Arci Sicilia aderisce all’appello del Comitato No Trivelle Licata e si schiera a fianco di tutte le lotte territoriali di resistenza per la difesa
Arci Sicilia aderisce all’appello del Comitato No Trivelle Licata e si schiera a fianco di tutte le lotte territoriali di resistenza per la difesa del territorio. Gli emendamenti approvati nella legge di stabilità 2016, nonostante apparentemente recepissero tre dei sei quesiti referendari in merito alle politiche estrattive, non hanno allontanato il pericolo delle trivellazioni nel Canale di Sicilia. Il referendum, tra pochi giorni al vaglio della Corte Costituzionale, è l’ultimo stadio di un percorso che ha interessato dieci consigli regionali, centinaia di associazioni, movimenti e comitati che hanno costituito in questi anni il fronte NO TRIV. L’Arci, impegnata da sempre per la difesa del territorio, si schiera accanto ai movimenti NO TRIV manifestando la netta e severa contrarietà a questo modello di sviluppo, basato sull’ormai superata combustione fossile e in contrasto agli impegni presi a conclusione della COP21 di Parigi, convinta che l’unico modello sostenibile sia quello della produzione di energia pulita da fonti rinnovabili e crede con forza che decisioni di così elevata importanza per il futuro delle prossime generazioni debbano essere oggetto della più ampia partecipazione, il cui diritto è sancito nella nostra Costituzione attraverso lo strumento del referendum.
La manifestazione contro le trivelle che avrà luogo sabato 9 gennaio, a Licata.