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Brundibàr

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La Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana celebra il 27, il 31 gennaio e il 3 febbraio al Politeama Garibaldi di Palermo e il 30 gennaio al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta la Giornata Mondiale della Memoria con “Brundibár” un’opera per bambini del compositore ceco ebreo Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister, originariamente rappresentata dai bambini del campo di concentramento di Terezin nella Cecoslovacchia occupata dai nazisti.

La locandina originale di Brundibar

La locandina originale di Brundibar

Composta nel 1938 per un concorso organizzato dal governo cecoslovacco in seguito annullato a causa del precipitare degli eventi verso la Seconda Guerra Mondiale, “Brundibár” è un’opera per bambini realizzata da bambini la cui genesi e prima rappresentazione sono strettamente legate all’olocausto. Autore dell’opera, scritta su libretto di Adolf Hoffmeister, fu, infatti, il compositore ceco ebreo Hans Kràsa che visse in prima persona la tragedia dell’olocausto essendo stato deportato prima nel campo di concentramento di Terezin e poi ad Auschwitz, dove sarebbe morto nel 1944. L’opera, infatti, andò in scena il 23 settembre 1943 proprio nel campo di concentramento di Terezin e fu ripresa per ben 55 volte durante l’anno successivo.

Una rappresentazione fu fatta di fronte agli ispettori della Croce Rossa che fu così tratta in inganno, in quanto la maggior parte delle persone (adulti e bambini) che si trovavano a Terezin erano già state deportate ad Auschwitz dove furono trucidati quasi tutti i protagonisti della prima rappresentazione della quale esiste una testimonianza video per un film di propaganda nazista che, in seguito, fu inserito nel documentario Voices of the Children. “Brundibár” intende affermare un messaggio simbolico estremamente profondo e consistente nella forza dell’innocenza dei bambini contro la malvagità umana.

Il coro originale che mise in scena Brundibar

Il coro originale che mise in scena Brundibar

Per la realizzazione dell’opera di Krása, diretta da M° Riccardo Scilipoti, che è altresì maestro del Coro di Voci Bianche della FOSS, con Silvia Alù che cura la regia, la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana si è avvalsa delle preziose collaborazioni dell’Associazione Siciliana Amici della Musica che ha reso disponibili gli elementi scenici, basati su un progetto di Alessandro De Lisi, realizzati, in occasione della ‘prima’ palermitana in forma scenica di “Brundibár” nel 2009, dagli alunni del Liceo artistico Eustachio Catalano sotto la guida dei docenti Giuseppe Tomaselli e Andrea Buglisi.

L’Ensemble orchestrale, composto da tredici elementi, vede la partecipazione dei giovani allievi del Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini di Palermo e dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini di Caltanissetta. Tutti gli interpreti e collaboratori a vario titolo hanno offerto il loro impegno a titolo gratuito.

Brundibár farà il suo debutto in scena mercoledì 27 gennaio (due spettacoli per le scuole alle ore 9,30 e 11,30). Ulteriori recite per gli Istituti scolastici sono previste: giovedì 28 gennaio alle ore 9,30 e 11,30 e mercoledì 3 febbraio alle ore 9,30 e 11,30 (costo biglietto per alunno euro 3). L’opera sarà altresì rappresentata domenica 31 gennaio alle ore 17,30 (biglietti da euro 6 ad euro 12 con riduzione 50% bambini e ragazzi fino a 14 anni e 20% abbonati stagione 2015/2016) e andrà in trasferta al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta sabato 30 gennaio alle ore 17,30. In totale 8 rappresentazioni.

La trama. Due bambini, Pepicek e Aninka, hanno bisogno di latte per la loro mamma malata ma non hanno soldi per comprarlo. Nel vedere il vecchio suonatore di organetto Brundibar, all’angolo della strada, i bambini iniziano a cantare imitandolo, ma disturbano i passanti e lo stesso Brundibár, che infine con l’aiuto di un poliziotto li scaccia via in malo modo. In loro soccorso, durante la notte, arrivano tre animali: un cane, un gatto e un passero, che promettono il loro aiuto e il mattino seguente si mettono a cantare un’incantevole ninna-nanna insieme ai bambini. La gente della strada si commuove e ricompensa i bambini con il sospirato denaro, ma Brundibár, approfittando di un loro momento di disattenzione, li deruba. Allora i bambini, insieme ai tre animali, rincorrono Brundibár e recuperano il denaro. L’opera si conclude con una canzone che celebra la vittoria sul cattivo suonatore di organetto.

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