Teatro e opera Venerdì 13 settembre a Catania lo spettacolo di e con Francesco Russo
Sul palco di SpiazZo, lo spazio all’aperto di Zo centro culture contemporanee di Catania, venerdì 13 settembre, alle ore 21, va in scena Don Chisciotte e Sancio Panza, scritto e diretto da Francesco Russo, con lo stesso Francesco Russo e Valerio Santi.
Il viaggio galoppante del mito indelebile nella mente d’ogni lettore/spettatore edifica l’immagine dei due personaggi dentro quella stessa missione che coinvolse i più grandi attori comici e drammatici di tutti i tempi che si cimentarono nella interpretazione delle storiche figure immaginarie di Don Chisciotte e Sancio Panza. Missione Ardua, con molti più fantasmi di quanti si provino a conoscere o a ricordare: Codesta la scommessa che il testo teatrale ci impone, la stessa che il celebre autore Miguel de Cervantes nel 1605 intraprese ed ebbe fantasia di mettere in atto. Il testo in due libri contenente circa 1212 pagine di capolavoro è straordinario, ma il compito più difficile per un autore teatrale è senza alcun dubbio quello di estrarre da detto testo così caustico, e pieno di parole, di interruzioni narrative, l’anima stessa del mito che elimini i svariati personaggi e riduca all’osso, ciò che il don Chisciotte in fine è: in altre parole la formula vincente che più riesce e nel contempo semplifica la forma, ma non il contenuto, non può essere altrimenti che Don Chisciotte e Sancio Panza. Il contrasto, il gioco linguistico, superano il semplice pretesto dell’intrattenimento e diventano relazione, l’evoluzione dei personaggi non resta isolata all’interno di un semplice “botta e risposta” comico – spalla, o visione decodificata dell’immaginifico, del “non reale” di Don Chisciotte, ma pretesto di estro ad ogni battuta. I personaggi crescono, fanno a cambio, si ribaltano le figure, si modifica ogni punto di vista mettendoli l’uno in discussione nei confronti dell’altro. L’ era dei midia è lontana ma il linguaggio è comunque contaminato da elementi prosaici moderni quasi impercettibili a quell’enorme gioco, quella roteante giostra che è il Don Chisciotte e Sancio Panza.