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Festival del Cinema di Frontiera, dopo Cuba arrivate richieste da altri festival internazionali

Cuba “apre” le frontiere del Festival di Marzamemi: l’evento siciliano stringerà legami culturali e di collaborazione con Panama, Uruguay, Canada e Us

Cuba “apre” le frontiere del Festival di Marzamemi: l’evento siciliano stringerà legami culturali e di collaborazione con Panama, Uruguay, Canada e Usa. E’ un bilancio molto positivo quello tracciato dal direttore artistico Nello Correale, riguardo la partecipazione del Cinema di Frontiera al 38mo festival cine latino americano dell’Avana, che si è svolto dall’ 8 al 18 dicembre 2016 a Cuba.

Nello Correale a Cuba

Nello Correale a Cuba

«Sedici sale interessate – ha raccontato il regista Nello Correale -, alcune come la storica Karl Marx di oltre 4 mila posti, o la Yara con 2 mila 500 posti sempre occupati e con file di centinaia di spettatori, per un totale di oltre 500 mila presenze, 411 film di vario formato e durata e più di 200 ospiti. Con questi numeri il festival dell’Avana si posiziona tra i più grandi del mondo insieme a quelli di Toronto e Busan in Corea del Sud».
Il festival cubano ha visto alternarsi star internazionali del livello di Oliver Stone, Brian De Palma, Sonia Braga e tanti altri. «Riscuote interesse – ha continuato Correale – soprattutto perché è la più grande piattaforma del cinema latino americano. Una occasione unica per vedere, conoscere ed incontrare film ed autori provenienti anche da Paesi che hanno difficile accesso al mercato europeo, come Panama, Perù o Guatemala. E per un festival come il nostro che si occupa di frontiere una possibilità enorme di verificare le proprie potenzialità».
E le potenzialità del Cinema di Frontiera sono state riconosciute proprio con l’invito arrivato dal direttore del festival dell’Avana, Ivan Giroud, che ha chiamato Correale a far parte della giuria internazionale Signis.
«La nostra partecipazione si è focalizzata con una conferenza all’interno del piano degli incontri del festival – ha proseguito il direttor artistico -, e nello specifico nella tre giorni sul tema delle frontiere, e si è concretizzata con una presentazione ufficiale della manifestazione siciliana. Questa conferenza ha dato luogo ad una serie di incontri informali con rappresentanti di altri festival (Panama, Toronto, Sundance), autori e distributori internazionali. Contatti che pensiamo di mettere a frutto già nell’edizione 2017 del Festival del Cinema di Frontiera. Abbiamo stabilito un contatto più stretto con la scuola di cinema di San Antonio dos Banos , fondato da Garcia Marquez.
Il Cinema di Frontiera ed il nostro territorio hanno riscosso un grandissimo interesse, a conferma dell’importanza delle tematiche e del cinema che presentiamo».
E si sono già schiuse le porte per il futuro prossimo: sono arrivate già richieste di collaborazione da altri festival come Stati Uniti (Minneapolis), Canada, Panama, Uruguay.
«Il 2016 – hanno dichiarato Barbara Fronterrè, Rosita Pignanelli e Enzo Fallisi, responsabili dell’organizzazione del Festival – grazie alla riuscitissima XVI edizione e grazie anche alle importanti collaborazioni con i festival di Venezia e Cuba, ha rappresentato l’anno della vera consacrazione internazionale del Cinema di Frontiera. Siamo già al lavoro per l’organizzazione della XVII edizione».

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