Eventi Il 4 aprile a Caltanissetta, il 5 a Enna, il 6 aprile a Marsala lo spettacolo d'arte di e con Vittorio Sgarbi
Già rappresentato in oltre quaranta tra le principali città italiane, “Caravaggio” di e con Vittorio Sgarbi continua a mietere successi.
Lo spettacolo nusuale e tecnologico, fatto di parole e di musica, commistione di video suggestioni e di private ossessioni, sarà messo in scena martedì 4 aprile al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta, mercoledì 5 al Teatro Garibaldi di Enna e il 6 aprile al Teatro Impero di Marsala. “Caravaggio” non è uno spettacolo tradizionale, visto che il “prim’attore” è un critico d’arte, per quanto spettacolari siano sempre i suoi interventi. E non è una conferenza. Vittorio Sgarbi mette intenzionalmente cultura e ars polemica al servizio di un vero e proprio spettacolo teatrale, con un copione, una regia, musica dal vivo e inserti di visual art. E Caravaggio – poeta della realtà e pittore degli ultimi – “dialoga” con il Novecento e con noi che del Novecento siamo abitanti.
Vero e proprio evento culturale live, ideato per coinvolgere, per attrarre e per scaldare menti e cuori alla riscoperta di una vita unica e di un’arte altissima, “Caravaggio” trova luogo ideale di espressione nel teatro, sulle assi del palcoscenico, con la concentrazione nata dal buio in sala, il nitore delle immagini proiettate e la pulizia delle note suonate.
Ed è soprattutto spettacolo nuovo, in più sensi. Nuovo perché qui mai visto e perché innovativo, ché dell’arte semplicemente non è usuale parlare con una struttura drammaturgica vera e propria. Nuovo anche per coloro che già apprezzano – fatte le debite proporzioni – i due protagonisti, Caravaggio e Sgarbi, visto che l’incontro tra i due è semplicemente di quelli inderogabili e imprevedibili.
Vittorio Sgarbi ci condurrà, attraverso la vita e la pittura rivoluzionaria di Michelangelo Merisi, in uno spettacolo teatrale arricchito dalla musica di Valentino Corvino, e dalle immagini delle opere più rappresentative del pittore lombardo curate dal visual artist Tommaso Arosio. La regia è di Angelo Generali.