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G-Spot Tornado

Eventi Martedì 7 giugno a Palermo ultimo appuntamento con il ciclo “New York, New York”, troba solista Paolo Fresu

Ultimo appuntamento, martedì 7 giugno alle 20.30 al Teatro Massimo di Palermo, con il ciclo di concerti “New York, New York”, dedicato alla grande tradizione musicale americana. L’appuntamento questa volta è con G-Spot Tornado diretto da Jonathan Stockhammer con il solista Paolo Fresu: opere di Aaron Copland, Chet Baker e Frank Zappa.

Paolo Fresu - ph Nicola Malaguti

Paolo Fresu – ph Nicola Malaguti

Paolo Fresu, docente e responsabile di diverse importanti realtà didattiche nazionali e internazionali, ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi trent’anni. Ha registrato oltre trecentocinquanta dischi, e oggi è attivo con progetti che lo vedono impegnato per oltre duecento concerti all’anno, pressoché in ogni parte del globo. Al pianoforte Roberto Cipelli, che ha al suo attivo più di ottocento concerti e oltre ottanta dischi con diverse formazioni, alcune delle quali lo vedono come leader. Con Fresu ha fondato nel 1982 un quintetto che è unanimemente considerato dalla critica come uno dei gruppi di jazz più interessanti nel panorama internazionale. All’oboe Daniele Federico, vincitore di numerosi concorsi sia di musica da camera che solistici a livello nazionale. Dirige Jonathan Stockhammer, riuscito in pochi anni a farsi un nome nel mondo dell’opera, del repertorio sinfonico classico e della musica contemporanea.

Il programma si apre con Quiet City per tromba, corno inglese e orchestra d’archi di Aaron Copland, composizione del 1940 che ha avuto un successo ininterrotto, nata dalla rielaborazione delle musiche di scena realizzate l’anno prima per il dramma omonimo di Irwin Shaw. Il dramma narra la storia di un commerciante di New York di origini ebraiche colto nel momento della sua massima affermazione sociale ma che – nonostante abbia anglicizzato il proprio nome e sposato una donna appartenente all’alta borghesia – nasconde una serie di conflitti.

Al leggendario trombettista Chet Baker sono dedicati tanto i sei brani in programma con l’orchestra (Blame Me On My Youth, Quiet Now, La Voce del Silenzio, The More I See You, Ninna Nanna e Touch Her Soft Lips And Part) che le improvvisazioni di Paolo Fresu e Roberto Cipelli, raccolte sotto il titolo di Almost Blue. Almost Blue, canzone di Elvis Costello ripresa da Chet Baker, ha ispirato, tra gli altri, anche il romanzo omonimo di Carlo Lucarelli.

Infine, Frank Zappa, lo sperimentatore, il trasgressivo, l’iconoclasta. Il brano che dà il titolo al programma, G-Spot Tornado, era incluso nell’album Jazz from Hell del 1986. Anche se la raccolta era interamente strumentale, la presenza di un titolo che alludeva al Punto G, zona erogena femminile, valse al disco di essere venduto in America come non adatto ai minori. In programma, oltre al brano G-Spot Tornado, Outside Now Again, Moggio, Put A Motor In Yourself, Revised Music.

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