Il Cubismo nell’accezione tutta siciliana sarà il tema della tredicesima edizione dell’Inverdurata, il concorso dei mosaici vegetali che si svolgerà d
Il Cubismo nell’accezione tutta siciliana sarà il tema della tredicesima edizione dell’Inverdurata, il concorso dei mosaici vegetali che si svolgerà dal 21 al 23 maggio. Tante le novità per l’edizione 2016, che per il secondo anno consecutivo verrà realizzata in via Cavour: tutta nuova l’organizzazione: l’associazione Inverdurata, guidata da Iano Capodicasa, sarà sostenuta e collaborata dal Comune e dalla Pro Loco Marzamemi, del presidente Nino Campisi. «Un comitato organizzatore – hanno dichiarato Capodicasa e Campisi -, voluto dal sindaco Bruno, per dare una valenza diversa all’Inverdurata ed esaltare ancor di più la sua peculiarità, unica in Italia. Comunque, una delle poche la cui realizzazione è basata unicamente sull’utilizzo di prodotti tipici del territorio». L’Inverdurata parteciperà al convegno internazionale delle Arti effimere che si svolgerà a Noto dal 12 al 15 maggio, in occasione dell’Infiorata, inoltre, nei giorni dell’evento in piazza Vittorio Emanuele è prevista la “Campagna Amica” a cura di Coldiretti, con degustazioni e vendita di prodotti agricoli a chilometro zero.
«L’Inverdurata – ha dichiarato l’assessore allo Spettacolo e alla Cultura, Gisella Calì -, è diventata uno degli eventi culturali tradizionali e folkloristici della nostra città. Continueremo a tutelarla e sostenerla e ci auguriamo che, a partire da quest’anno, l’evento possa spiccare definitivamente il volo anche tramite la partecipazione al convegno delle Arti Effimere».
Presto partirà il bando di partecipazione alla tredicesima edizione, e dei bozzetti recapitati entro la data ultima di scadenza, il 12 aprile, la commissione ne sceglierà 18. «La manifestazione – ha dichiarato il sindaco, Roberto Bruno -, rientra nella settimana della Cultura, che comprende il Festival Brancatiano, e quest’anno sarà ricca di eventi e convegni con ospiti di importanza nazionale. È un momento per esaltare la nostra cultura e una ulteriore attività di valorizzazione dei nostri prodotti tipici dell’agricoltura».