Con riferimento agli articoli di questi giorni relativi alla decisione di vendere la villa sull’Etna in cui Franco Battiato ha creato e vissuto ininte
Con riferimento agli articoli di questi giorni relativi alla decisione di vendere la villa sull’Etna in cui Franco Battiato ha creato e vissuto ininterrottamente negli ultimi decenni, ci preme fare alcune precisazioni, anche alla luce del comunicato stampa della famiglia Battiato in cui si smentisce l’intenzione di vendere l’immobile. Il Comitato “Milo e Franco Battiato” è stato costituito per iniziativa di un ristrettissimo gruppo di amici ed estimatori della prima ora dell’artista, con valenza estremamente simbolica, presso la Casa comunale di Milo, con la designazione a presidente del sindaco Alfio Cosentino.
Il motivo principale della costituzione del Comitato va ricercato nella esigenza di promuovere la creazione di una Fondazione omonima che salvaguardi il legame indissolubile e ancestrale esistente tra l’artista e il genius loci di tutto il territorio etneo e, segnatamente, di Milo. Come è noto a tutti gli estimatori di Battiato, l’artista non ha mai fatto mistero di ritenere la villa di Milo il suo buen retiro finale. Al progetto hanno finora aderito tanti Comuni dell’Etna (e non solo) e centinaia di cittadini e personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e del giornalismo.

Battiato nella sua casa di Milo
L’esigenza di una Fondazione è scaturita prepotentemente dal rimbalzare insistente sui social media (e non solo) di annunci ufficiali da parte di soggetti molto qualificati del settore immobiliare di proposte di vendita della villa, con tanto di informazioni dettagliate, foto e video artistico, ancora oggi reperibile on line. Di fronte a tanta evidenza c’è veramente poco spazio per presunti “equivoci” o malintesi.
La situazione è fin troppo chiara per certi versi: da una parte il silenzio assordante e l’assenza incolmabile di Franco, dall’altra la gestione, senza una precisa ed esplicita legittimazione, del fratello Michele, il quale, quando direttamente chiamato in causa, si rifugia in parole e giudizi rassicuranti sia sulle condizioni di salute dell’Artista che sulla mancanza di qualsivoglia intenzione a vendere. Posizione di recente ribadita in un comunicato stampa.
Il Comitato, nonostante i fatti e le circostanze di segno contrario, confida che quanto riferito da Michele corrisponda alla realtà e offre nuovamente la propria disponibilità a concorrere insieme alle persone più vicine all’artista e, auspicabilmente, allo stesso Franco Battiato, a progettare una Fondazione che garantisca lustro e risonanza a tutta l’attività artistica di Battiato, così come richiesto da milioni di fan in tutto il mondo.