Il sindaco Enzo Bianco ha incontrato in Municipio Serigne Mame More Mbacke, il Marabutto guida spirituale della confraternita Muride. Macke che è in v
Il sindaco Enzo Bianco ha incontrato in Municipio Serigne Mame More Mbacke, il Marabutto guida spirituale della confraternita Muride. Macke che è in visita alla comunità senegalese che vive a Catania, rappresenta la più importante comunità religiosa del Senegal ed è responsabile internazionale delle comunità Muridi dislocati nelle varie zone del mondo.
«Catania – ha detto il sindaco Enzo Bianco – accoglie con grande piacere a palazzo degli Elefanti la delegazione senegalese, intendo rinnovare in questa occasione il sentimento di amicizia e il riconoscimento del suo impegno sociale e religioso».
Nel corso del cordiale incontro il capo spirituale era accompagnato dal commendatore Luigi Maina e da una folta delegazione senegalese, tra cui il rappresentante catanese della comunità africana, Sarr Eb Mandiaye.
«L’Amministrazione comunale – ha affermato Bianco- è disponibile alle occasioni che siano nel segno dell’integrazione. Adesso, e per la prima volta, nel consiglio comunale di Catania siede il consigliere comunale aggiunto eletto dalle rappresentanze dei cittadini non nativi. Stiamo allestendo la Consulta dove saranno rappresentate tutte le comunità anche quella Senegalese».
«Nel patrimonio genetico della nostra città – ha continuato il primo cittadino- vi è la cultura dell’accoglienza e la maggior parte della popolazione si ispira a questo principio. In questi mesi abbiamo saputo guadagnarci un sentimento di riconoscenza da parte dell’opinione pubblica internazionale per la generosità con la quale i siciliani, e i catanesi in particolare, hanno soccorso migliaia di migranti arrivati qui, accogliendoli fraternamente a differenza di quanto hanno fatto regioni e nazioni molto più ricche della Sicilia».
Il Marabutto ha ringraziato per l’accoglienza ed ha sottolineato quanto sia importante il dialogo tra i popoli e ciò che la Sicilia e Catania in particolare stanno facendo in termini di accoglienza, un vero e proprio esempio per il mondo intero».