Eventi Dal 14 al 16 ottobre a Catania il progetto S.E.T.A. porta in scena la tragicommedia della purificazione da Kane e Martoglio
Dal 14 al 16 ottobre il progetto S.E.T.A., dopo il grande successo ottenuto da S.O.G.N.O Ergo Sum e Diversi- Personaggi in cerca di un Altrove, per il terzo anno consecutivo apre la stagione teatrale del teatro Coppola di Catania portando in scena Innamorati– Tragicommedia della Purificazione da S. Kane e N. Martoglio.
Il Progetto S.E.T.A. decide quest’anno di esplorare gli archetipi sempiterni della Morte e dell’Amore…o se si vuole della Morte dell’ Amore. L’inscindibilità dei due elementi, l’ unione tutta umana dell’ “ossessione amorosa” e dell’impossibilità del “ricevere” Amore.
La scelta di far confrontare due autori apparentemente impossibili, la britannica “lesbica e suicida” Sarah Kane e il “catanese troppo catanese” Nino Martoglio è voluta e nasce dall’ urgenza viva di costruire un racconto tragicomico e crudele. Entrambi, in tempi e luoghi diversi, raccontano la loro città, il loro quartiere, i loro agglomerati urbani senza aria, l’Amore di periferia, la rabbia giovane che porta alla “follia” e all’aggressività, il sangue e il bisogno atavico di respirare la strada. Entrambi raccontano la rabbia attraverso la parola tagliente, i sincopati, il dialetto come slang, la malattia di emergere e realizzarsi nella possibilità di un Amore. La periferia Inglese e la Civita si incontrano in personaggi dove le relazioni sociali vissute come incubo lasciano spazio alla lingua (mozzata) delle vittime concedendo solo nello strazio la possibilità di affermarsi trasportando l’azione in una città di un “sud del mondo”. Una città senza acqua fatta di pietra e di rumore. Cinematograficamente i vari “episodi” si susseguiranno in cambi sequenza sempre più sporchi di sangue, dove la grammatica mozzata della Kane “novella elisabettiana”e il dialetto di Martoglio intriso di delitti d’onore daranno luogo ad una azione “dolce e un po’ salata”, una vita agrodolce dove basta sbagliare “le dosi” di un ingrediente per morire in modo stucchevole o lasciarsi vivere troppo amaramente. Al di sopra di tutto questo aleggerà il fantasma di Artaud e della poetica della “cruautè”. “Impazzisci e muori o diventa equilibrato e malsano” (A. Artaud).
Il direttore del testo diventa “carnefice”, il potente della città che colora le rose delle sue aiuole di Sangue “pomodoro” e i fiori profumeranno di equina fragranza.
Una città dove gli “Angry Boys” non riescono a recidere il cordone ombelicale di “agatiana memoria” con le proprie madri…dove la radice “mammoriano” si nutre di un trascorso emotivo: la morte dell’Amore…la Morte della Terra Madre che partorisce rabbia e insofferenza.
Un Terra -non luogo intrisa di Natali da centro commerciale, di strade “buco nero”, diCibo consolatorio, di divinità mutilate come attrattive circensi, di comunicazioni contratte da messaggeria istantanea, di emozioni espresse da “emoticon” anaffettivi,di volumi e parole “urlate”, di una politica da “ferramenta arricchiti”, di una città senza Amore.
“Innamorati” racconta di una città Femmina Saffica, Madre assassina, Sporca Puttana che promette un Amore lavico impietrito in morte sifilitica. Un Amore Buttano che vive la sua Ricreazione stillando lacrime salate da un Mare Purificatore.
INNAMORATI
Tragicommedia della Purificazione
da S. Kane e N. Martoglio
con Roberta Amato, GianMarco Arcadipane, Alessandra Barbagallo, Egle Doria, Paolo Guagenti, Silvio Laviano, Giada Morreale, Vincenzo Ricca, Diego Rifici
Ideazione Scenica e Regia Silvio Laviano