre avrà il privilegio di aprire il concerto della serata finale che vedrà insieme sul palco Mario Incudine, Peppe Servillo ed Eugenio Bennato. Nel corso della serata la giuria assegnerà anche alcuni premi speciali: miglior testo, migliore musica, miglior performance live e premio della critica.

L’ultima giornata, domenica 14 luglio, si aprirà alle ore 10 con la Colazione musicale per le vie del centro storico, con una degustazione di prodotti tipici del territorio che sarà accompagnata dai partecipanti alle masterclass, i piccoli canterini della Riviera Jonica e il gruppo messinese CantuStrittu.

A sera, il gran finale. Dalle ore 20, in piazza Maria SS. Della Provvidenza saranno assegnati i premi del contest e proclamato il vincitore della prima edizione dell’Antillo Folk Fest che si esibirà sul palco, aprendo il concerto di Mario Incudine, Eugenio Bennato e Peppe Servillo che porteranno ad Antillo il tripudio di musica e parole di “Grande Sud”, con la partecipazione straordinaria della Banda Vincenzo Bellini di Antillo diretta dal M° Giuseppe Paratore.

Peppe Servillo, Mario Incudine ed Eugenio Bennato - ph Martina Melfa

Peppe Servillo, Mario Incudine ed Eugenio Bennato – ph Martina Melfa

Un concerto straordinario che vede insieme sullo stesso palco Mario Incudine, considerato dalla critica l’interprete di “un modo nuovo di cantare la Sicilia fra il cantastorie e il cantautore”, nonché uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana; Eugenio Bennato, fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare (1969) e Musicanova (1976) insieme a Carlo D’Angiò, nonché autore di musica per cinema, teatro e balletto classico, e fondatore del movimento Taranta Power; e Peppe Servillo: cantante, attore, compositore e sceneggiatore che ha debuttato nella musica negli anni Ottanta con gli Avion Travel di cui è ancora cantante e frontman e con cui, nel 2000, ha vinto il Festival di Sanremo con la canzone “Sentimento”.

L’Antillo Folk Fest è organizzato dall’Amministrazione comunale di Antillo guidata dal sindaco Davide Paratore con il sostegno di Unione dei comuni delle valli joniche e dei peloritani, Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, Assessorato regionale Turismo sport e spettacolo, Assemblea Regionale Siciliana e degli sponsor SER1, Banca di Credito Peloritano, Soluzione d’interni Lo Re, Autoscuole Fratelli Puglisi, Rifornimento Palella con il patrocinio gratuito dell’Università degli Studi di Messina.

 

INFORMAZIONI

Come raggiungere Antillo: in auto tramite l’autostrada A18 (Messina – Catania) uscendo allo svincolo Roccalumera (27 Km a Nord) o Taormina (28 Km a Sud). Si prosegue lungo la strada statale S.S. 114 fino a Sant’Alessio Siculo e s’imbocca la strada provinciale S.P. 12 per Antillo.

Cosa vedere: il Museo Agro-Pastorale, il Monumento ai Caduti, il Monumento all’emigrante, il Giardino di Redenzione: oasi di pace e luogo di preghiera, la Campana dedicata ai dispersi di tutte le guerre, il Mosaico artistico in ceramica, il Mosaico artistico in terracotta, la Valle dei Platani

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