Abbazia Santa Anastasia, cantina di vini biologici e biodinamici e piccolo relais de charme a Castelbuono, sulle Madonie, ha avuto il privilegio di av
Abbazia Santa Anastasia, cantina di vini biologici e biodinamici e piccolo relais de charme a Castelbuono, sulle Madonie, ha avuto il privilegio di avvalersi lungo la sua storia aziendale della collaborazione di uno straordinario professionista e uomo: Giacomo Tachis, il mescolavin, come amava descriversi con ironia. Più di un anno fa, la Fondazione ChiantiBanca ha iniziato un lavoro di ricerca e documentazione per ricostruire il lavoro di Giacomo Tachis, enologo, maestro.
Questo lavoro trova spazio oggi in un elegante (e corposo) volume dal titolo: “Giacomo Tachis, mescolavin”. Nel volume viene riportata la sua esperienza in Abbazia Santa Anastasia attraverso il racconto del fondatore, l’ingegnere Francesco Lena. Il protocollo di produzione del Litra, storico vessillo aziendale, porta infatti la sua firma.
«Tachis, come consulente ufficiale dell’Istituto Vite e Vino di Palermo, seguiva tutti i vini delle piccole aziende che portavano i propri prodotti a fare le analisi presso l’Istituto – ricorda l’ingegner Francesco Lena – e un giorno gli capita di assaggiare un Cabernet Sauvignon in purezza che lo intriga molto, così chiede di poter conoscere il produttore. Rimasi colpito che il grande enologo si fosse interessato a questo rosso che producevo da un piccolo vigneto di soli tre ettari. Il Maestro mi disse: ‘Questo vino è in grado di dare ottimi risultati!’ ». Così iniziò il percorso che portò il Litra al grande successo di cui tutt’ora gode.
Sabato 24 novembre Abbazia Santa Anastasia sarà infatti presente con il Litra 2014 alla cerimonia di consegna dei 5 Grappoli, il massimo riconoscimento attribuito dalla Federazione Italiana Sommelier ad etichette che si sono distinte per equilibrio, eleganza e identità. Nel libro anche un inserto con la presentazione dello chef stellato Patrizia di Benedetto, che abbina il Litra ad un piatto di sua creazione.