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Una nuova app che permette di acquistare i biglietti sul telefono e che orienta i turisti, un boom dei social che coinvolgono in modo coinvolgente e informale il pubblico, dirette Facebook seguite da migliaia di spettatori. E ora anche una web tv che offre la possibilità di seguire le opere in diretta. Chi ha detto che un teatro lirico sia un luogo ripiegato sul passato? Il Teatro Massimo di Palermo è leader nell’innovazione grazie all’uso delle tecnologie e dei nuovi strumenti di comunicazione.
Tra le novità una web tv in alta definizione, accessibile dal sito del Teatro Massimo www.teatromassimo.it, che si inaugurerà con la diretta della prima di Jenufa: quattro telecamere, guidate da una regia mobile, consentiranno di seguire da casa l’opera di Leóš Janáček, diretta da Robert Carsen. In più, ogni fine settimana, “Teatro Massimo tv” riproporrà un’opera del passato arricchita della presentazione del sovrintendente Francesco Giambrone e del direttore artistico Oscar Pizzo. Collegando il dispositivo (computer smartphone o tablet che sia) al televisore si avrà un’alternativa alla programmazione televisiva. Completamente gratuita. «Una nuova offerta che il Teatro fa al suo pubblico – dice Giambrone – nell’ottica di un sempre maggiore diffusione della lirica in tutte le fasce della popolazione. Non ci stanchiamo di dire che l’opera non è un genere per pochi eletti, ma è uno spettacolo che emoziona e coinvolge tutti, con la sua rappresentazione dell’eroismo, dell’amore, dell’odio, della guerra. Ci piace l’idea che con la web tv arrivi facilmente nelle case di tutti».
Il sito è ormai una sorta di Bibbia degli appassionati. Coinvolge circa 1.500 utenti al giorno (con picchi di quattromila in periodi di presentazione della stagione) e registra un incremento di visitatori del 26 per cento rispetto allo scorso anno. Aggiornato in tempo reale 24 ore su 24, presenta una grafica innovativa che lo rende di facile e piacevole lettura su ogni dispositivo. La versione per smartphone è la più apprezzata dato ormai la maggior parte dei collegamenti avviene da questo tipo di dispositivo. La vendita dei biglietti online, veicolata dal sito, è decollata: basti pensare che il 45 per cento dei biglietti per Madama Butterfly sono stati acquistati online.
«Grazie a una moderna regia televisiva mobile collegata a tre telecamere – dice Gery Palazzotto – siamo ormai in grado di mettere in piedi una diretta web in poche ore. In generale quando un’opera è sold out in tutte le sue repliche o in caso di eventi particolarmente attesi come il concerto di Capodanno o l’inaugurazione della stagione, apriamo al web per consentire a tutti di poter godere dello spettacolo. Ciò ci consente di raggiungere un pubblico sempre maggiore – le nostre dirette coinvolgono circa tre-quattro mila utenti unici – e soprattutto non incide negativamente sulla presenza degli spettatori in sala. È infatti provato che la diretta web non cannibalizza biglietti di ingresso, ma al contrario pubblicizza lo spettacolo coinvolgendo un pubblico eterogeneo e spesso geograficamente molto distante»
I social network sono il punto di forza dell’innovazione tecnologica del Teatro. Con numeri significativi. Soltanto nel 2016 il Teatro ha registrato un incremento del 96 per cento rispetto al 2015 (quando già la rivoluzione digitale del Teatro era iniziata) solo per fare l’esempio di Facebook. Ma non è solo il sempre maggior numero di utenti coinvolti a testimoniare il felice connubio tra teatro e nuovi media. La parola cruciale per spiegare un successo nel mondo dei sociale è “engagement”. L’engagement è il “coinvolgimento”, misura il successo del messaggio condiviso con il pubblico e ha lo scopo di creare legami forti tra il brand e i suoi fan. Il successo dipende non dal numero dei fan, ma dalla qualità, quindi dal livello di coinvolgimento di ogni singolo fan a interagire con i singoli contenuti. Un confronto con gli altri teatri dà una precisa idea dell’efficacia della comunicazione social del Teatro. Nella settimana di presentazione della stagione 2017 e della prima di Butterfly (9-16 settembre) il Teatro Massimo (che ha 31.400 like alla pagina) ha pubblicato 30 post e ottenuto 5500 interazioni. L’Opera di Roma (che ha 60.600 like) ha pubblicato 17 post e ottenuto 1800 interazioni.
I video del Teatro, che sui social network hanno ormai centinaia di migliaia di visualizzazioni, sono realizzati con una tecnica cinematografica che illustra ma non svela troppo, che ammicca al trailer ma che fa salva la sacralità dell’opera. È cambiato il modo di raccontare la vita del Teatro. E sono cambiate le tecniche con cui raccontarlo.
E poi c’è la nuova app, che consente di essere sempre aggiornati sulla programmazione e sulle offerte della stagione grazie al calendario eventi, sincronizzato in tempo reale col sito teatromassimo.it. Inoltre dà la possibilità di acquistare biglietti online grazie al collegamento con Tickeone. Molte funzioni della app sono attive anche quando il cellulare non è connesso a internet. Grazie alla geolocalizzazione è possibile lasciarsi guidare da un’apposita funzione, dedicata prevalentemente ai turisti, per raggiungere piazza Verdi. La app è stata realizzata in versione IOS e Android ed è disponibile gratuitamente nell’App Store di Apple e nel Play Store di Google.
Il teatro ha recentemente aderito al progetto del Google Cultural Institute, la piattaforma di Google che raccoglie in un unico immenso databank le più importanti istituzioni culturali del mondo, mettendo online foto ad altissima risoluzione, video e documenti, grazie anche al Google Art Project. La scorsa estate una troupe di Google Street View ha effettuato riprese a 360 gradi in tutte le sale e presto sarà possibile effettuare una dettagliata visita virtuale del Teatro tramite la famosa piattaforma di Google. Per l’occasione è stata mappata nuovamente tutta piazza Verdi.